Cravenroad7

Io mi commuovo sempre quando rileggo la storia di Birba e quando muore Zombo... Altro che Johnny Freak.

Il poetico lirismo del finale, della testa che scoppia come una zucca, l'intreccio sopraffino e lo spessore dei personaggi, fecero, giustamente, urlare al capolavoro....

Beh ma nessuno dice sia un capolavoro. Piace (a chi piace) perché è un divertente trash tamarro, consapevole di esserlo. Quest'ultima cosa fa la differenza con altre ciofeche che fanno ridere involontariamente.

La consapevolezza del pattume non lo eleva a arte meritoria. Non nego possa piacere, a me che la lessi eoni fa non spiacque nemmeno, ma scriver bene è altra cosa. Come lo stesso Chiaverotti sa perfettamente ( Vedi Labirinti di Paura, ad esempio...).

Non è questo il punto, io non cerco di convincere nessuno. Sono anch'io perfettamente consapevole dei limiti del "Bosco", volevo solo far capire cosa me lo rende simpatico.

Non parlavo di convincimento, ma di personale metro di giudizio.

Lassa perde, Assassino (intabarrato)...
... l'anima del trash chiaverottiano - che qui raggiunge l'eccesso, con impudente coraggio? - è un meta-linguaggio a cui molti sono, spesso volontariamente e per partito preso, sordi, ciechi, ed auto-seclusi... a doppia mandata .
Magari molti di questi si esaltano sul pulpismo (a nove tentacoli) tarantiniano e poi pretendono una strutturalità organica ed una scrittura piumata dal Chiave... con tanto di poeticismi leziosi, personaggi "credibili", e situazioni "verosimili", rispettoso del narratively-correct.

Il divertimento sfacciato dell'autore, condiviso [nel caso] dal lettore, sembra a molti ostico, come approccio basilare al "genere" che suppura il "genere" stesso.
Se uno sa scrivere bene non è detto che poi non debba smontare i registri "ordinari" per provare un'estremizzazione compiaciuta di questi, in modalità auto-ironica e divertita, senza prender troppo sul serio l'artigianato delle vasche di pomodarate sanguinanti e delle strappone svampite di contorno
La spazzatura è preziosa: chiedere ai clan camorristi per una rivalutazione, al chilo, nei traffici.
Figuriamoci se Claudione non l'aveva già intuito...

ALOHA LIKE A FLY (FROM A WALL)

la storia è scritta proprio male..

Mai detto che sia un capolavoro a livello tecnico, intangibile alla critica ed alle difettosità.
Alla fine, sul voto, ero anche indeciso tra il BUONO ed il SUFFICIENTE .
Però le va ricosciuto di essere un must nel suo (de-)genere, proprio per l'approccio ricercato all' "horror" ( e non all' "orrore" ) dylaniesco portato alle estreme conseguenze del neuro-kitsch sghignazzante sotto i baffi
Cosa che nessun altro è riuscito a fare in seguito, se non goffamente.
E non è poco, credo...

SCANNALOHA

Il Bosco degli Assassini è come vedere un film di Russ Meyer.
Se ti piace l'eccesso pacchiano e ridanciano, allora adorerai questo albo.
Così come adori le tette grossisssssssime.
Se invece ti piace Carla Bruni allora è un altro discorso.
A me, personalmente, Mrs Sarkozy non fa ne caldo ne freddo, e al Bosco ho dato voto "Ottimo", insisto.

carla bruni mi fa schifo.
e anche le tette grosse

siccome uno fuori dagli affetti e dal lavoro deve solo aspirare alle cose che ritiene belle e divertenti, questa per me sprofonda nella geenna.

Dio mio che nomi

Spero ardentemente di non esser catalogata fra questi "molti". Detesto le catalogazioni e certo non mi posso considerare parte della massa, sia fisicamente, che a livello concettuale, pur non disprezzandola totalmente.
Il confronto con Tarantino non si regge, per me, poiché uno ( Tarantino ) è spesso ( ma non sempre ) volutamente confuso e trash ma geniale nel suo impostare una visione fumettistica ai suoi film, l'altro ( Chiaverotti ) ha spesso mostrato di annegare nel non sense e nel trash proprio per sua incompletezza narrativa.
Sono due cose ben differenti, per me.
La scrittura piumata mi lascia a volte indifferente, ma non basta mettere tamarrate su tamarrate per risultare geniali, sennò Ed Wood vale più di Kubrick.
"Il Bosco" è una tamarrata. Non credo nemmeno geniale. Che piaccia, è altro discorso, poiché a me piacque pure "Il Divoratore di Ossa " ( come spesso mi si ricorda, a titolo dispregiativo, qui ).

Dovrei rileggerla ma non ho un buon ricordo

Più che a te, vorrei ricordarlo a Kramer.
Detto ciò, è inutile intestardirsi oltre in questo discorso. Noi (noi a cui piace) non vogliamo convincere nessuno: voi (quelli a cui non piace) volete convincerci che è scritta male, ma lo sappiamo già da soli che non è certo un capolavoro della letteratura italiana (anzi). Siamo in un circolo vizioso, ma non voglio averne la tessera di socio.