Cravenroad7

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#341 -Al servizio del caos
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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: sab gen 31, 2015 7:13 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2011 12:53 pm
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Votato buono.
Albo che mi ha disorientato.. Sono un fedele lettore di DD da lunghissima data (dal lontano 87 ormai) e devo ammettere che, per la prima volta da quando è iniziata la fase 2, i cambiamenti mi hanno spiazzato, non ancora ho capito se in positivo o in negativo. Però credo che alcuni di questi e mi riferisco in particolare alla maggiore affinità di Dylan con le tecnologie, avrebbero dovuto arrivare molto tempo fa; forse almeno 15 anni fa, 3 lustri che il nostro ha passato fuori dal mondo estremizzando i suoi pregi e difetti. Meglio tardi che mai come si suol dire.
La storia mi è piaciuta: citazioni azzeccate, buon ritmo, un paio di scene splatter come non se ne vedevano da tempo, con Recchioni che attinge anche da (grandi) albi del passato. Soprattutto abbiamo un nuovo antagonista coi controcavoli che spero ci rivelerà ancora tante sorprese visto quanto apprendiamo nel finale.
Non ho gradito invece
Spoiler!
Rania in funzione di Bloch
e mi ha destato non poche perplessità
Spoiler!
Dylan che sale su un elicottero, a quanto ricordi coscientemente non ha mai volato
.
Disegni sontuosi della strana accoppiata Stano-Bigliardo, con quest'ultimo in particolare sugli scudi. A me è sempre piaciuto, anche per la capacità di migliorarsi di volta in volta. Non credo vi siano dubbi che questo sia il suo capolavoro dylaniato, almeno finora.
Ora che sono stati presentati i nuovi personaggi e introdotte le modifiche annunciate nelle meccaniche della serie, mi aspetto grandi cose a partire già dal prossimo numero.

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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: sab gen 31, 2015 7:14 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
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Località: Macondo
Cita:
La scena finale, non so se sia solo un baciamano o qualcosa di più, mi ha steso e quindi missione compiuta.

A parti invertite sarebbe stata sicuramente qualcosa di più :mrgreen:
Ma John di cognome avrebbe dovuto fare Holmes... :roll:

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: sab gen 31, 2015 7:15 pm 
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Iscritto il: mar gen 13, 2015 10:44 am
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Poteva essere James Bond o qualcos'altro non é quello il punto. La scena in questione non é nemmeno fatta male semplicemente la trovo superflua. L'americanata per l'appunto consiste nell'inserire scene con l'unico scopo dello spettacolo. A molti piace, a me no. Come non amo molto il machismo che spesso traspare in molti dialoghi nelle storie del Rrobe. In conclusione ho gusti diversi dal curatore, ma lo trovo comunque molto bravo. Le storie sono sempre ben scritte e molto curate. Ps. Mater morbi é uno dei piú bei fumetti che ho letto.

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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: sab gen 31, 2015 8:11 pm 
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Iscritto il: mer lug 28, 2010 5:37 pm
Messaggi: 1219
Ravasció ha scritto:
Poteva essere James Bond o qualcos'altro non é quello il punto. La scena in questione non é nemmeno fatta male semplicemente la trovo superflua. L'americanata per l'appunto consiste nell'inserire scene con l'unico scopo dello spettacolo. A molti piace, a me no. Come non amo molto il machismo che spesso traspare in molti dialoghi nelle storie del Rrobe. In conclusione ho gusti diversi dal curatore, ma lo trovo comunque molto bravo. Le storie sono sempre ben scritte e molto curate. Ps. Mater morbi é uno dei piú bei fumetti che ho letto.


Non entro nel merito.
Ho solo detto che trovo buffo definire "americanate" scene che sono entrate nell'immaginario collettivo (anche quello USA, poi) per James Bond. Prodotto squisitamente inglese e padre di tutto l'action moderno.


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: sab gen 31, 2015 8:56 pm 
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Iscritto il: lun mar 07, 2011 5:16 pm
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@Altair: se nn mi sbaglio succede in quando cadono le stelle. ;)

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Vai, allora, ci sono altri mondi oltre a questo.

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Classifiche dei voti del forum di tutti gli albi anno per anno:
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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: sab gen 31, 2015 8:58 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
Messaggi: 2158
AL SERVIZIO DEL CAMEO
a.k.a. A Grande Richiesta ecco il Reboot de Gli Uccisori in Chiave Pretenziosa

È probabilmente il 341 l'albo della fase 2 che più lascia intravedere la dimensione che raggiungerà Dylan Dog con la nuova gestione.
L'alchimia che ha creato un fumetto tanto innovativo e convincente è irripetibile.
L'autore con il talento e la sfrontatezza giusta nell'epoca giusta.
Preso atto che gli anni passano e che l'autore in questione, non più all'altezza, si è chiamato fuori, l'unico modo per salvare il personaggio è avviare un rinnovamento che in realtà pare essere un processo di normalizzazione che renderà Dylan Dog un eroe convenzionale. Forse meno viscerale, ma più trasversale.
Con avventure anche godibili come questa che introduce un nuovo villain tanto convincente da cannibalizzare il protagonista.
Si percepisce la cura certosina con cui dialoghi e sceneggiatura sono stati sviluppati (stupisce infatti la cantonata delle "energie riciclabili"!), con tantissima carne al fuoco come a voler accontentare un po' tutti i tipi di lettori. E molti si sentiranno persino sensibilizzati dall'aspetto sociologico della storia anche se è esposto come una puntata scadente di Report, e altri ancora arguti nel cogliere le 94 pagine di citazioni e camei senza sosta*.
E poco importa se l'idea di base in fondo era già stata usata in uno dei primissimi numeri della serie e che l'indagine che risolve il caso sia un po' ballerina perché in fondo si lascia intendere che tutti sono pedine di un disegno più grande.
L'intrattenimento c'è.

Il concept della copertina è ottimo ma la realizzazione non convince. Soprattutto la stesura del colore è inspiegabilmente dozzinale.
Molte meglio sulle pagine il vecchio Stano.
Notevole anche Bigliardo che abbandona neri netti ed inchiostrazione modulata per grezza istintività (forse per integrarsi meglio con Stano?) guadagnandoci in maniera esponenziale.
Anche se il copia incolla a pag 90 grida vendetta!


* Vorrei fare una riflessione sull'uso di citazioni e camei (magari se interessa ne facciamo un topic dedicato).
Trent'anni fa, in un'epoca in cui le videocassette erano lusso, le fumetterie oasi nel deserto delle edicole e certe passioni erano quasi esclusivamente pratiche solitarie (lo so, non suona bene :D ), le citazioni erano cioccolatini per i lettori. Un gesto di complice condivisione con gli autori e gli altri appassionati. Una comunione invisibile che gratificava e arricchiva.
Ora, con tutto a portata di touch, la citazione puzza di scorciatoia e non di omaggio.
Il cameo non può diventare struttura.

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: sab gen 31, 2015 9:34 pm 
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Iscritto il: gio ott 31, 2013 2:45 pm
Messaggi: 107
Dear Boy ha scritto:
Ora, con tutto a portata di touch, la citazione puzza di scorciatoia e non di omaggio.


Wow, da dove l'hai copiata questa? Davvero ottima!
Quindi qual'è il tuo voto complessivo sull'albo Dear Boy?


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: sab gen 31, 2015 9:45 pm 
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Iscritto il: mar gen 13, 2015 10:44 am
Messaggi: 23
il RRobe ha scritto:
Ravasció ha scritto:
Poteva essere James Bond o qualcos'altro non é quello il punto. La scena in questione non é nemmeno fatta male semplicemente la trovo superflua. L'americanata per l'appunto consiste nell'inserire scene con l'unico scopo dello spettacolo. A molti piace, a me no. Come non amo molto il machismo che spesso traspare in molti dialoghi nelle storie del Rrobe. In conclusione ho gusti diversi dal curatore, ma lo trovo comunque molto bravo. Le storie sono sempre ben scritte e molto curate. Ps. Mater morbi é uno dei piú bei fumetti che ho letto.


Non entro nel merito.
Ho solo detto che trovo buffo definire "americanate" scene che sono entrate nell'immaginario collettivo (anche quello USA, poi) per James Bond. Prodotto squisitamente inglese e padre di tutto l'action moderno.


Lo dici tu, scene che sono entrate nell'immaginario collettivo (anche) americano. Possiamo restare qui a discutere se James Bond e il padre o un figlio di questo genere, ma di questo tipo di produzioni veniamo bombardati ogni giorno dagli Stati Uniti, per questo motivo la definizione "americanata" per me ci calza a pennello. Non lo vedo neanche un grande difetto, ma figlio della cultura d'oggi, come lo é il fatto che tu abbia un rapporto diretto con il consumatore (cosa che io non farei mai e di cui ti ringrazio). Non dico che scrivi storie di questo genere, ma che spesso, a mio avviso, ne sei influenzato.

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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: sab gen 31, 2015 10:21 pm 
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Iscritto il: mer lug 28, 2010 5:37 pm
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Aspetta: se mi dici che mi piace l'azione "coatta", concordo.
Se mi dici che scrivo "americanate", no. Ma non perché non faccia scene d'azione coatte, ma proprio perché detesto e rifiuto il termine americanata.
Che significa? Orson Wells era americano. John Ford era americano. Billy Wilder era americano.
E' un termine detestabile come "fumettone".
Se poi viene applicato a una scena che è un omaggio palese a James Bond, mi fa sorridere ancora di più.


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: sab gen 31, 2015 10:40 pm 
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Iscritto il: dom nov 30, 2014 4:49 am
Messaggi: 57
Ho capito, a chi non piace sta storia è perché è amante delle storie incomprensibili con colpi di scena stravolgenti (al limite dell'inverosimile) di Night Shyamalan. Piace invece ai fans di Michael Bay!

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Ultima modifica di dalborgo il dom feb 01, 2015 3:09 pm, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: dom feb 01, 2015 12:33 am 
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Iscritto il: mar gen 13, 2015 10:44 am
Messaggi: 23
il RRobe ha scritto:
Aspetta: se mi dici che mi piace l'azione "coatta", concordo.
Se mi dici che scrivo "americanate", no. Ma non perché non faccia scene d'azione coatte, ma proprio perché detesto e rifiuto il termine americanata.
Che significa? Orson Wells era americano. John Ford era americano. Billy Wilder era americano.
E' un termine detestabile come "fumettone".
Se poi viene applicato a una scena che è un omaggio palese a James Bond, mi fa sorridere ancora di più.

Americanata non vuole essere offensivo. Hai ragione Orson Wells era americano (John Ford non mi piace a dire il vero) e lo é anche David Fincher, Tarantino e tanti altri che mi piacciono molto. Non mi piace, invece, quando (molto spesso) le storie diventano un pretesto per sorprendere con effetti speciali (alla James Cameron per capirsi) Nel tuo caso mi riferivo proprio "all'azione coatta" che comunque non trovo troppo invasiva, ma comunque leggermente fastidiosa. Questo é un discorso che potrebbe valere per molte cose tue che ho letto (ti seguo dai tempi di John Doe). Ripeto che comunque apprezzo molto i tuoi lavori.

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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: dom feb 01, 2015 11:10 am 
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Riepilogando un po' i nuovi personaggi seriali: quello che sono più curioso di rivedere presto all'opera (magari prossimamente in alcuni albi comparirà anche solo in poche vignette o se ne farà solo il nome) e quindi quello più riuscito è proprio John Ghost.
Rania abbastanza, purché no Harmony, no Miss Bloch :wink:
Carpenter non so, mi sembra troppo stereotipato e volutamente antipatico, direi quello che m'ispira meno, però potrebbe essere basilare per alcune trame future, mah, vedarem.

Gli altri:
Elisabeth Moon, indifferente.
Irma Hal 9000 (The Spy who loved Groucho), Dylan farebbe bene a sbarazzarsene perché è una quinta colonna di Ghost, però che ci voglia un po' più di tecnologia, internet, pc, smartphone o semplice cellulare, per un protagonista attualizzato è indiscutibile.
Quelli comparsi nel fantastico mondo di Wickedford erano appena accennati, in attesa che qualcuno venga sviluppato prossimamente (sulle storie dell'Almanacco, ma magari non solo).

Tornando all'albo e ad un'affermazione di Dear Boy
Dear Boy ha scritto:
Preso atto che gli anni passano e che l'autore in questione, non più all'altezza, si è chiamato fuori, l'unico modo per salvare il personaggio è avviare un rinnovamento che in realtà pare essere un processo di normalizzazione che renderà Dylan Dog un eroe convenzionale. Forse meno viscerale, ma più trasversale.


Ma questo processo di normalizzazione non è già avvenuto in passato? Nel periodo di maggior produzione di Ruju ad esempio? (Che non giudico negativo in toto).
Qui allora si dovrebbe parlare di un aggiornamento e rinormalizzazione, semmai.
Per ora si è puntato a cambiare il mondo (più attuale, nuovi personaggi) attorno a Dylan, magari cambierà anche lui, magari tornerà in qualche modo viscerale, oppure no, ma mi pare un po' presto per dirlo.


Ultima modifica di Aleksandr il lun feb 02, 2015 9:27 am, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: dom feb 01, 2015 11:22 am 
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Iscritto il: sab ago 27, 2011 12:53 pm
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raffa ha scritto:
@Altair: se nn mi sbaglio succede in quando cadono le stelle. ;)


Hai ragione Raffa, ottima memoria.

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MessaggioInviato: dom feb 01, 2015 11:55 am 
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Località: Munfrâ
io però avrei evitato la data di nascita di JG, mi sarei limitato a un "nasce 34 anni fa e blabla..."
trovo che le date precise "invecchino" il fumetto :wink:
gran bella storia comunque
Spoiler!
anch'io sono convinto che la popolazione terrestre si monitorata e le azioni in qualche modo "guidate" tramite i cellulari e la tecnologia (tipo faccialibro)

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"È un vero peccato che impariamo le lezioni della vita solo quando non ci servono più."
Oscar Wilde
http://www.youtube.com/user/MatoccTube


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: dom feb 01, 2015 12:41 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
Messaggi: 4166
Località: Macondo
Vedo che molti disapprovano la Rania di questo volume, un po' chioccia, un po' infatuata, un po' amicona di Dylan; forse il timore è che morto un Bloch se ne faccia un'altro. Io penso che una figura amica in poliza ci debba comunque essere (e sono contento che non sia più quello che a Scoland Yard comanda) per esigenze di scrittura, forse avrei evitato la spettacolarizzazione dell'appellattivo "Old Boy", ma non mi ha dato fastidio. E la scena sul ponte è di una leggerezza, di una spontaneità e di un romanticismo quasi dimenticati su Dylan Dog, il che non può che farmi piacere.

Personalmente e per il momento, Rania promossa a pieni voti.
Speriamo non cada presto fra le lenzuola dell'indagatore :)

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