Mirco ha scritto:
stai paragonando psycho a la fuggitiva? In psycho era un vero e proprio colpo di scena, tant'è che hitchcock ha fatto di tutto per non far scoprire il finale. In questo albo l'assassino è "quello venuto da milano" come si dice. Colpo di scena assolutamente non preparato, neanche con false piste come in psycho, che rovina tutto l'albo. Fino a quel punto era discreto, poi è diventato ridicolo. Tanto valeva dirlo subito chi era e lasciar stare la trama investigativa concentrandosi sullo sdoppiamento della personalità. In Colombo sappiamo tutti chi è l'assassino ma non per questo rimaniamo a vedere la storia. Qui è solo un pastrocchio narrativo che rovina un albo scritto anche decentemente.
Infatti ho votato insufficiente.
Ho solo detto che l'utilizzo del cattivo/mostro che si veda per pochi fotogrammi o vignette, non implica necessariamente una storia mal scritta. Dico che lo scopo de "La Fuggitiva" non era quello di far capire a chi legga l'identità dell'assassina, anzi chi sia realmente l'omicida conta assolutamente poco rispetto alle dinamiche di mostrarci un delirio ( magari mal proposto, infatti non ho detto che l'albo sia ottimo ) una realtà allucinatoria che ha il solo difetto ( IMO ) di esser troppo realistica e dettagliata.
So bene anch'io che Psycho era tutt'altro.
Ma anche lì, ribaltando il soggetto in questione, ci viene mostrata una protagonista che ad un certo punto muore. E di tutta la vicenda precedente, furto, sogni di gloria, fuga, pentimento ed espiazione, non arriva a fregarcene di meno.
Lì era una protagonista che svaniva senza altro scopo che il mostrarci il deliro di Norman. Qui è un assassino che appare alla fine, come mero contorno per un finale logico e che non scada nel banale inseguimento all'assassina.
Detto ciò, mi prostro alle considerazione del Sommo.