Uomo in Bombetta ha scritto:
Lo splatter è stata una caratteristica di un particolare periodo storico, nello specifico della seconda metà degli anni '80, quando questo sottogenere ha avuto gran respiro in vari campi, sopratutto nel cinema grazie a maestri del make up come Savini, Rob Bottin, Screaming Mad George e altri. Di conseguenza, il personaggio di un fumetto nato in quei particolari anni è naturale che venga influenzato in modo determinante. Detto ciò, Dylan Dog non può essere identificato soltanto sotto questo genere (di passaggio), perché sarebbe come impedire ad un bambino di crescere e diventare adulto.
Ma come si fa a dire che lo splatter non va più di moda? Va bene, non avrà il boom e l'attenzione che aveva vent'anni fa ma nel corso degli ultimi anni ha avuto, a più riprese, le sue attenzioni, soprattutto in ambito cinematografico (anche se magari non lo chiamano più splatter).
Che poi saremo d'accordo sul fatto che Dylan Dog non era e non è un fumetto di genere splatter, no? Il sangue era un elemento che faceva parte del personaggio, c'erano storie in cui era presente in ogni vignetta e storie in cui nemmeno se ne sentiva l'odore. No lo dico perché questa è la giustificazione che sento dire più spesso, ormai lo splatter non va più di moda e quando uno muore lo si fa fuori vignetta con un Argh! e uno Zock!, ormai non va più di moda l'erotismo e allora il personaggio perde pure quel leggero e velato erotismo che lo pervadeva in certe storie.
Si dica che il personaggio è stato edulcorato fino al ridicolo e tant'è. Ma dire che sangue e tette (giusto per fare due esempi) non tirano più è vivere fuori dal mondo.