eeehhh
invece mi è prorpio piaciuto (ri)leggerlo, sarà perchè dopo tante (anzi, davvero troppe polemiche) sul fatto che ci fosse una virgola di troppo, o di meno, o nel posto sbagliato, di una sceneggiatura, o che un attegiamento fosse in stile o no, e la tessera e Bloch e i cellulari e una valangata di ca@@ate varie e distrazioni inutili ecc ecc ecc mi son ritrovato una bella storia, atipica (no cliente, no indagine) e con un Dylan messo alla prova ma senza rotture meta-varie, ossessive o auto compiacenti, ammiccanti o ipercitazioniste. Una sana avventura con un pò di mistero, angoscia e romanticismo. Mica poco! (calcolando pure il periodo in cui è uscito eh)
PS: strada verso il nulla è quello con Lucarelli e il pistolotto sui ragazzi che lanciano sassi per andare in TV? se è quella effettivamente un pò sbilenca, ma all'epoca ricordo che, nonostante il messaggio fosse stato veicolato con certa ingenuità e faciloneria, mi rimase impressa la scena, e tutta l'atmosfera dell'autostrada solitaria e notturna. Una storia interessante, sceneggiata non al massimo, e pure Freghieri...All'assassino ancora non sono (ri)tornato, sto rileggendo in ordine cronologico