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#335 - Il calvario
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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: gio lug 31, 2014 1:48 pm 
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Iscritto il: lun mar 28, 2011 1:46 am
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Eh no, mi dispiace ripetermi ma evidentemente non leggete prima di flammare (parlo con te piccatto e con te dogamy).
Dal mio primo post ho dato la MIA PERSONALE interpretazione. Fornendo anche "indizi" che la giustificano. Ma soprattutto ho detto piu volte che la mia è PERSONALE, non giusta. Allo stesso modo, PERSONALE resta anche quella di tutti gli altri. Se il fumetto non mostra Dylan che effettivamente compie un qualcosa, si può solo speculare.
A differenza di altri però non ho imposto la mia interpretazione, dicendo subito che anche quelle altrui possono essere corrette, al contrario di come hanno fatto altri (si Piccatto, i tuoi post riassunti suonano così "quello che dici tu è sbagliato, quello che dico io no, niente non ti convinco, sei senza speranza ciao").

Detto ciò, tu che non cerchi continuità in DD, leggi un pò qui.
Esattamente come in un albo (inferni) si dice che il paradiso potrebbe essere solo un inferno, mentre in altri albi ci viene dimostrata la sua esistenza ("la convocazione"), o vediamo gli angeli, e a te va bene, allora non ti darebbe fastidio se in un numero Dylan è figlio di Xabaras e in un altro invece è inspiegabilmente figlio di Bloch no?

Ps: così per dire, Recchioni ed il nuovo corso sembrano voler dare alla testata un'impronta di continuity (storie legate tra loro per un anno, fili conduttori e così via).

Ps2: a nessuno un Dylan disperato, che conosce personalmente angeli (e che quindi SA che esistono anche "le forze del bene"), che si trova in Chiesa, ma che evita di chiedere aiuto anche a Cristo per una questione di "principio", suona un pò fuori personaggio?
A maggior ragione se si reca in chiesa e non al cimitero (come HA GIÀ FATTO in passato, in situazioni meno disperate). Indizi, non prove a supporto della mia versione. Ma rispondere dicendo "niente sei un ebete" ed evitando la risposta diretta a queste domande non mi sembra molto intelligente. Che poi, se per te Dylan, dopo aver visto di persona tutto ciò che di soprannaturale esiste, pensi "eh no, non mi abbasso a qualcosa di poco trendy come la preghiera, nemmeno se mio figlio sta per morire, anche se ho di fronte la statua di Cristo e tentare non mi costa nulla, anche se ho salvato il mondo mille volte e forse un favore il padreterno me lo dovrebbe", fai tu, mi va bene, resta il tuo parere, sacro come il mio.

Ti prego, se devi rispondere, evita stupidi post contenenti solo flame e rispondi ai punti che ti ho posto. E Dogamy, anche tu, se non hai qualcosa da aggiungere alla conversazione forse sarebbe meglio non postare (spero che ora non minacci di lasciare il forum, non ce l'ho con te).


Ultima modifica di Regal il gio lug 31, 2014 2:09 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: gio lug 31, 2014 2:05 pm 
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Iscritto il: dom gen 22, 2012 4:51 pm
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Io leggendo la scena di Dylan che entra in chiesa avevo dato per scontato che l'autore avrebbe voluto "ingannare" il lettore per "sorprenderlo" con la soffertissima e scontatissima ennesima chiacchierata con sora nostra morte dopo un primo piano di una statua di Gesù. Per me (per quanto vi siano angeli e 'piani alti') quindi la chiesa e la statua sono solo espedienti (come ahimé tre quarti dell'albo in questione) per arrivare alla soluzione più ovvia.
La mia idea è questa, e l'ho brevemente argomentata, mi sembrava solo strana una discussione del genere.
Quello che conta è che alla fine era Cagliostro che si divertiva in un universo parallelo, quindi non è successo niente e tutti amici come prima.


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: gio lug 31, 2014 2:25 pm 
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Iscritto il: mar nov 12, 2013 12:30 am
Messaggi: 1092
Regal ha scritto:
Eh no, mi dispiace ripetermi ma evidentemente non leggete prima di flammare (parlo con te piccatto e con te dogamy).
Dal mio primo post ho dato la MIA PERSONALE interpretazione. Fornendo anche "indizi" che la giustificano. Ma soprattutto ho detto piu volte che la mia è PERSONALE, non giusta. Allo stesso modo, PERSONALE resta anche quella di tutti gli altri. Se il fumetto non mostra Dylan che effettivamente compie un qualcosa, si può solo speculare.
A differenza di altri però non ho imposto la mia interpretazione, dicendo subito che anche quelle altrui possono essere corrette, al contrario di come hanno fatto altri (si Piccatto, i tuoi post riassunti suonano così "quello che dici tu è sbagliato, quello che dico io no, niente non ti convinco, sei senza speranza ciao").

Detto ciò, tu che non cerchi continuità in DD, leggi un pò qui.
Esattamente come in un albo (inferni) si dice che il paradiso potrebbe essere solo un inferno, mentre in altri albi ci viene dimostrata la sua esistenza ("la convocazione"), o vediamo gli angeli, e a te va bene, allora non ti darebbe fastidio se in un numero Dylan è figlio di Xabaras e in un altro invece è inspiegabilmente figlio di Bloch no?

Ps: così per dire, Recchioni ed il nuovo corso sembrano voler dare alla testata un'impronta di continuity (storie legate tra loro per un anno, fili conduttori e così via).


Si ma un conto è costruire story-arc coerenti, far evolvere i personaggi etc etc
Un conto è pretendere che DD abbia una coerenza interna che non può avere. Perchè abbiamo già avuto almeno tre finali, perchè l'aldilà viene rappresentato ogni volta in maniera diversa, perchè il demonio oggi è il burocrate con due facce, domani il diavolo tradizionale e domani quello che servirà per una storia, perchè ci sono delle storie che fanno parte del "mito" di Dylan Dog che sono indissolubilmente legate all'esperienza personale di Sclavi e non a una qualsiasi pretesa di coerenza interna...

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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: gio lug 31, 2014 3:28 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Regal ha scritto:
E Dogamy, anche tu, se non hai qualcosa da aggiungere alla conversazione forse sarebbe meglio non postare (spero che ora non minacci di lasciare il forum, non ce l'ho con te).



Ok, ma visto che state parlando per decine di post kilometrici, sempre dello stesso argomento senza spostarvi di un millimetro dalle vostre posizioni, prendete pure qualche, sia mai detto critica visto che sono proibite, ma almeno battuta sul vostro operato.
Nello specifico, ritengo che Piccato abbia ragione, ma anche che, come avevo sibillinamente postato, si eviti volontariamente, nelle ultime storie di Dylan Dog, di parlare di Dio per questioni che con la continuty ( mai vista in DyD e ridicolmente tirata in ballo nelle ultime storie..) hanno poco a che vedere. Lo si evita per non finire nel bailamme appena postato qui e sopratutto, per evitare problemi con la censura e simili.
Detto ciò scannatevi quanto vi pare.
Sulla mia dipartita dal forum: volevo realmente andarmene e non, per come dice e pensa qualcuno, per un morboso bisogno di affetto e attenzione che sfocerebbe nello psicotico, quanto per i motivi già argomentati e che non sto a ripetere.
Purtroppo sono incline ad affezionarmi a molti di voi, e lasciarli mi spiace ( e anche per non darla vinta a gente sparsa che non nomino perché, sincera, non valgono nemmeno le solette delle mie scarpe...)
E non ce l'ho con te, ne tanto meno con Piccato, preciso.

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" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: gio lug 31, 2014 4:01 pm 
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Iscritto il: lun mar 28, 2011 1:46 am
Messaggi: 464
Dogamy: lo so, non preoccuparti, scherzavo. Apprezzo i tuoi post anche se spesso non la pensiamo allo stesso modo. Soprattutto perché li argomenti. Ripeto però che non voglio litigare con nessuno, solo giustificare la mia interpretazione e pretenderne rispetto (come io ne do alle vostre), visto che, senza spiegazioni degli albi o degli autori, resta tutto speculazione.

Che poi quello della chiesa e della morte sia un espediente per il "colpo di scena" è ovvio, ma l'autore della storia non è il personaggio. Si deve analizzare il comportamento di DD "in universe", e cioè, come se il suo mondo fosse reale. Lui si è recato in chiesa e si è soffermato davanti al Cristo, ragion per cui, PER ME, si può anche pensare che qualcosa gliel'abbia chiesta.

Kowalsky ha scritto:
Regal ha scritto:
Eh no, mi dispiace ripetermi ma evidentemente non leggete prima di flammare (parlo con te piccatto e con te dogamy).
Dal mio primo post ho dato la MIA PERSONALE interpretazione. Fornendo anche "indizi" che la giustificano. Ma soprattutto ho detto piu volte che la mia è PERSONALE, non giusta. Allo stesso modo, PERSONALE resta anche quella di tutti gli altri. Se il fumetto non mostra Dylan che effettivamente compie un qualcosa, si può solo speculare.
A differenza di altri però non ho imposto la mia interpretazione, dicendo subito che anche quelle altrui possono essere corrette, al contrario di come hanno fatto altri (si Piccatto, i tuoi post riassunti suonano così "quello che dici tu è sbagliato, quello che dico io no, niente non ti convinco, sei senza speranza ciao").

Detto ciò, tu che non cerchi continuità in DD, leggi un pò qui.
Esattamente come in un albo (inferni) si dice che il paradiso potrebbe essere solo un inferno, mentre in altri albi ci viene dimostrata la sua esistenza ("la convocazione"), o vediamo gli angeli, e a te va bene, allora non ti darebbe fastidio se in un numero Dylan è figlio di Xabaras e in un altro invece è inspiegabilmente figlio di Bloch no?

Ps: così per dire, Recchioni ed il nuovo corso sembrano voler dare alla testata un'impronta di continuity (storie legate tra loro per un anno, fili conduttori e così via).


Si ma un conto è costruire story-arc coerenti, far evolvere i personaggi etc etc
Un conto è pretendere che DD abbia una coerenza interna che non può avere. Perchè abbiamo già avuto almeno tre finali, perchè l'aldilà viene rappresentato ogni volta in maniera diversa, perchè il demonio oggi è il burocrate con due facce, domani il diavolo tradizionale e domani quello che servirà per una storia, perchè ci sono delle storie che fanno parte del "mito" di Dylan Dog che sono indissolubilmente legate all'esperienza personale di Sclavi e non a una qualsiasi pretesa di coerenza interna...


Assolutamente no. Nel dettaglio:
- L'unico finale è quello del numero 100. Tutti gli altri finali o albi in cui si vede un Dylan invecchiato, sono universi paralleli. Quelli introdotti in "storia di nessuno", che su Dylan vengono usati (un po' troppo spesso) per sviluppare situazioni diversi e prendersi più libertà. La continuity "ufficiale", come abbiamo già detto io e Recchioni in questo forum stesso in un altro topic, parlando di universi paralleli e del multiverso, è questa: Albi di Dylan dog "regolari", il numero 100, e per il futuro di quest'universo si deve fare riferimento al mondo di Nathan Never. Quello di Brendon ad esempio è un futuro "alernativo", perché si vede la terra distrutta ed in due albi vediamo i resti di Craven Road.
- L'aldilà non è rappresentata in modo diverso. Abbiamo una direzione generale molto burocratica che gestisce i vari inferni, tutti diversi e dove i "condannati" vengono assegnati a caso. Questo per quanto riguardo l'inferno, non ci è mai stato mostrato com'è un eventuale paradiso, ma abbiamo la conferma che esista (per tutti i motivi che ho detto in questo topic, primo fra tutti l'albo "la convocazione").
- Il demonio non è il burocrate con due faccie. Quello è solo un diavolo più importante che gestisce la direzione degli inferni. Egli stesso però più volte dice che i guai combinati da Dylan o da altri gli hanno causato guai con "le alte sfere", quindi sopra di lui c'è qualcuno. Se vogliamo una rappresentazione di Satana, quella più vicina (se non sbaglio) è quella evocata nell'abo "Sonata Macabra".
- "operativamente", abbiamo la Morte e la Vita. Esistono Morti di livello inferiore ("tre per zero"), e la morte ha dei subordinati ("chiamata dall'inferno", "la morte non basta").

Le regole ci sono, se poi non le conoscete, non le ricordate visti i troppi albi, o semplicemente non vi interessano, va benissimo, ognuno legge Dylan come vuole, ma non si può negare che ci siano!

Detto ciò, è ovvio che a volte si possa cadere in incongruenze. Ma non credo sia troppo difficile rispettare quelle poche regole e paletti che ci sono.
Da qui si vede se un autore ha qualcosa in più rispetto ad altri. Mi spiego meglio. In Dragonball, non mi meraviglio se la gente vola, perché in quel mondo si può fare e l'ha stabilito l'autore. Se però l'autore va contro ciò che aveva stabilito (ad esempio, facendo si che da un super sayan ogni mille anni poi ne spuntino almeno 10) allora ha sbagliato infrangendo quello che aveva detto in precedenza. Allo stesso modo, se in Dylan cozzi palesemente contro quanto detto in albi precedenti, oggettivamente hai commesso un errore di continuità, A PRESCINDERE che questa continuità ti interessi o meno. E' quello che ad esempio differenzia le opere di Tolkien da Harry Potter ad esempio (che hanno plot holes infnite, ma per carità, sono libri bellissimi).

Poi ognuno legge Dylan come vuole, ed io stesso lo adoro per altri elementi, ma gradirei un'attenzione maggiore ai dettagli (vedi Ambrosini con la sua recente "Buggy" e "Le spoglie del guerriero").


Ultima modifica di Regal il gio lug 31, 2014 4:57 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: gio lug 31, 2014 4:45 pm 
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Io vi voglio tanto bene, ma createvi un topic "continuity in Dylan dog" ;)

Tanto se Dylan abbia pregato o meno nostro signore non lo scopriremo mai (autori permettendo) quindi ognuno può pensarla come gli pare e andare a cercare spunti negli albi passati non serve a niente. Dove sta scritto che se non ha mai pregato dio dal 1987 a oggi in un albo non possa farlo? Io ricordo Dylan che beve, in qualche albo, quindi...

Che in fondo il vostro giudizio non cambia se prega o meno il crocifisso...

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: gio lug 31, 2014 5:16 pm 
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Per la gioia di grandi e piccini: DD e la continuity

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A Regal, io t'ho già risposto, mobbasta! :x: E mi perdonino gli altri utenti per questa discussione inutile, sono mortificato... :oops:

Comunque io propongo di eleggere La convocazione a nuova Bibbia del dylandoghiano :mrgreen:

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Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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Località: San Dona' di Piave
Ammazza che pesantoni.
Skeletor, dona a noi tutti il dono della sintesi...

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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: ven ago 01, 2014 12:27 am 
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Messaggi: 464
Piccatto ha scritto:
A Regal, io t'ho già risposto, mobbasta! :x: E mi perdonino gli altri utenti per questa discussione inutile, sono mortificato... :oops:

Comunque io propongo di eleggere La convocazione a nuova Bibbia del dylandoghiano :mrgreen:


Dove? :) se vuoi continuare a parlarne, c'è anche l'altro topic. Indicami almeno in quale post hai risposto alle domande che ti ho fatto nel mio primo post di questa pagina... Io ho visto solo "ebete, il tuo parere fa schifo, il mio no, e adesso non rispondo più!" :r: Ma soprattutto, stiamo sullo stesso forum condividendo una passione comune. Ti sembra intelligente continuare a rispondere con flame o trattandomi dall'alto al basso? Mi spieghi il senso di questa cosa?

Comunque, per chi si secchi a leggere, discussione un pò troppo seria sul fatto che Dylan possa pregare o meno Cristo quando è in Chiesa, oltre la morte. Per me si (considerando la sua disperazione), perché vuoi o non vuoi, per quante cose ha visto (diavolo ed angeli inclusi) può almeno sospettarne l'esistenza (per non dire crederci), e perchè va proprio in chiesa invece che al cimitero, come fatto in passato. Per altri invece no, perchè un Dylan che prega andrebbe contro il suo personaggio, evitando quindi di provare una strada (senza fare alcuno sforzo) che potrebbe salvare il suo bambino, per una questione di principio.


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MessaggioInviato: ven ago 01, 2014 9:04 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2763
leonearmato ha scritto:
con bertuccia che diceva che Dylan è per i ragazzi delle medie?


la tematica di questo albo è adulta, ma lo stile dei dialoghi è da ragazzi delle medie :mrgreen: :3 :g:


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: ven ago 01, 2014 1:23 pm 
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Iscritto il: sab giu 24, 2006 2:34 pm
Messaggi: 512
leonearmato ha scritto:
L'albo. Posso sbilanciarmi e dire che è ottimo?

Posso sbilanciarmi anch'io e dire che è il Capolavoro di Gualdoni?
Il quarto ottimo è il mio :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: ven ago 01, 2014 2:43 pm 
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Iscritto il: mer nov 06, 2013 4:03 pm
Messaggi: 37
A me interesserebbe sapere il vostro parere su un punto pescato anche da dogamy: la totale freddezza con cui Bloch partecipa alla tragedia di Dylan, rispetto a quanto letto sul 200. È uno di quei passaggi che se sfruttato avrebbe trasformato una storia normale in una storia – almeno in una tavola – meno dimenticabile. Che proprio lo sceneggiatore Re del Citazionismo Storico non l'abbia colto è quasi un delitto.

A me la storia in sé non è dispiaciuta, nonostante i difetti che avete riconosciuto. Solo, Vita che dice: Avevo questo secchio pieno di dolore altrui e non sapendo che farmene ho pensato di rovesciarlo addosso proprio a te, Dylan, come trovata non mi ha convinto fino in fondo. Oltretutto, Vita, te lo dico chiaro e tondo: se mai mi dovessi fare una cosa del genere, io ti uccido con le mie stesse mani.


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: ven ago 01, 2014 5:35 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
Messaggi: 11284
Località: Napoli
Pollice in su.
Storia scritta molto bene, qualche imperfezione, ma trascurabile, molto sentita, molto coraggiosa, come piace a me. Sicuramente nell'economia della serie mancano storie 'normali' che riescano a essere eccezionali, attualmente le storie davvero valide son sempre quelle che più deviano dalla regolarità della serie, però come storia in sè c'è poco da fare, questa è davvero molto buona, e va a toccare le corde più dolorose per l'individuo, quelle del rapporto padre figlio.
Rispondendo a quanto detto più su, a me Bloch è piaciuto, lui non è mai eccessivo nelle reazioni, ma si capisce quanto sia addolorato, e quanto nel dramma di johnny rivede il suo Virgil, pur non nominandolo... il non nominarlo per me è un modo di evitare il didascalismo che a volte Gualdoni non è riuscito, ma stavolta si, e alla perfezione, come non è didascalico il non soffermarsi mai sull'origine del nome johnny.
Bene pure l'esito molto disturbante e splatter delle vicende della seconda famiglia della vicenda.
I difetti? se proprio vogliamo trovarli, dylan è sempre molto tollerante con gli altri, mi ha fatto storcere il naso le sue ramanzine animaliste a johnny, e l'esposizione finale, pur non essendo eccessiva, mi è sembrata perfettibile.
In ogni caso non mi ci soffermerei troppo, ripeto che è un ottimo albo, impreziosito da altrettanto ottimi disegni, molto disturbanti e adatti alla storia in questione.

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Carnage - Teatro online
https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=x4qv5rBEs9E


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: ven ago 01, 2014 6:24 pm 
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Iscritto il: mar nov 12, 2013 12:30 am
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foxett1 ha scritto:
leonearmato ha scritto:
L'albo. Posso sbilanciarmi e dire che è ottimo?

Posso sbilanciarmi anch'io e dire che è il Capolavoro di Gualdoni?
Il quarto ottimo è il mio :wink:


Per quanto mi sia piaciuto (il mio voto è 7) La Bomba mi sembra molto ma molto meglio riuscito del Calvario. Forse è proprio perchè lo Speaciale ha più spazio per sviluppare, ma nel Calvario mi sembra che ci siano una serie di spunti che vengono lasciati penzolare nel vuoto: la malattia, il mostro di Tra la Vita e la Morte, Bloch che arriva giusto per fare un rimando al n. 200. Mi sembrano cose che potevano essere sviluppate e invece sono lasciate acerbe.

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