Cyber Dylan ha scritto:
Nyarlathotep ha scritto:
Cyber Dylan ha scritto:
[...]Il simil-Woody Allen poteva avere maggiori potenzialità, ma la storiella della sua vita (peraltro fasulla) è una roba 'chiaverottiana' come se ne sono viste tante.[...]
Fingerò di non aver notato l' uso dell' aggettivo "chiaverottiano" in senso dispregiativo
, comunque visto che hai fatto questa osservazione mi piace ricordare che nel chiacchierato "Il bosco degli assassini" proprio Chiaverotti aveva già usato un personaggio simil-Allen che, anche in quel caso, aveva il ruolo di "aiutante" di Dylan in una fuga da degli inseguitori.
C'è un equivoco.
Non ho usato il termine 'chiaverottiano' come equivalente di 'scritto male', bensì come equivalente di un certo 'uso' di luoghi comuni - che finisce per fare rima con 'abuso'.
L' avevo capito. Bè, anche questo non è lusinghiero per Chiaverotti.
In realtà avevo solo colto la palla al balzo per ricordare a puro fine citazionistico che un simil-Allen era già stato usato.
Comunque sono abbastanza d' accordo con la tua analisi.
Brevemente e tralasciando le critiche condivisibilissime sui testi e sui continui pietrificanti mugugni di Dylan (le prime tre pagine sono da incubo), direi anch' io che Gualdoni ha riproposto il clichè degli Inferni senza sforzarsi sull' originalità delle situazioni presentate ed inserendo citazioni dal passato forzate e noiose. Fra l' altro, a proposito delle citazioni, ho trovato inverosimile la parte in cui quando Dylan vede Bree sbatte a malapena le palpebre, mentre per Lillie pianta quella pantomima. Molto molto opinabile che possa esistere una tale differenza di considerazione da parte dell' old boy verso le due fanciulle.
I personaggi, da Lucy alla vecchia strega a Woody Allen, sono solo funzionali e troppo funzionali e le loro storie personali... Chiaverotti come dici forse a volte era un po' banale, ma magari potessi rileggerne di sue, di digressioni di questo tipo.
Alla fine il tutto, complice la lunghezza della storia, risulta eccessivamente piatto ed anche la discreta idea che si palesa nel finale perde di mordente.
Disegni: il Piccatto dell' ultimo corso a differenza di molti a me piace, ma qui l' ho trovato un po' sottotono.
Mi piace infine sottolineare la considerazione di Altair: il vero problema è che una volta dallo Speciale ci si aspettava, se non la migliore, una delle migliori storie dell' anno. C' era un motivo se la storia usciva in edizione speciale e su un numero maggiore di pagine. Da anni questo motivo non c' è più.