Seconda tranche mentre sono in trance, in attesa che il mare si calmi.
Che gli avrò fatto di male poi?
Il bottone di madreperla Soggetto/Sceneggiatura 7 - Attaccare bottone con una tipa oltre i 60 non è mai cosa molto ardua, figurarsi per il prestante Dylan. Ma qui non occorrono prestazioni particolari; serve soltanto che presti un po' del suo tempo filiale ad una madre in prestito biologico...prima che la Morte passi a prendere il suo ultimo tributo
.
Morgana in sottofondo sembra approvare, o suggerire. Bloch capirebbe che l'esclusiva del "figlio mancato" può venir meno ogni tanto .
Dylan un po' troppo apatico nell'essere compiacente, o se non altro non-dispiacente nell'accomodarsi alle richieste di Rosemary. Ma il rispetto degli anziani rientra nel suo patentino di norma, a quanto pare.
Ritmo blando come da maliconico tergiversare in attesa di anime rivelatorie. Si evitano frasi storiche e si ricorre alla quotidiana sfera di gesti ed affetti. In 32 pagine rende bene, oltre avrebbe creato scompensi, anche perchè a differenza del
307, qui il ritmo è più para-letterario (vedi autrice) che cinematografico in sè
.
A non minimalizzare tutto contribuiscono un incubo a base di Gremlin - ma con tante creature sovrannaturali e dispettose che esistono, era necessario l'omaggio a questi pupazzotti farseschi da '80s Hollywood? Rovinano l'atmosfera... - ed un cadavere ricucito col filo
.
Punta giustamente a struggere la lunga storia d'amore/vita tra Rosemary ed Amos, ma ha il difetto di succiarsi via troppe vignette negli sviluppi ordinari, liquidando invece il congedo tragico presso la Morte giusto
en passant .
Il dono di Amos non strumentalizza in senso bieco Dylan, ma lo fa partecipe di un'amore lungo una vita, di desideri - compresi.
Senza scomodare i fantasmi del
Lungo addio (
"un ultimo desiderio: che LUI LA accompagni") mi ricorda per la solidità della coppia e l'appello alla vita che sfugge più
L'armata di pietra, con Dylan che qui sostituisce le fate e rasserena il passaggio.
Mi sono commosso più lì, a dire il vero...
Disegni:
7 1/2I migliori del lotto. Cura dei dettagli e volti credibili. Nel disordine ogni piccolo bottone sembra avere la sua storia, dal pennino. Qualche difficoltà nel rendere i mocciosi più tenerelli (pp. 68-69) o, al contrario, qualche tenerosità di troppo nei Gremlins che finiscono per tondeggiare nel poco maligno e cartoonesco/parodico, sfasando il tono sottilmente spettrale della storia (p. 75)
Colori? I migliori del lotto.Ed abbiamo fatto ambo. (
Voto:
6 1/2). Le luci offuscate della bottega sono gestite molto bene. Gli intervalli fantasmatici a galla tra i ricordi d'infanzia molto evocativi (pp. 70.iii ed 83.v) ed anche gli animaletti nella stanzetta non sono male (p. 92)
**** ***** *****Anima senza paceSoggetto/Sceneggiatura:
3 1/2Alla fine senza pace è l'animaccia del lettore che si ritrova davanti a storie simili
.
Inutile guazzabaglio finto-sensibilizzante che mescola
poltergeist ad alieni beoti in cerca (inconsapevole) di conferme sulla beotaggine del genere umano
.
Dylan col gusto della battuta fuori luogo/a tutti i costi come tipico nell'ironia di Gualdoni, buona l'essenziale praticità di una vera donna come Mrs Hanson.
Valanghe di luoghi comuni gettati alla rinfusa (frecciate monche contro i burocrati, il Comune, gli orrori televisivi e la stoltezza della guerra), generosità a valvole spiegate (Dylan si offre gratis al donnone di sopra) ed inutile tormentone degli spettri sumeri
.
La prima parte "spiritata" non è neanche poi così male, ma quando si arriva a quella "alienata" allora viene voglia di cambiare galassia. Pessimo esempio di come gestire presenze da altri pianeti, ricorrendo alla retorica da filmetto pre-adolescenziale
.
Mai visti alieni così tonti ed ignoranti, nonostante favellino parecchio.
Finiscono sulla Terra e le escogitano tutte per non capire quello che sta succedendo. Oltre che aspettare inutilmente per anni senza farsi capire in quel di under-Londra. Una coppia da non consegnare alla scienza, che si abbraccia, abbozza ed argomenta come un pajo di sposini in viaggio di nozze sul Tamigi
.
Dylan improvvisamente s'impratichisce di tecnologia (aliena, non a caso) e salva l'ovulo prima che marcisca definitivamente. I futuri genitori adottivi del marzianoide gliene saranno grati. La campagna pro-natalità è completa dopo la storia della Baraldi
.
Sul diario conclusivo Dylan prevede, come tutti, di dimenticarsi al più presto questa storia, "
ennesima colossale dimostrazione di umana stupidità" [Parole sue, eh ! ]
Disegni:
6+Le fisionomie umane sono ben curate. Lo stesso non posso dire delle fogne, della melanzana mannara, o del frigorifero reso malissimo (pp. 101 e 111).
Un'impennata di originalità (mancata) per rendere gli alieni riconoscibili anche alle talpe bendate, con tanto di femmina più levigata e tondeggiante (p. 128.ii), sgangherato omaggio a Munch - che urlerà da lassù
-, ed occhioni commossi sul finire.
Razzo
vintage per i nostalgici di Jules Verne.
Colori salvabili (
Voto 6 - ) con una buona natura mortissima nel frigo, qualche effetto tecno-cosmico, ed una buona fiammata di gas spiritato (p. 105)
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*** ****
Niente giudizio complessivo sul Fest perchè oggi sono in Fest io
ALOHA