Cravenroad7

Forum dylaniato
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# 6 Color Fest
Insufficiente (1-4) 6%  6%  [ 4 ]
Mediocre (5) 16%  16%  [ 11 ]
Accettabile (6) 31%  31%  [ 22 ]
Buono (7-8) 40%  40%  [ 28 ]
Ottimo (9-10) 7%  7%  [ 5 ]
Voti totali : 70
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mer mag 04, 2011 4:26 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
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La villa degli amanti
Boh, sarò gretto e superficiale, ma io gli autori come la Vinci non li capisco. Graficamente non riesco mai a cogliere dove finisce la scelta e dove inizia il limite dell'artista. Narrativamente è insignificante. Paradossalmente la storia beneficia dei disegni che spostano l'attenzione dalla trama e dai dialoghi (brrrr). Se alla fine è un bene o un male è tutto da dimostrare.
La camera chiusa
Archetipo dell'incubo usato ed usurato nell'universo dylaniano. Grossi sbadigli alternati ad irritazione causa vuota retorica sociale decisamente gratuita e fuori luogo. E ne hanno pure pagate due per scrivere tale pochezza. Per quale motivo la Denna cerca di disegnare come un uomo? E da quando in qua nei bagni inglesi ci sono i bidet?
La predatrice
Devo ammettere, pur detestandola, che la Barbato almeno ci prova a fare qualcosa di diverso quando scrive. Aveva quasi portato la nave dignitosamente in porto questa volta, ma il finale la fa, come al solito, schiantare sugli scogli. E quel Dylan scioccamente adultero, manco fosse un sessodipendente, è i-m-p-e-r-d-o-n-a-b-i-l-e. Se la cava, nonostante qualche impaccio, la Airaghi. Anche se troppo spesso si rifugia in soluzioni di qualche maschietto più famoso. Un po' di coraggio Lola!
Tagli aziendali
Archetipo dell'incubo usato ed usurato nell'universo dylaniano Bis. Non basta lasciar intendere legami con altre storie più riuscite per beneficiare di valore tramite una qualche improbabile proprietà transitiva della scrittura. Il vero colpevole è l'editor che approva certe sceneggiature. La Romeo ha gli stessi difetti della Denna, con un bel carico di rigidità in più però.
Copertina
Impeccabile (beh quasi), quanto innocua. La prossima sarà meglio. Se ci sarà...

Mi è piaciuto così così, insomma.

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mer mag 04, 2011 5:16 pm 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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Oh comunque mi sembrate tutti un tantinello rigidi sul tasto del Dylan fedifrago.
E' il finale ironico di una storiella ironica. Una gag, non un nuovo caposaldo della personalità di Dylan.
Un po' di leggerezza, su.

Mr.Duff ha scritto:
cioè Dylan trova finalmente la ragazza perfetta e ke fa? La tradisce?? Bah...non l'ha mai fatto in 300 numeri e lo fa qui con la donna perfetta ( e la cosa non viene poi spiegata tanto bene)


Viene spiegata benissimo invece: una "donna perfetta" non è perfetta proprio perché perfetta!
Anche se a parole tutti la cercano nessuno vuole davvero trovare la perfezione in un' altra persona. :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mer mag 04, 2011 5:50 pm 
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Iscritto il: mer lug 25, 2001 1:00 am
Messaggi: 7114
tommaso ha scritto:

Viene spiegata benissimo invece: una "donna perfetta" non è perfetta proprio perché perfetta!
Anche se a parole tutti la cercano nessuno vuole davvero trovare la perfezione in un' altra persona. :wink:


non per questo è giustificato vedere dylan andare contro la propria natura. La storia sarebbe stata "perfetta" se il tradimento fosse stato organizzato. Dylan poi non ha mai tradito, come potevano Groucho e Bloch prevederlo?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mer mag 04, 2011 6:03 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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SPOILER

Sì, che poi fosse fatto con intento ironico va da sé, o almeno anch'io il tradimento di Dylan l'ho colto come una simpatica e innocua provocazione. Resta il fatto che l'ho trovato completamente fuori luogo: s'è capito l'intento, ma nei fatti è uscito un mezzo pasticcio.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mer mag 04, 2011 6:19 pm 
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Iscritto il: lun gen 31, 2011 2:11 pm
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La villa degli amanti

Si parte con una splash page di grande effetto, che sembra promettere bene sulle qualità della Vinci disegnatrice, ma subito si vede il nostro eroe che si spiega da solo il perchè della sua visita. A pagina 3 (la prima) già quindi si parte con il solito spiegone. Mi direte: c'è il bisogno di una introduzione che spieghi per sommi capi come mai Dylan sia diretto alla villa, ma tra le 1000 scelte narrative si è scelta quella più forzata, sbrigativa e innaturale, che non fa che confermarmi che per taluni sceneggiatori il limite delle pagine è invalicabile. Tra qualche richiamo agli stilemi della serie (un fugace accenno a Groucho, le vertigini) la storia procede scontata verso il suo prevedibile epilogo, che, caso strano della vita, contiene il secondo spiegone triplo carpiato.

Una storia circolare, quindi, che si apre e si chiude con gente che spiega e si spiega. In mezzo? Quasi il niente, purtroppo.

I disegni della Vinci passano da momenti di buona ispirazione (la succitata splash page) a momenti francamente da me indifendibili. Risate amare quando Dylan pensa ...è bellissima! di fronte a quella specie di sgorbio. Poi quando Mary Ann a pagina 9 irrompe nella stanza di Dylan, più che posseduta sembra sballata. Si dirà del tratto sperimentale, innovativo e personale, ma non vorrei arrivare all'esempio del critico d'arte che loda qualsiasi scarabocchio purchè sia di rottura.

Voto 4 alla storia.

A dopo per il resto del commento, si spera non dilazionato in altre 3 parti.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mer mag 04, 2011 8:53 pm 
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Iscritto il: lun gen 31, 2011 2:11 pm
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Località: Bari
La camera chiusa
Meglio della prima, ma ho come l'impressione che il finale sia posticcio, in quanto contiene un messaggio morale che sembra non avere niente in comune con tutto quello visto in precedenza. L'atmosfera claustrofobica alla fine è ben trasmessa, anche se si risolve in una serie di scene ripetitive. L'intrusione dei drughi strizza l'occhio ad un certo tipo di cultura pop, ma alla fine è alquanto ingiustificata.
I disegni mi ricordano Casertano. Molto belli, nonostante la loro "non originalità".

Voto 5

La predatrice
La Barbato sa scrivere, la storia è un piccolo gioiello di tensione, perfettamente calibrata per il numero di pagine. Però (e questa è una sensazione provata anche con la storia sulla regolare) la tensione sfocia in una cupezza che in certi tratti diventa troppo pesante, specie quando l'attenzione si sposta sull'ossessione femminile.
Il finale, con il tradimento del personaggio, è effettivamente difficile da digerire.
Disegni buoni.

Voto 6 meno meno.

Tagli aziendali
La meno peggio del lotto, perchè richiama storie che difficilmente si dimenticano. Per il resto, soliti richiami all'attualità (non rindondanti, comunque) e finale abbastanza verboso, ma necessario.
Disegni anche qui buoni.


Voto 6+


Alla fine voto complessivo mediocre. E la copertina dal vivo è ancor più brutta di come mi era sembrata: la faccia di Dylan non mi convince e la schiena della donna, complice la colorazione, sembra nodosa e irreale.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mer mag 04, 2011 10:33 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
Messaggi: 11278
Località: Napoli
Sono sulla stessa linea di tommaso, per me è un buon color fest, manca il capolavorone (pianeta dei morti) o la storia ad effetti omg!!!!1!!! (fuori tempo massimo), ma tutte le quattro storie sono più che accettabili, e tutto sommato lo sperimentalismo che questa collana dovrebbe contenere non mi sembra del tutto assente, nella prima storia è grafico, nella terza è il ruolo assolutamente inedito di Dylan nella narrazione, nella quarta il posizionamento interessante nella continuity e nella mitologia della serie. Giusto la seconda storia è classica al 100%, senza particolari elementi innovativi. Passando ora alle singole storie:

La villa degli amanti:
Ghost story decisamente classica nei contenuti, qui lo sperimentalismo è puramente grafico. Contrariamente al solito, quindi, comincio da qui, e dico che farei una distinzione nel gradimento dei disegni della vinci, a me gli sfondi sono piaciuti, li ho trovati molto suggestivi, sono i personaggi che mi hanno convinto, Dylan su tutti, soprattutto quando da espressioni serie passa a espressioni meno neutre, che finiscono per dargli un tratto manga che mi sembra piuttosto inappropriato, mentre invece sono più apprezzabili i disegni relativi alle scene 'romantiche' (chiamiamole così, per pudicizia) della storia. In ogni caso penso che bisogna essere un pò indulgenti in questi casi, non nel senso che debba piacere tutto ciò che è anomalo, ma nell'essere comprensivi anche verso ciò che non piace, dal momento che fare qualcosa di nuovo significa inevitabilmente avere possibilità di sbagliare.
Quanto ai testi, la parte centrale, pur nella sua classicità è interessante, un pò meno la cornice, troppo verbosa e spiegona, per di più spiegona che non spiega, visto che non si capisce alla fine come Dylan
Spoiler!
sia stato irretito dai due spettri che dovrebbero, secondo quanto loro stessi dicono nell'ultima tavola, aspettare i visitatori per incantarli, piuttosto che attirarli fono a Londra, nè come faccia Groucho a seguire Dylan a piedi, e senza avere idea della direzione da lui presa.

Voto: accettabile

La camera chiusa
Come già detto, è la storia più classica da ogni punto di vista della serie, condivide con la storia precedente una parte centrale migliore di prologo ed epilogo, il primo è giusto un aggancio abbastanza pretustuoso, il secondo è imperfetto,
Spoiler!
non mi secca che non spieghi niente (meglio: inventarsi qualcosa per spiegare un incubo avrebbe prodotto solo risultati ridicoli), interessante il modo in cui spiega la morale della storia, quel che manca è un motivo per applicare questo contrappasso a Dylan che è quanto di più lontano dalla famiglia vista nella scena di chiusura che invece potrebbe meritarlo.


In mezzo c'è una successione di incubi piuttosto classica, un pò scritta col pilota automatico, ma comunque abbastanza efficace, soprattutto nel momento
Spoiler!
dell'incontro di Dylan con sè stesso.


Disegni molto belli, che mi farebbe piacere rivedere in futuro.
Voto: Accettabile

La predatrice:
La Barbato è sempre la Barbato, e storie banali non ne scrive mai. Si capisce da subito che la donna perfetta nascondeva qualcosa (e non poteva e non voleva essere altrimenti), ma poi il cosa finisce per essere abbastanza originale.
Interessantissimo il ruolo di Dylan, che finisce per essere quasi una comparsa nella storia, che pure ruota tutta intorno a lui e al suo mondo,
Spoiler!
ma il motore degli eventi finisce per essere Thelma, mentre il solutore del giallo è Bloch, come al solito sempre ottimo nelle storie della Barbato. Narrativamente mi piace la trovata che svilisce Dylan, però il comportamento mi sembra meschino per lui, che sarà pure troppo disinvolto, spesso fallibile, ma non è mai stato un ingannatore, nè un vigliacco, addirittura reiteratore nel tradimento. Giudizi ambivalenti, quindi, su cui sospendo il giudizio, un pò perchè, come dice di nuovo Tommaso, vuole essere una cosa più ironica che altro, un pò perchè vuole essere una specie di allegoria dell'incomunibilità fra i sessi, più che un puntare il dito verso l'uno o verso l'altro. Più che altro non capisco bene il piano di Thelma, se manda Dylan in galera per omicidio plurimo, gli darà anche il tempo di pensare, ma finisce un tantino per perderlo. Basta col mostro dagli occhi verdi, citato tre volte nel giro di un anno, si inventassero qualcosa d'altro!

Buono il lavoro della Airaghi, chissà se la rivedremo di nuovo su Dylan.
Voto: Buono

Tagli aziendali
Storia a volte un pò prevedibile, ma che affonda bene nella mitologia della serie, con soluzioni anche affascinanti,
Spoiler!
come quella di non rivelare l'origine della fine del mondo, collegandola a diverse storie della serie (e potrebbero anche essercene altre, tipo macchie solari)


Ci sono varie sequenze interessanti, persino alcune splatter, fino alla bellissima chiusura.
Disegni all'altezza dei testi.
Voto: buono

Nel complesso quindi voterei buono, arrotondando per eccesso, anche se sarei tentato da un insufficiente per il sacrilegio di aver mostrato due hello kitty nel corso di ben due storie diverse di uno stesso albo!!!!

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https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=x4qv5rBEs9E


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mer mag 04, 2011 10:50 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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the Imp ha scritto:
[...]Nel complesso quindi voterei buono, arrotondando per eccesso, anche se sarei tentato da un insufficiente per il sacrilegio di aver mostrato due hello kitty nel corso di ben due storie diverse di uno stesso albo!!!!

Però nella storia della Barbato, a casa di Thelma, per riequilibrare appare un poster de "La casa dalle finestre che ridono". :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio mag 05, 2011 2:03 pm 
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Iscritto il: mer lug 25, 2001 1:00 am
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tagli aziendali

A questo do la sufficienza nonostante i difetti, uno dei quali l'immancabile infodump iniziale. L'arte del racconto nasce proprio dal saper sintetizzare bene lo svolgimento della trama con i limiti imposti, cosa che soltanto la Barbato è riuscita a fare.
Avrebbe avuto più senso in un albo regolare... ma vabbè...
Buoni i disegni.
voto: 6+


complessivo

Il voto complessivo non può essere una media dei singoli voti. Voglio tener conto anche dello scopo di una pubblicazione del genere e cercare di capire se è stato raggiunto. A parte la straordinarietà della presenza tutta femminile, queste quattro storie non portano nulla di nuovo.
Ma non mi sorprende questo: su Dylan Dog è vietato osare.
Voto complessivo: mediocre


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio mag 05, 2011 4:25 pm 
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Iscritto il: mer mag 06, 2009 9:54 am
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Scusate ma nessuno di voi ha pensato che la caratteristica preponderante della storia di Paola sia l'esagerazione? Intanto la storia non vede Dylan come protagonista ma come comprimario alla ragazza; partendo da questo presupposto credo che il Dylan dipinto sia una semplice proiezione dell'idea che la fidanzata ha di lui ( e quindi Paola di conseguenza), un'idea distorta dal sentimento morboso che prova nei suoi confronti.

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‎Una crisi di inspiration? E se non fosse per niente passeggera signorino bello? Se fosse il crollo finale di un bugiardaccio senza più estro né talento?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio mag 05, 2011 4:32 pm 
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Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am
Messaggi: 1525
Località: cremona
la tua idea cara Elettra è una chiave di lettura interessante

_________________
ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio mag 05, 2011 4:39 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Località: Chieti
Elettra ha scritto:
Scusate ma nessuno di voi ha pensato che la caratteristica preponderante della storia di Paola sia l'esagerazione? Intanto la storia non vede Dylan come protagonista ma come comprimario alla ragazza; partendo da questo presupposto credo che il Dylan dipinto sia una semplice proiezione dell'idea che la fidanzata ha di lui ( e quindi Paola di conseguenza), un'idea distorta dal sentimento morboso che prova nei suoi confronti.

Questo è vero finchè viene mostrato Dylan che ammicca maliziosamente alla cameriera e all' edicolante, probabilmente la malizia la vede solo la ragazza; ma
Spoiler!
il tradimento del finale
è un avvenimento oggettivo.

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"Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire."


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio mag 05, 2011 4:56 pm 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
Messaggi: 913
Elettra ha scritto:
( e quindi Paola di conseguenza)


Infatti. La Barbato praticamente usa come tramite del proprio punto di vista sulla disinvolta sessualità del protagonista... una pazza squinternata!
Per essere un'autrice "pesante" non mi sembra che alla Barbato stavolta siano mancate ironia e autoironia.

E visto che su questo CF mi è presa la fregola da bastian contrario...
A me onestamente stupisce che moltissimi indichino l'ultima storia come la migliore. Per me sono un po' tutte dello stesso livello ed è vero che l'ultima è probabilmente quella con meno difetti, ma è anche quella che non si prende quasi nessun rischio: narrazione lineare, riferimenti interni alla serie, comodo spiegone finale (che trancia di botto la storia per altro)...
Invece la prima (piaccia o meno) è l'unica che da un senso alla sua collocazione nel color fest sotto il profilo grafico, la seconda tenta un generoso quanto nel del tutto riuscito recupero di qualche fondamentale surreale del personaggio, la terza è appunto corrosiva e spiazzante, oltre a essere l'unica realmente in tema con le "femmes fatales".
Insomma, che proprio la più "tranquilla" (e anonima?) debba essere la più gradita...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio mag 05, 2011 5:36 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Diciamo che per quanto mi riguarda, l'ultima è l'unica (insieme a quella della Barbato) che rileggerò con piacere. La prima, per quanto interessante e in linea con lo "sperimentalismo" del CF, non credo ci ributterò l'occhio tanto facilmente; la seconda ha il difetto di presentare situazioni surreali e folli fine a se stesse, e a una prima lettura risulta piacevole, ma una volta saputo il finale (e dunque il perché della storia), l'interesse non sarà alto come all'inizio.

Interessante l'interpretazione di Elettra, però quoto Nyarla:
Spoiler!
il tradimento di Dylan è oggettivo, e non solo, addirittura Bloch se lo aspettava e s'era piazzato con i poliziotti in casa! :o
Ripeto, l'ironia è palpabile in tutta la storia, seppure molto sottile, ma un comportamento del genere per Dylan è veramente fuori dalla sua natura, un po' come se all'improvviso, senza una ragione valida, inizi a mangiare carne, bere whisky, e per digerire tutto va a fare bunging jumping. Ora, lo puoi anche fare, ma devi costruirgli intorno qualcosa di maledettamente credibile. Ecco, qui la Barbato non è stata credibile.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio mag 05, 2011 5:42 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Località: Chieti
tommaso ha scritto:
[...]A me onestamente stupisce che moltissimi indichino l'ultima storia come la migliore. Per me sono un po' tutte dello stesso livello ed è vero che l'ultima è probabilmente quella con meno difetti, ma è anche quella che non si prende quasi nessun rischio[...]

Bè, secondo me è un bel rischio
Spoiler!
scrivere una storia di Dylan Dog senza Dylan Dog...

Un rischio che finora aveva sperimentato solo Sclavi.

E a me è piaciuto anche il modo in cui la storia è stata risolta:
Spoiler!
è bella l' immagine dell' ultimo abitante di Stepford, sopravvisuto nella sua forma individuale in quanto l' unico totalmente di costituzione robotica, che veglia su tutti gli altri.

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