Cravenroad7

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#Maxi 2009
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Voti totali : 8
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MessaggioInviato: dom lug 05, 2009 2:46 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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Località: Sardegna
Grande bella sorpresa la terza storia di questo Maxi!! A mio parere una delle migliori dell'anno in corso.(non ci voleva molto![:D])

Disegni: M&G se è possibile sono andati ancora peggio del solito.[:(] L'unico vantaggio è che leggendo tre storie di fila alla fine di fai l'occhio e se la storia funziona bene ci fai poco caso ai disegni.


SPOILER

Le morti bianche:
Funziona abbastanza bene per buona parte poi non mi convince più.

I sei corvi:
Decisamente meglio, anche se è a mio parere la peggiore di Enna. Una lettura comunque divertente e leggera ideale in questo periodo che però non lascia ricordi forti.

Oggetti Smarriti:
Come dicevo è la vera sorpresa dell'albo. Una storia veramente completa. Divertente, un Groucho in forma come poche volte ultimamente, ironica con un pizzico di horror ed anche di poesia, splendido il camion che scompare e riappare. Ottima l'invenzione della pubblicità che si ripete durante la storia. Bilotta è uno da seguire con attenzione, può regalarci altre gustose sorprese.[;)]


Voto globale accettabile+++


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MessaggioInviato: lun lug 06, 2009 12:15 am 
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Iscritto il: lun lug 07, 2003 6:56 pm
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@ solomon: riguardo ad enna, la ritieni peggio di "anima d'acciaio"? [:O]


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MessaggioInviato: lun lug 06, 2009 3:29 am 
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Iscritto il: sab apr 30, 2005 1:18 pm
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ANIMA D'ACCIAIO mica era tanto brutta, eh.


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MessaggioInviato: lun lug 06, 2009 11:07 am 
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Iscritto il: lun apr 23, 2007 1:18 pm
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Località: Giuliano Teatino (Chieti)
@ Dr. Hicks: ti posto il link della discussione [;)]

https://www.cravenroad7.it/forum/topic.a ... hichpage=1


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MessaggioInviato: lun lug 06, 2009 12:24 pm 
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Iscritto il: sab nov 08, 2003 9:52 pm
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Lette le prime due. Per i disegni mi associo al coro dei delusi, capisco che M&G facciano parte dei disegnatori storici ma mi sfugge il senso di dover far disegnare loro per forza queste tre storie, con risultati negativi. Le scene in auto di <i>I sei corvi</i> sono uno strazio.

<i>Le morti bianche</i>: questa storia per me è al limite tra la sufficienza e l'insufficienza, tanto buona l'idea alla base quanto banalotta la sua realizzazione. Dylan Dog ha sempre avuto un lato "sociale" nel senso che era il personaggio stesso ad avere un'etica di base molto forte fin dagli inizi, poi questa sua peculiarità è stata esplicitata nelle storie rendendole a volte delle buone novelle con delle morali che più sottolineate non si poteva (mi viene ancora da ridere se penso al fantasma della giustizia in <i>Un fantasma a Scotland yard</i> che parla di tunnel della droga e uccide il drogato infilzandolo con le siringhe). Ecco, la base di <i>Le morti bianche</i> aveva un potenziale enorme, un'idea per niente scontata, che poteva portare a riflessioni ben più ampie di un semplice giallo per quanto abbastanza ben fatto. I personaggi però sono troppo stereotipati per permettere uno sviluppo "altro" sull'argomento: il supervisore cattivone, l'anziano lavoratore disilluso e il giovane sognatore, l'agitatrice di colore, il poliziotto senza cuore...anche i dialoghi sono un po' così, forzati e irreali. Però, ripeto, l'idea di base (e il finale chiaverottiano che è cosa buona e giusta) è buona. Mi sembra ci sia la sostanza ma manchi la forma, ma su questa ci si può lavorare.

<i>I sei corvi</i>: storia che a fine lettura mi ha lasciato proprio soddisfatto, un bel racconto molto dylaniato che riecheggia varie storie passate senza per questo risultare prevedibile, complimenti ad Enna. Il solo comportamento di Dylan a pagina 163 si mangia tutti i numeri che ho letto in questi mesi sulla collana regolare. Sono queste le storie che servono. Mi associo a chi chiede più Enna! KRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA


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MessaggioInviato: lun lug 06, 2009 3:32 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Scisma83</i>

<b>Ecco, la base di <i>Le morti bianche</i> aveva un potenziale enorme, un'idea per niente scontata, che poteva portare a riflessioni ben più ampie di un semplice giallo per quanto abbastanza ben fatto.</b> <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Per me il fatto che la storia sia un "semplice giallo" è un valore aggiunto, non un difetto. Va be' che si offrano spunti di riflessione, ma quel che conta è che alla base ci sia una storia che funziona, e che non sia troppo didascalica (com'era, per dire, l'episodio di Gualdoni apparso sul secondo <i>Color Fest</i>). Le tue critiche sono tutt'altro che insensate, però ribadisco che <i>Le morti bianche</i> mi è piaciuta anche così.


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MessaggioInviato: lun lug 06, 2009 4:02 pm 
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Iscritto il: ven feb 23, 2007 2:58 pm
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Località: Inland Empire
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Ema</i>
<br />ANIMA D'ACCIAIO mica era tanto brutta, eh.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ma infatti!
E' uno degli ultimi numeri davvero memorabili ed ispirati, che coglie appieno lo spirito Dylaniato ed ha una densità narrativa di gran lunga superiore a tanti esperimenti più recenti!


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MessaggioInviato: lun lug 06, 2009 4:13 pm 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by GiovanePioniere</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Ema</i>
<br />ANIMA D'ACCIAIO mica era tanto brutta, eh.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ma infatti!
E' uno degli ultimi numeri davvero memorabili ed ispirati, che coglie appieno lo spirito Dylaniato ed ha una densità narrativa di gran lunga superiore a tanti esperimenti più recenti!
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">"Davvero memorabili"?


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MessaggioInviato: lun lug 06, 2009 4:17 pm 
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Iscritto il: sab nov 08, 2003 9:52 pm
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@rimatt: io concordo con quello che dici, il punto è che la parte gialla funziona abbastanza, ma quella in cui (per fortuna non esplicitamente come nel recente passato, come dicevo) si sfiora la parte "sociale" è scontatina, per i dialoghi e i personaggi banalotti. Se si vuole offrire un giallo ben venga, figuriamoci! Però si fa solo quello allora, non si cerca di incastrarci malamente un significato "altro" che, oltre a non funzionare, rovina un po' anche il resto. Comunque, ripeto, per me veleggia sulla sufficienza, mi ha dato la sensazione che ciò che non mi è piaciuto sia dovuto più ad inesperienza che altro e che col tempo questo autore possa scrivere begli albi.


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MessaggioInviato: lun lug 06, 2009 4:26 pm 
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POSSIBILI SPOILER

A me i personaggi di "Morti bianche" sono sembrati sì stereotipati, ma non banali, nel senso che, pur ricalcando modelli antropologici ben definiti, erano comunque caratterizzati da una propria qualità. Fra l' altro, non credo che il centro della storia sia la parte gialla, e credo altresì che il messaggio sociale, se così vogliamo chiamarlo, sia molto interessante. Sì, forse un pò scontato; ma sfruttato ottimamente, soprattutto grazie alla bella idea metaforica del finale.


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MessaggioInviato: lun lug 06, 2009 4:43 pm 
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Iscritto il: sab nov 08, 2003 9:52 pm
Messaggi: 932
Sulla bella idea concordo, sul resto no. Che dire, de gustibus... [:)]


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MessaggioInviato: lun lug 06, 2009 5:31 pm 
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Iscritto il: gio mag 08, 2008 7:37 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Scisma83</i>
<br />@rimatt: io concordo con quello che dici, il punto è che la parte gialla funziona abbastanza, ma quella in cui (per fortuna non esplicitamente come nel recente passato, come dicevo) si sfiora la parte "sociale" è scontatina, per i dialoghi e i personaggi banalotti. Se si vuole offrire un giallo ben venga, figuriamoci! Però si fa solo quello allora, non si cerca di incastrarci malamente un significato "altro" che, oltre a non funzionare, rovina un po' anche il resto. Comunque, ripeto, per me veleggia sulla sufficienza, mi ha dato la sensazione che ciò che non mi è piaciuto sia dovuto più ad inesperienza che altro e che col tempo questo autore possa scrivere begli albi.
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Concordo. Anch'io ho sottolineato come un fatto positivo il ritorno al sociale in modo tanto esplicito, ma mi pare però che il tema sociale abbia ofuscato la capacità di giudizio di molti in questa discussione, dato che grattando via la patina impegnata questa storia non va più in là del più anonimo e piatto dei gialletti di Ruju, benché sostanzialmente corretto.

In Enna vedo una sicurezza: l'unica oggi per Dylan?
In Bilotta una grande speranza: indipendentemente dalla riuscita della storia, il talento c'è e si vede.
In Gualdoni uno sceneggiatore promettente che però deve ancora farne parecchia di strada per essere un autore completo.


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MessaggioInviato: lun lug 06, 2009 5:57 pm 
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Iscritto il: mer ago 01, 2007 1:27 pm
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Questo maxi cancella di netto le precedenti edizioni non proprio emozionanti (per non dire di peggio).
Tre buone storie, con un ritorno allo splatter e soprattutto a delle interessanti sceneggiature che appassionano e non annoiano!
Questo maxi fà ben sperare per il futuro. Spero diano spazio nella serie regolare a questi bravissimi scrittori: Enna, Bilotta e Gualdoni!


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MessaggioInviato: lun lug 06, 2009 5:57 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Waits</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Scisma83</i>
<br />@rimatt: io concordo con quello che dici, il punto è che la parte gialla funziona abbastanza, ma quella in cui (per fortuna non esplicitamente come nel recente passato, come dicevo) si sfiora la parte "sociale" è scontatina, per i dialoghi e i personaggi banalotti. Se si vuole offrire un giallo ben venga, figuriamoci! Però si fa solo quello allora, non si cerca di incastrarci malamente un significato "altro" che, oltre a non funzionare, rovina un po' anche il resto. Comunque, ripeto, per me veleggia sulla sufficienza, mi ha dato la sensazione che ciò che non mi è piaciuto sia dovuto più ad inesperienza che altro e che col tempo questo autore possa scrivere begli albi.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Concordo. Anch'io ho sottolineato come un fatto positivo il ritorno al sociale in modo tanto esplicito, ma mi pare però che il tema sociale abbia ofuscato la capacità di giudizio di molti in questa discussione, dato che grattando via la patina impegnata questa storia non va più in là del più anonimo e piatto dei gialletti di Ruju, benché sostanzialmente corretto.[...]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Vedi, secondo me c' è una certa differenza fra questo Gualdoni e un gialletto tipo "La strage dei Graham" (ormai simbolo di questa tipologia di storia).

Nel primo caso lo sceneggiatore si fà venire in mente una situazione gialla con delitto, colpevole e movente più o meno convincenti e poi, casomai, la inserisce in un certo contesto sovrastrutturale di denuncia o ci piazza qualche elemento horror per nobilitare il tutto.

Gualdoni ha fatto il contrario; è partito da un' idea e, per trasformarla in fumetto, ci ha ricamato una storia gialla.

Per me, questa è una differenza fondamentale.
Bisogna partire dalle idee!


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MessaggioInviato: lun lug 06, 2009 6:47 pm 
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Iscritto il: gio mag 08, 2008 7:37 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Nyarlathotep</i>
Bisogna partire dalle idee!
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ovviamente. Ma poi bisogna anche saperle sviluppare adeguatamente e in questo caso Gualdoni ha strappato il minimo sindacale ad un soggetto che avrebbe permesso e meritato ben altro.
Viceversa Enna e Bilotta hanno saputo spremere da due soggetti piuttosto scarsi due buone storie.

Il mio commento non riguardava tanto le storie (che si sa de gustibus.....), ma il valore che traspare da questo maxi per quanto riguarda gli autori. E se Enna è una conferma, tanto più se si considera la debolezza del soggetto, Bilotta e Gualdoni mi paiono inconfrontabili. Da una parte c'è Bilotta che si dimostra un autore fatto e finito che ha bisogno solo di trovare un soggetto migliore, dall'altra abbiamo Gualdoni, un semi-dilettante, con limiti anche piuttosto gravi (i dialoghi), che è tutto da dimostrare cosa sarà capace di fare la volta che dovrà strutturare un racconto normale, non sorretto da un'idea forte, in parte bastante a se stessa. Per questo dico di non farci sviare troppo dalla bella idea di partenza, che c?è ed è una buona cosa che ci sia, ma mi da più sicurezza sentire che dietro una storia, magari anche non esaltante, c'è un autore che sa il fatto suo, piuttosto che un autore di belle idee ma che non sa bene come sfruttarle.

In questo momento Dylan ha un serio bisogno di professionisti con le palle! non di altri dilettanti allo sbaraglio!


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