Cravenroad7

il mio primo Dylan Dog...estate nel 92,spiaggia di palinuro...

l'ho appena letto,che bello è quest'albo,in alcuni momenti mette una tristezza incredibile...bisogna proprio dirlo,l'incubo a volte è la realtà

"I delitti della mantide" è IMO fra i 10 Dylan Dog più belli della serie_

una delle storie narrativamente parlando più raziocinate del Chiave, il thriller si dipana linearmente sciorinando via via tutti i topoi del genere (assassino fantomatico, scene splatter, psicologia delle vittime, indagini e sospetti, filosofia da Profondo Rosso), con un Dylan coinvolto a piene mani e idee certo non originalissime (i cuori solitari...) però assai ben sviluppate. Poetico il personaggio del vecchio zombi, mentre il finale mi piace solo a metà ... bella la ricongiunzione tra i due amanti ma un pò tirata via la narrazione delle varie vicissitudini future dei protagonisti, mi è sempre sembrata una cosa tanto per allungare il brodo. Per il resto non biasimo nessuno qualora mi si venisse a dire che "I delitti della mantide" meriti la palma di classico. I dialoghi sono e saranno sempre quelli tipici di Chiaverotti tendenti oltremodo alla retorica, motivo per il quale proprio non vedo nessuna sua storia nella categoria "capolavori", compresa questa... però molto si avvicina ad un'altra storia IMO riuscitissima e sempre sapientemente thriller come "Scritto con il sangue". Non ricordo particolari alti nè bassi da parte di Brindisi. Voto complessivo intorno al 7

Questo è bello!
Il meglio di chiaverotti x il meglio di brindisi

Eccellente

bello ma misogino

Riletto ieri.

Che dire, questo ERA Dylan Dog. Una storia tutto sommato normale (serial killer, indagini), ma RACCONTATA in maniera diversa e brillantissima.
I dialoghi erano uno dei punti di forza delle storie di quegli anni e questa non fa eccezione con il Dylan ironico e anche un po' "cazzone" che ora sembra scomparso. Scambi di battute veloci, brillanti (anche con Bloch).
Molto belli gli intermezzi con le storie dei personaggi secondari: come ha scritto qualcuno sopra, il meccanico Marty Piletti è uno di quelli che ti restano impressi pur avendo un ruolo marginale, la scena del suo arresto, della richiesta a Bloch e del ritrovamento da parte di quest'ultimo della madre morta è veramente commovente.
Bellissima storia, grande Chiaverotti (e francamente non riesco proprio a capire quanti continuano a dire che Chiaverotti non è stato importante per Dylan... Sclavi ha creato il personaggio e Chiaverotti ha contribuito a costruirlo... per me il vero Dylan Dog è ANCHE quello di Chiaverotti).

Con il discorso dei dialoghi sfondi una porta aperta!
Negli ultimi tempi Dylan è di una banalità  bestiale e TROPPO buonista...un altro pò sembra Ned Flanders!

Un classico.
Chiaverotti è stato in assuluto il miglior alter ego di Sclavi, è anche grazie a lui se Dylan Dog si trasformò nei primi anni novanta nel più grande fenomeno fumettistico della storia dell'editoria italiana (e sottolineo IL PIU' GRANDE, non "uno dei più grandi", IL PIU'; più di QUALSIASI ALTRO, che lo vogliano o no i detrattori, ma questo fu!)
"I delitti della mantide" è una di quelle storie che possono essere erette a manifesto di "Dylan Dog secondo Chiaverotti", assieme ad altri capolavori come "Il buio", "Goblin", "Frankenstein" e "Partita con la morte".

Ma dai...il Chiave in effetti è di Torino...non avevo mai fatto questa associazione con L'hiroshima

Probabilmente l'albo chiaverottiano per eccellenza (ma non la più bella)...thriller un po' splatter ma che non fa mancare le emozioni...la storia del meccanico mi intristisce ogni volta...così come apprezzo moltissimo le riflessioni dello zombie nel locale che commenta i possibili accoppiamenti...

Menzione di merito per il battutone di groucho mentre fissa le tette di Hellen.....splendido XD

Brindisi magnifico al suo solito...

Bah, dopo gli entusiastici commenti sinceramente mi aspettavo di meglio. Io adoro il giallo, sia cinematograficamente che in letteratura, però quando me lo trovo in Dylan Dog inizio ad irritarmi. Ma l'Indagatore dell'Incubo cosa cavolo c'entra con assassini seriali e compagnia bella? "Eh ma gli assassini sono l'Incubo!", ma per piacere. Che gusto c'è nello scoprire che un assassino seriale è un assassino seriale? No, queste storielle in Dylan Dog mi fanno semplicemente annoiare. Ma questa di Chiaverotti devo dire che forse è l'unico giallino che è riuscito veramente a coinvolgermi: sarà per la perfetta caratterizzazione della femme fatale tipica di certi noir che hanno fatto la storia, sarà per il cadavere/caso/osservatore esterno che fa tenerezza nella sua ingenuità, sarà per l'estremo erotismo, sarà per Brindisi che è sempre un orgasmo visivo, non lo so, ma mi è piaciuto. Boccio solo il finale da commedia liceale americana, veramente patetico, per il resto un bel numero che per me non va oltre il 7 pieno.

Una delle mie preferite del Chiave, non troppo delirante, ma ben scritta e con dei dialoghi assolutamente frizzanti. Secondo me Chiaverotti e stato l'unico capace di rendere i dialoghi simili a quelli di Sclavi e io la ritengo una cosa molto positiva. Non c'è certo la grande filosofia e poetica sclaviana e ogni tanto si cade un pò in retorica, ma Chiaverotti ha scritto tante storie molto bella e questa è fra quelle. Molto bella la soluzione finale . Disegni di Brindisi meravigliosi

oddio,questa poi.... perchè?

Anche se avrei dei dubbi in proposito...questo discorso
sulla misoginia lo puoi ritrovare abbozzato nel topic apposito
aperto dallo stesso J.Livingston...
Se avrò tempo ci scriverò qualcosa su di più diffuso,
perchè non mi sembra il caso di andarci giù così
pesante contro un maestro come Chiaverotti...
che credo le donne le ami e rispetti, eccome...(v. Brendon)

Eccoti il topic:

https://www.cravenroad7.it/forum/viewtopic.php?f=2&t=6954

ALOHA