Nun ce siamo, mi sa che nun ce siamo capiti...e ci può anche stare nel mare travisabile di forumiana scomposizione.
Una cosa è dire che il Chiave è (anzi, era) un incantatore di ragazzini, una cosa è dire che lo sia di
quel tipo di ragazzini a distanza di oltre tre lustri, se non un ventennio . Volevo solo far notare la discronìa dell'assunto di base, tutto qui
.
...e anche con un certo orgoglio patinato di non-innocente pudore, perchè anch'io intorno ai 13-15 anni sono stato catturato dall'effetto scazzato del Dylan di Claudio, e non me ne vergogno affatto. Però ci sono delle dovute differenze. Stiamo parlando di una generazione fa, ormai ho più del doppio degli anni, ed adesso apprezzo altre cose nel Chiave rileggendolo...mentre non posso far a meno di rilevare tutti i limiti in cui si auto-incastrava e la ridondanza di alcune storie...
Ma mi si contorce il colon con otto nodi scorsoi, però, se mi sento associato a certe frange di ragazzini di questi tempi...
a cui sequestrerei tutti gli albi di Dylan se osassero tirarlo solo minimamente in ballo per le loro fesserie pietose, dicendo che sono sulla stessa riga dei chiaverofili della vecchia guardia.
Ho citato quelle quattro storie non di certo per i tuoi commenti (positivi/negativi che fossero) ma proprio perché sono esemplificative
di quel periodo e della distanza che le separa dalle
odierne baracconate degli emo per approccio, tematiche e spirito . Per
Brendon il discorso...come vedi...è un po' diverso, ma non posso entrare nel dettaglio più di tanto perchè non lo leggo da quasi quattro anni - capirai, per quello che sarà cambiato...
- nonostante il feeling chiaverofilo.
Come vedi qui non si idolatra nessuno su nessun piedistallo a prescindere o per grazia ricevuta. E' più una questione di affetto e condivisione di qualcosa, di un periodo di sè...e di un periodo di Claudio.
Ma resta il fatto che:
WE LOVE CHIAVEROTTI,Ke un controfinale allucinato vi colpisca in pieno solleone senza crema
ALOHA