Cravenroad7

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#74 Il lungo addio
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 Oggetto del messaggio: Re: #74 Il lungo addio
MessaggioInviato: gio ott 30, 2014 11:21 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Solomon Kane ha scritto:
ladyofdarkness ha scritto:
Max Pezzali ha dedicato pure una canzone a questa storia,o meglio si è ispirato alla storia per comporla
Una delle sue più belle,fra l'altro
Ignoravo questo fatto, di che canzone si tratta?




Questa:





Comunque in quell'album c'erano già dalla copertina dei riferimenti dylaniati abbastanza evidenti:

Immagine

Non entro nei gusti musicali di ognuno... ma penso Marina meritasse qualcosa di meglio, come canzone da lei ispirata.
Per fortuna che è stata musa per Dylan in quella famosa poesia...- l'unica scritta dall'Old Boy per un vero amore :3 8-) :3 .

ALOHA ...

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #74 Il lungo addio
MessaggioInviato: gio ott 30, 2014 11:50 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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Località: Sardegna
Non conoscevo questa canzone...vabbè all'epoca non ascoltavo certo gli 883, ho giusto rivalutato qualcosa dopo.
Comunque come canzone non mi ero perso niente. :)

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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: #74 Il lungo addio
MessaggioInviato: gio ott 30, 2014 11:54 pm 
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Iscritto il: mar ago 20, 2013 2:40 pm
Messaggi: 2427
Località: Pianeta Terra
"Ti sento vivere" musicalmente somiglia a "Per una lira" di Battisti, entrambe molto belle, secondo me. Gli 883 hanno fatto storia...

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...M...


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 Oggetto del messaggio: Re: #74 Il lungo addio
MessaggioInviato: mer apr 15, 2015 5:17 pm 
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Iscritto il: ven feb 06, 2015 9:47 pm
Messaggi: 515
mi fa venire sempre in mente questa canzone

https://www.youtube.com/watch?v=loNv0yB5Bqs

L'unico posto dove puoi sognare, vivere qui non è ciò che sembra
Navi di bianco, luce nel cielo, nessuno a spiegare il perché
Sono qui, ma non ci sono davvero, visi sorridenti sempre più rari
Camminiamo in uno spazio più profondo, qui non è proprio il posto dove vivere

Fili di luce spuntano dal terreno, quando piango non faccio rumore
Non posso trattenere i miei sentimenti, sono felice nel mio strano nuovo mondo
Ombre di verdi fili d'erba, ragazze che bevono vino di plasma
Uno sguardo all'amore, un sogno si dischiude, vivendo qui non crescerai mai

Non mi senti chiamarti


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 Oggetto del messaggio: Re: #74 Il lungo addio
MessaggioInviato: lun apr 27, 2015 7:17 pm 
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Iscritto il: mer feb 12, 2014 7:51 pm
Messaggi: 204
Località: Nowhere
Forse sono totalmente fuori strada, forse è una cosa che è già stata fatta notare... in ogni caso mi chiedo se nel soggetto Marcheselli si sia vagamente ispirato all'episodio cardine di Alla ricerca del tempo perduto di Proust, ovvero quello riguardante la figura Albertine.
-Sia il narratore della Ricerca sia Dylan Dog conoscono la ragazza amata, da adolescenti durante la prima vacanza al mare senza genitori.
-Moonlight e Balbec sono località balneari inventate: la prima immagino si possa situare al sud dell'Inghilterra, l'altra in Normandia (in linea d'aria dunque siamo vicini)
-Le "coppie" Marina-Dylan e Albertine-"Marcel" si spostano spesso su un trenino locale.
-Sia Marina che Albertine danno vita ad amori controversi, dolorosi e non ricambiati del tutto.
-Sia Marina che Albertine muoiono prematuramente in circostanze non naturali.
-Sia DyD che il narratore della Ricerca dimenticano l'amore perduto, e solo dopo una difficile introspezione, che nell'albo Dylaniano prende le forme del viaggio, riescono a riportare in vita il ricordo doloroso.

Certo, c'è una differenza sostanziale. Nella Ricerca da Albertine trapela in continuazione la presunta omosessualità, mentre a Marina piacciono i bulletti. :g:

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Sappiate che la morte vi sorveglia
gioir nei prati o fra i muri di calce,
come crescere il gran guarda il villano
finché non sia maturo per la falce.


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 Oggetto del messaggio: Re: #74 Il lungo addio
MessaggioInviato: dom lug 05, 2015 9:31 pm 
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Iscritto il: lun giu 29, 2015 8:20 pm
Messaggi: 64
Località: Ferrara
Dico solo che e' la piu' bella storia di Dylan in assoluto. Inutile dire capolavoro, inutile dire Ambrosini top disegnatore, inutile dire Marcheselli al soggetto e SCLAVI alla sceneggiatura, inutile dire Moonlight, Marina, il mare , il cielo, la luna l'amore, l'amore. dico solo che e' la piu' bella storia che abbia mai letto finora. Grazie di averla scritta cosi'.

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so long baby...sono come tu mi vuoi.
intenditrice eh, dovresti vedermi nudo a cavallo...
impazziresti....
per il cavallo...


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 Oggetto del messaggio: Re: #74 Il lungo addio
MessaggioInviato: ven apr 08, 2016 9:08 pm 
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Iscritto il: sab dic 29, 2012 8:06 pm
Messaggi: 638
Località: un ROMEvarlo a Ferrarendàrt
Sono riuscito finalmente ieri sera a rileggerlo come ripasso prima del remake barbatiano.
Non l' avevo più toccato da allora (24 anni fa !) ma non mi pare che all' epoca mi avesse fatto tutta questa impressione. Perchè è un albo IMMENSO, dalla prima all' ultima pagina, tra sogno, ricordi, rimpianti (soprattutto rimpianti !), e soprannaturale. Incredibile la perfezione e la maestria con cui Sclavi (su soggetto di Marcheselli) gestisce e intreccia tutti questi ingredienti. Peccato solo per Ambrosini, che conferisce si grande espressività ai personaggi, ma come tratto non mi piace, troppo "grosso". Con Freghieri sarebbe stato un 10.

9


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 Oggetto del messaggio: Re: #74 Il lungo addio
MessaggioInviato: sab apr 09, 2016 1:07 am 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 5:07 pm
Messaggi: 2921
Voto sopra il 10 a occhi chiusi!

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Il segno è sottoposto alla legge, le apparenze non sono che sottoposte alle regole del gioco.
https://ilfumettarovetusto.blogspot.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: #74 Il lungo addio
MessaggioInviato: sab apr 09, 2016 8:52 am 
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Iscritto il: ven feb 20, 2015 5:53 pm
Messaggi: 2562
Zak ha scritto:
Voto sopra il 10 a occhi chiusi!

10 a occhi chiusi e tenendo l'albo capovolto. ;)

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Riflesso nello specchio,
vidi per la prima volta il mio vero oi.
https://www.instagram.com/dipintendo


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 Oggetto del messaggio: Re: #74 Il lungo addio
MessaggioInviato: sab apr 09, 2016 12:25 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
Messaggi: 2158
È quasi insostenibile la lettura da adulti.

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #74 Il lungo addio
MessaggioInviato: sab apr 09, 2016 12:29 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6990
Località: Inverary 2.0
Tra rimpianti e nostalgie, nel tempo tragico che passa, e' pur sempre una storia scritta da adulti.
Perché non si nasce a 30 anni fatti... :oops:

ALOHA HEYDAYS

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 Oggetto del messaggio: Re: #74 Il lungo addio
MessaggioInviato: mar apr 12, 2016 8:32 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
Messaggi: 4172
Località: Macondo
Perché avevo votato buono? :(

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #74 Il lungo addio
MessaggioInviato: ven gen 12, 2018 1:19 am 
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Iscritto il: gio set 01, 2011 1:10 pm
Messaggi: 1220
Località: Roma
Immagine

N° 74 - IL LUNGO ADDIO

Siamo arrivati a uno degli albi topici della serie, a livello della biografia di Dylan probabilmente il più importante di tutti. Si racconta della giovinezza di Dylan, del suo primo e più importante amore: questo incontro dopo anni con Marina Kimball non è stavolta il preambolo per la solita storia di mostri e mistero. Non è una cliente come le altre, ha qualcosa in sospeso con Dylan, qualcosa di indissolubile tra i due. Perfino Groucho è "normale" e non fa battute questa volta, quasi a sottolineare la solennità di un momento che non ammette distrazioni. È semplicemente l'inizio di un viaggio senza tempo e senza età che porterà il nostro indagatore a ripercorrere le gesta di un ragazzino innamorato di una sua coetanea, e già interessato a diventare un investigatore da grande. E rivediamo il luogo, Moonlight, dove i due hanno passato momenti romantici, tra timidi sorrisi e contatti appena accennati, voluti si, ma destinati a non durare. E proprio quando Marina decide di legare la sua vita a quella del ragazzo, il destino decide di mettersi in mezzo, e Dylan parte per Londra, prende quel treno che ha un biglietto di sola andata e lei lo sa. E quando gli anni passano e i ricordi invece di svanire, si fanno via via più pesanti e insostenibili, solidificano e diventano la zavorra che farà sprofondare Marina in quel mar blu, giù in fondo alla scogliera, la stessa dove Dylan anni prima aveva rischiato di morire per lei. A giacere per sempre insieme a quel galeone affondato, quello che Dylan non ha mai il coraggio, più che la capacità, di terminare. Questo è il lungo addio, dietro al titolo di chandleriana memoria, è un excursus nel Dylan Dog che fu, e Marina è il nostro Caronte, che per mano ci prende e ci accompagna in questo Mondo ancora inesplorato da Sclavi, qui forse al suo canto del cigno a certi livelli, capace di sfornare un capolavoro su china da porre ai vertici della produzione del fumetto italiano. Per quanto mi riguarda questa è stata, è e resterà comunque la pietra miliare per eccellenza di Dylan Dog.

VOTO: 6/5

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 Oggetto del messaggio: Re: #74 Il lungo addio
MessaggioInviato: gio gen 18, 2018 8:50 pm 
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Iscritto il: dom nov 06, 2016 1:29 pm
Messaggi: 336
Albo incredibile; soprattutto per come Marcheselli e Sclavi passino nel giro di un paio di mesi dalla horror porno comedy al romantic drama


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 Oggetto del messaggio: Re: #74 Il lungo addio
MessaggioInviato: ven lug 13, 2018 10:45 am 
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Iscritto il: gio mag 31, 2018 1:19 pm
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Quello che mi piace del fumetto Dylan Dog è proprio la possibilità di variare sul tema principale senza essere fuori luogo :), almeno credo

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Larry_Varedo


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