Cravenroad7

L'ho letto ieri... E' un bellissimo albo, ma ha rischiato di snaturalizzare il personaggio non inteso come fumetto, ma come uomo in sè con i suoi pincipi e, contemporaneamente, ne ha rafforzato l'enitità... La trama è ben congegnata e, anche se in alcune parti pare allungarsi troppo, non permette di staccare comunque gli occhi dalle pagine...
Un'albo da leggere tutto d'un fiato, quindi, arricchito dagli splendidi disegni di Alessandrini che è entrato nella mia Top Ten dei disegnatori preferiti (speriamo che torni)...
Quanto all'abuso dei personaggi principali, un po' ci ho pensato ma ho scartato l'ipotesi: i due albi (lo Speciale ed il Gigante) sono stati scritti a distanza di tempo e quindi nessuno si ispira all'altro...
Ho trovato la fine della storia molto triste e l'uso improprio del fantasma che, a torto o a ragione, non è servito a molto...
La storia è comunque magnifica: grande Paola...
Voto complessivo: 9

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La vita è ciò che succede mentre programmiamo il futuro...
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Strana malattia il razzismo: colpisce i bianchi, ma uccide i neri...
Albert Einstein
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Io voglio che Nessie esista!

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Guido78:

la storia mi è risultata simpatica ma caotica con un Dylan completamente rimbecillito che fino all'ultimo ero convinto fosse l'entità che aveva preso il suo posto oppure che fosse ancora dentro la seduta spiritica e che non fosse successo niente...

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anch'io l'ho pensato , ma poi ho pensato fosse lo stato post seduta spiritica

Edited by - Goblin on 11/08/2004 14:21:36

appena preso... vediamo se domani riesco a leggerlo...

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"Non importa che tu vinca o perda.... purchè tu vinca!!" Vince Lombardi, coach dei Green Bay Packers, campioni NFL 1967 e 1968

piccola provocazione: semplice confronto tra vari "groucho": ma groucho non era quello che in zed da tutti i suoi risparmi a dyd per farlo andare con scout nell'altra dimensione?? <img src=icon_smile.gif border=0 align=middle>

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Un monaco disse al maestro zen: "Se viene un povero cosa bisogna dargli?" "Non gli manca niente" rispose... con l'argilla fabbrichiamo un vaso, ma è il vuoto all'interno ciò che ci serve....
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letta la prima 30ina di pagina e... beh mi coinvolge parecchio!
ora riprendo immediatamente!

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"Non importa che tu vinca o perda.... purchè tu vinca!!" Vince Lombardi, coach dei Green Bay Packers, campioni NFL 1967 e 1968

Bellissimo!
Queste storie a incrocio sono proprio quelle che piacciono a me!
Uno dei migliori Giganti, grandissima Paola!
storia (storie) 9
disegni 8 (molto più convincente che nelle anteprime Alessandrini)

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"Non importa che tu vinca o perda.... purchè tu vinca!!" Vince Lombardi, coach dei Green Bay Packers, campioni NFL 1967 e 1968

cmq nessuno ha cagato la mia "osservazione" su groucho... vabbe fa niente! <img src=icon_smile.gif border=0 align=middle><img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle><img src=icon_smile_tongue.gif border=0 align=middle>

sono curioso di sapere cosa ne pensa juan galvez su questa storia....

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Un monaco disse al maestro zen: "Se viene un povero cosa bisogna dargli?" "Non gli manca niente" rispose... con l'argilla fabbrichiamo un vaso, ma è il vuoto all'interno ciò che ci serve....
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cmq nessuno ha cagato la mia "osservazione" su groucho... vabbe fa niente! <img src=icon_smile.gif border=0 align=middle><img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle><img src=icon_smile_tongue.gif border=0 align=middle>

sono curioso di sapere cosa ne pensa juan galvez su questa storia....

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Un monaco disse al maestro zen: "Se viene un povero cosa bisogna dargli?" "Non gli manca niente" rispose... con l'argilla fabbrichiamo un vaso, ma è il vuoto all'interno ciò che ci serve....
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avrà finito i risparmi... è stata la rivincita di Groucho su Dylan oppure Paola vede Groucho in un modo diverso

Salve,
solo oggi ho comprato il gigante passando prima per il Bancomat ero senza soldi!!
Letto quasi metà e la storia mi sembra carina, soprattutto se non la si collega come idea alla "La scelta". Infatti Paola prima che uscisse quest'albo ci aveva avvertiti della sovrapposizione, tra poco vado a casa e vedo come va a finire + o - mi sono fatto qualche previsione.
Per i disegni sicuramente sono carini, però non trovo un tratto che a me piace vedo Dylan abbastanza snaturato ma questa è una mia idea personale.
Onestamente preferivo i Giganti precedenti dove c'erano più storie, risulta quasi impossibile farsi una lettura tutto di un fiato cosa che prediligo, poi secondo me ci va a perdere anche il disegnatore perchè disegnare oltre 230 tavole mi sembra una cosa esagerata!
Appena terminerò di leggere vi farò sapere cosa ne penso per adesso promette bene ma secondo me i voti espressi precedentemente sono un pò altini forse leggendo mi ricrederò!
Alla prossima
Pietro

http://www.fumettioriginali.net/

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>è stata la rivincita di Groucho su Dylan oppure Paola vede Groucho in un modo diverso
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mmm.... penso + la seconda ipotesi.... <img src=icon_smile.gif border=0 align=middle>

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Un monaco disse al maestro zen: "Se viene un povero cosa bisogna dargli?" "Non gli manca niente" rispose... con l'argilla fabbrichiamo un vaso, ma è il vuoto all'interno ciò che ci serve....
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sono curioso di sapere cosa ne pensa juan galvez su questa storia....
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Azz... addirittura? <img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>

Alessandrini spiazza per la novità, incanta per l'eterea impalpabilità del disegno, e non convince fino in fondo: il suo segno così aereo ha bisogno di maggiore solarità, e questa storia ne offriva davvero poca, con il risultato di "asfissiare" la sua sottigliezza.

La storia è intellettualmente affascinante sul piano metanarrativo, con un finale disturbante che quadra il cerchio del DD schizofrenico che è venuto montando nel corso della storia. Epperò... e però abbiamo una nuova, più tenue - e forse più insidiosa - manifestazione del rischio del Dylan Dog mutante. DD che filtra se stesso, riflette su se stesso è operazione che può essere affascinante, come è nel <b>finale</b> di questa storia, ma resta pericolosa.

Non c'è solo questo, però, perchè per arrivare a quel bel finale disturbante ci sono 200 e rotte pagine che ho letto con un senso crescente di noia e rischiando più volte di non proseguire la lettura. Lo smorto, depresso DD che cambia cento lavori più uno, attraversandoli con la stessa apatia non mi risvegliava alcun interesse. Poichè invece ho letto sempre con interesse le storie di Paola Barbato, ne ho cercato la spiegazione, che ovviamente sta nel fatto che il Dylan smarrito di tutta la storia [b]deve[b] esserlo, e di conseguenza essere apatico e privo di mordente. Deve esserlo nella storia, però, non trasmettere questa sensazione al lettore <img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>. A parte la mia riserva sui rischi che si corrono a voler operare certi cambiamenti su un personaggio del tipo di Dylan Dog, è questo l'aspetto che non ho apprezzato: nel mettere in scena la perdita da parte di Dyd della sua anima profonda, la cosa si ripercuote sulla storia, almeno per quanto mi riguarda.

V.

Complimenti per il topic di Juan Galvez ogni volta che leggo le sue mail mi chiedo se sto leggendo la critica di fumetto oppure quella di un libro fatta da Aldo Busi.
Ieri sera arrivato a casa ho riempito la vasca e via a leggermi tutto il Gigante, le mani dopo erano viola.
Senza nulla tgliore ad Alessandrini ma la mia perplessità del disegno è rimasta, ha uno stile carino somigliante (non molto) a quello Stano ma personalmente io non l'ho apprezzato tantissimo la tavola gigante con le sartine è bella, sembra un quadro rimango sempre meragliato quando ci sono disegni a pagina piena peccato che scarseggino i particolari...
Secondo me 200 pagine per una storia sono tantissime prima, anche essendo una storia bella io ad un certo punto non vedevo l'ora che finisse.

S
P
O
I
L
E
R

Non capisco una cosa + di 200 pagine poi una paginetta per far vedere che Groucho ha abbandonato la carriera di attore raccontando l'accaduto! Personalmente mi aspettavo qualcosa più spettacolare, infatti l'idea del Groucho cambiato mi piaceva tantissimo.
Alla prossima
Pietro

http://www.fumettioriginali.net/

Edited by - fumettioriginali on 11/11/2004 12:00:22

finalmente ho trovato un paio di ore libere per leggerlo.
Allora, innanzitutto sono contento che grazie a Paola, lo speciale e il gigante stiano diventando pubblicazioni degne di un anno di attesa.
In questo caso i disegni di Alessandrini rendono l'evento ancora piu' unico, anche se sono d'accordo con vincenzo, non mi ha convinto fino in fondo ma per un disegnatore non avvezzo a disegnare dylan dog è sicuramente un buon esordio (che rimarra' tale mi sa)

La storia mi ha incuriosito ma devo dire che mi lascia un po' di perplessita' in senso generale. Il fatto che nel giudizio di quasi tutti le storie migliori di dyd sono quelle metanarrative o comunque al di fuori del canonico canovaccio che caratterizza il fumetto (come ad esempio necropolis), dimostrano secondo me una preoccupante carenza di idee. Non è con la metanarrativa che si fa un fumetto seriale. Una storia autoreferenziale deve essere un momento di riflessione del personaggio e della serie in vista di cambiamenti o sviluppi che come sappiamo, almeno su dylan dog, non avverranno mai.
L'evento metanarrativo in Sclavi era differente e raccontava di un fumetto appena nato alle prese col proprio successo e con gli incubi dell'autore, faceva parte di un filo conduttore logico che portava avanti senza fretta, con la disinvoltura di un grande artista.
Questo modo di fare metanarrativa, di giocare col personaggio, snaturarlo, metterlo in abiti che non gli appartengono, lo paragono con il periodo decadentista: un modo di raccontare sé stessi interrogandosi sui propri limiti e sulle proprie potenzialita'. Se non cambiera' la politica editoriale, sara' un viaggio "a ritroso" che non avra' mai termine.
Per questo motivo spero che parallelamente a Paola, scrivano autori di storie che potremmo definire "classiche". Per questo motivo darei altre chance a Marzano e Masiero ad esempio

Paola è l'autrice che oltre ad avere le potenzialita' maggiori, è l'unica secondo me che ha avuto una piena fiducia della bonelli.
Diciamocelo: se io adesso apro word e scrivo un soggetto come quello de Il senza nome, alla bonelli direbbero che hai scritto tutto cio' che un editor non vorrebbe leggere.

Sulla storia due note: stavolta la donna che dyd ha amato di piu' non è Lillie ma Morgana, contrariamente a cio' che è scritto nel 200.
Secondo punto: se Xabaras deve essere usato soltanto come deus ex machina di cio' che accade a dyd, allora è meglio non riesumarlo


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And crawling on the planet's face
Some insects called the human race
Lost in time, and lost in space
And meaning

Finalmente l'ho preso!
Ma ancora non l'ho letto, poi vi farò sapere il mio giudizio!

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Finalmente l'ho preso!
Ma ancora non l'ho letto, poi vi farò sapere il mio giudizio!


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tappete tappete tappete tappete...

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And crawling on the planet's face
Some insects called the human race
Lost in time, and lost in space
And meaning