Cravenroad7

horror market
me la ricordavo meglio, un pò di delusione, inizio promettente ma finale fiacco e casinaro, con controfinale tanto per gradire...
l'inizio è da old boy puro, con la macchina della verità, il cliente sociopatico, il microcosmo di personaggi e relativi traumi (il classico impiegato stragista)
l'obiettivo è chiaro, il consumismo, gli zombi di romero, ma l'arma retorica viene affidata ad una improbabile tribù rom, tra pipponi benaltristi e gadget miracolosi
disegni particolari, per soli fan di mari (come il sottoscritto), il maestro ha fatto di meglio, qui ricorda il tardo piccatto, il mostriciattolo è pessimo
copertina normale

voto 6

l'incubo dell'indagatore
questa la si lascia passare solo per il valore storico e affettivo, finalmente una storia disegnata da villa
qualcosa di molto simile è stato fatto con le copertine di mister no nell'albo di zagor "labirinto verde"
però io mi sono divertito di più a vedere il dylan impiegatizio con il pupazzetto di tex in macchina

voto 5/6

il terzo occhio
gli hanno appena ucciso in modo orribile la sua donna, e lui fa battutine... ma ci sta, sceneggiatura frizzante, manfredi sforna una storia media di qualità
una storia violenta, macabra, con torture medievali (taglio del naso e ghiandole varie) e con i consueti approfondimenti alla manfredi (lo stemma, il baphomet)
mi ricorda alcuni speciali di zagor firmati burattini, "il maleficio di anulka" e soprattutto "i cavalieri del graal", anche per il fattore violenza...
molto buoni i disegni di di vincenzo, con grande cura dei dettagli, vedi pagina 140 ultima vignetta: dylan si bagna una mano rifiutando un goccetto
però non ho capito che è successo alla fine? lui viene divorato dai topi, dylan gli spara in testa, ma sembra cosciente, è morto oppure no?

voto 8

duello all'alba
voto sufficiente per simpatia, i disegni non sono il massimo, per soli fan di saudelli, e si dà il caso che sono anche un fan di saudelli...
con saudelli lo scherzone è assicurato, ambientazione classica, un castello, fantasmi, una gnocca, il pop (mariah carey)
un gigante poco più che sufficiente nel suo complesso

voto 5/6

Bellissimo gigante, da 8 per me. Momenti particolarmente apprezzabili:
- il twist demoniaco di "Horro Market", che aiuta la storia e non essere solo un j'accuse contro il consumismo, senza snaturarne il messaggio
- il cagnetto dal fiuto d'oro de "Il Terzo Occhio"
- tutta "Duello all'Alba", che pur non essendo chissà quanto originale mi ha preso di sorpresa.
Molto affascinante anche la galleria di copertine di Villa: quando sono fatti bene, i tuffi nel passato sono sempre piacevoli.

Ho appena riletto Il terzo occhio e proprio non riesco a spiegarmi l'omicidio chiaverottiano a pag. 137. Ok "i pazzi stavano impazzendo", ma nessuno degli altri ha mostrato tendenze omicide; al massimo suicide visto quel che accade verso il finale.