<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Tyler Durden</i>
<br />Sara' anche spettacolare come leggo per alcuni ma a me questa pare una delle peggiori prove della Barbato, se non la peggiore. Un monologo noiosissimo, scritto correttamente per carita', non banale a livello di testi (non si puo' dire dialoghi stavolta
) ma senza alcun guizzo e per nulla intrigante. Operazioni di questo tipo imo dovrebbero essere sostenute da una certa brillantezza che alla Barbato oltretutto non dovrebbe essere sconosciuta, altrimenti il giochino presto diventa ripetitivo e irritante, ne' puo' essere salvata da qualche sprazzo qua e la di autoironia ("Dylan nelle paese delle banalita'" sic!)...<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Questa è anche la mia opinione, quindi quoto in tutto e per tutto il buon Tyler (e, in generale, quelli a cui non è piaciuta la storia) e non ripeto gli stessi concetti. Qualche osservazione:
- tempo di lettura ridotto all'osso, a causa soprattutto della gran quantità di vignette doppie e quadruple. Che si sia trattato di una precisa scelta narrativa o della necessità di velocizzare (nei limiti del possibile) i tempi di realizzazione dell'albo, in modo da non impegnare troppo a lungo Soldi (che non è esattamente veloce)?
- credo che questa sia la prima storia della Barbato (magari la seconda, via) così povera di sostanza: in genere l'autrice mette fin troppa carne al fuoco, qui ne mette troppo poca.
- Soldi è un bravissimo disegnatore e ha un tratto meraviglioso, ma qui non mi è sembrato un granché. Le tavole sono vuote e non troppo rifinite, e qua e là sembrano addirittura tirate via. Rimane un bell'autore, ma <i>Oltre la porta</i> è davvero un'altra cosa.
In conclusione: la montagna ha partorito il topolino. Aridatece <i>Tueentoun</i>!