Cravenroad7

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#18/G - Il vecchio che legge
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Buono (7-8) 37%  37%  [ 7 ]
Ottimo (9-10) 53%  53%  [ 10 ]
Voti totali : 19
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MessaggioInviato: sab nov 07, 2009 3:17 pm 
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Iscritto il: lun apr 07, 2008 1:41 pm
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Località: Trieste
Letto blatte.
Carina,belli i dialoghi tra dylan e groucho,Gualdoni promosso.[:D]
Storia:7
Disegni:7


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MessaggioInviato: sab nov 07, 2009 5:21 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
Messaggi: 3868
IL VECCHIO CHE LEGGE

letto la prima storia.
complimenti a Celoni sia per i disegni che per la sceneggiatura , a me è piaciuto molto su Nemrod ,e conferma di essere adatto alle atmosfere di Dylan Dog. Si è cimentato su una prova difficile , su un terreno difficile , quello dei ricordi e malinconia , e mistero ,e ci è riuscito perfettamente senza bisogno di lacrimucce.
Una prova di forza , che fa capire che ha basi solide nello sceneggiare.

SPOILER
Qual'è l'origine della prigionia? ,
la fantasia dei libri tra cui il mago di oz ?
un episodio reale con una ragazza chiamata vittoria ?
una prigionia reale subita dai nazisti che gli ha negato la vita ?
sulla terza mi sentirei di escluderla , perchè sarebbe bastata un indagine di Bloch per scoprire se era stato nei campi di concentramento. Forse quella prigionia nazista era per rappresentare come un ricordo puo' essere una prigionia.
Groucho sembra usato come il fantasma del canto di natale di Dikens.

FINE SPOILER

Disegni molto buoni ,ma secondo me puo' fare di piu' magari in una storia d'horror movimentata i disegni dinamici spaccherebbero.


DISEGNI 8 1/2
STORIA 8


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MessaggioInviato: sab nov 07, 2009 6:27 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
<i>Il vecchio che legge</i>: sembra che io sia uno dei primi (forse il secondo, dopo Cyber Dylan) a non essere pienamente soddisfatto da questa storia. Che è dignitosissima e supera ampiamente la sufficienza, ma che a differenza di voi non mi è sembrata del tutto riuscita. Il problema principale è che 94 tavole sono decisamente troppe per raccontarla, e la parte centrale finisce per risultare annacquata e meno incisiva di quel che sarebbe potuta essere, se solo fosse stata più concisa: la trama è piuttosto esile, e le trovate di Celoni non bastano a sorreggerla fino in fondo (sebbene alcune sequenze siano visivamente ottime, su tutta quella delle "creature" naziste). L'inizio è buono e la conclusione è discreta, ma la parte centrale è sì e no sufficiente. C'è da dire che, se Celoni sbaglia, lo fa per troppo amore: è evidente che "sente" molto il personaggio, e che la tematica dell'albo lo tocca da vicino. Così, cerca di scrivere una storia ricca (fin troppo, IMO) di suggestioni, senza però riuscire a dotarla del giusto "scheletro". Come esordio è comunque positivo, e in ogni caso una storia imperfetta ma viva come questa è mille volte preferibile a certi compitini corretti ma senz'anima che ogni tanto (ma neanche troppo spesso, vista la situazione disastrosa di Dylan) capita di leggere sulla testata.

<i>Blatte</i>: buona storia breve, prevedibile e tutt'altro che rivoluzionaria ma scritta bene e molto divertente. Bravo Gualdoni, che sta davvero iniziando a ingranare, e bravo Saudelli.

<i>Tueentoun</i>: il vero gioiello del Gigante. La Barbato è acida e cattiva come ai bei tempi, e la storia è folle e inquietante quanto basta. Alcune trovate sono realmente folgoranti, e la lettura è sempre piacevole: nemmeno la parte conclusiva, ricca di dense nuvolette, mi è parsa faticosa, e una volta tanto lo "spiegone" mi è sembrato necessario. Certo, come tutte le storie riuscite della Barbato, anche questa - per tematiche e svolgimento - è piuttosto pesante e perfino deprimente, ma Paola sa scrivere, e sa manovrare con sicurezza e abilità il proprio materiale narrativo. Davvero una buona lettura.

<i>Per una rosa</i>: io e Di Gregorio siamo destinati a non capirci. Trovo il suo Dylan irritante e le sue storie inutilmente ambiziose: questa non fa eccezione. Con sole 24 pagine a disposizione non sarebbe il caso di mirare un po' più in basso, e accontentarsi di divertire? Gualdoni c'è riuscito benissimo; Di Gregorio, a parer mio, no. Non che <i>Per una rosa</i> sia un disastro, ma rimane comunque il racconto peggiore dell'albo, poco interessante (neanch'io vado matto per <i>Il Piccolo Principe</i>) e inutilmente velleitario; cosa ben più grave, il povero Dall'Agnol viene nuovamentente sprecato. Da quant'è che il geniale Piero non si trova a illustrare una storia degna di questo nome?

Considerazioni conclusive: nonostante il racconto conclusivo, il Gigante è davvero di buona fattura. Inoltre - ma può essere benissimo che si tratti di un caso -, nonostante le tavole delle storie di 94 pagine non siano state realizzate tenendo conto di una pubblicazione in grande formato, sia Celoni sia Brindisi hanno un tratto che "rende" bene anche in questa dimensione: il primo per il suo raffinato tratteggio e per la ricchezza di particolari delle sue vignette, il secondo per la pulizia e la precisione dei suoi pennelli. Insomma, visivamente questo Gigante è davvero di ottimo livello, e per una volta anche il livello delle sceneggiature è soddisfacente. Ben fatto!


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MessaggioInviato: sab nov 07, 2009 6:32 pm 
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Iscritto il: dom gen 09, 2005 2:46 pm
Messaggi: 4391
Località: Rezzato (BS)
Letto ed apprezzate tutte e quattro le storie. Ora per problemi di tempo non riesco a dilungarmi in commenti (tanto non lo faccio quasi mai! [:)]) ma farò piuttosto un giro nel forum... A domani per i mei commenti sull'albo.


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MessaggioInviato: sab nov 07, 2009 7:20 pm 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
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Località: Eternia
il risultato di questo sondaggio dimostra che questo forum non è formato da utenti brontoloni che vedono sempre nero. se le storie sono valide lo diciamo tranquillamente. [:D]


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MessaggioInviato: sab nov 07, 2009 9:46 pm 
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Iscritto il: mar ago 25, 2009 4:37 pm
Messaggi: 87
E' la prima volta che posto un commento su una storia inedita,in questo caso "il vecchio che legge"...spero di riuscire ad essere chiaro...
Innanzitutto voglio specificare che io sono un lettore "emozionale"...cosa vuol dire?
vuol dire che come gli altri bado alla caratterizzazione del personaggio,eventuali banalità di sceneggiatura ed altro.
Ma soprattutto mi lascio guidare dal cuore e dall'istinto...per me Dylan era (e talvolta lo è ancora) emozione...può essere gioia,rabbia o sofferenza...in ogni caso Dylan è vivo...
Fatta questa doverosa premessa partiamo col dire che Celoni dopo questa prova ha dimostrato di essere talentuoso ai testi come lo è nei disegni.
Il fatto di poter tradurre direttamente in immagine i suoi pensieri,le sue idee ed i suoi sogni aiuta tantissimo la storia ad essere incisiva e vera,si sente veramente quanto per l'autore la suddetta storia sia significativa,ogni sua parola,ogni sua citazione sono frutto di una ricerca interiore che non lascia spazio a compromessi.
Per quanto riguarda l'interpretazione della storia ,io ho elaborato una mia personalissima visione (forse dettata dalle mie recenti sventure amorose)...
E se Ozra ,rappresentasse una storia ormai finita,viva solo nei ricordi della persona ferita,che la tiene in vita nella propria fantasia alimentandola con mille avventure frutto delle tante letture,di tutti quegli autori che con le loro opere non ti deludono mai(a differenza delle persone che ci circondano)...
Per non parlare poi dell'epilogo...

SPOILER
Nel quale Ozra lascia andare il ricordo della persona amata...ponendo fine all'agonia di un coma autoindotto...ma quella fine non è definitiva...la fine/distruzione devono essere vissute come cambiamento,come una rinascita...l'atto coraggioso di chi si priva dei momenti passati,per tornare a vivere...
SPOILER

Grazie Fabio

Mi ci voleva

Mi ci volevi


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MessaggioInviato: dom nov 08, 2009 3:08 am 
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Iscritto il: lun apr 07, 2008 1:41 pm
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Località: Trieste
Ho letto anche per una rosa...Il piccolo principe rivisitato male proprio non mi garba!!
La storia avrebbe retto fino a 4 pagine dalla fine,poi lo spiegone e tutto il resto sono irritanti e fanno perdere tutta la magica atmosfera che in me aveva suscitato.
Dall'agnol lo trovo semplicemente geniale,qualcosa che va oltre al disegno,calca,incide la tavola e mi colpisce,é certamente cambiato nel tempo e MI PIACE!Peccato vederlo così poco e su queste storie.(non tanto poco riuscite quanto brevi e extra mensili)

Storia:6/7
Disegni:9


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MessaggioInviato: dom nov 08, 2009 10:06 am 
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Iscritto il: mar lug 28, 2009 11:42 am
Messaggi: 387
Splendido davvero, un numero di qualità molto alta sia dal punto di vista dei testi che dei disegni, per me Fabio Celoni in primis.
Ma soprattutto c'è una novità ragazzi, eh lo so che ancora non ci credete però è proprio avvenuto l'incredibile... a soli 20 anni di distanza (e qualche mese per essere precisi) dalla pubblicazione del suo primo numero di Dylan disegnato (n? 34 "Il buio") su una pubblicazione della Bonelli hanno finalmente azzeccato il nome di battesimo di Dall'Agnol, Piero e non Pietro come sempre precedentemente indicato.
Meglio tardi che mai.


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MessaggioInviato: dom nov 08, 2009 1:44 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Località: Chieti
Ho letto "Per una rosa"; la storia è discreta e scritta bene. Da quello che mi ricordo di quando lessi l' opera di Antoine de Saint-Exupéry, il concetto alla base di questo racconto non è proprio lo stesso de "Il piccolo principe", anche se per il 90% gli elementi sono ricalcati dal famoso romanzo. Alla fine comunque il racconto mi sembra nel complesso ampliamente accettabile; anche in questo caso abbiamo una storia breve che regge su una buona idea, decisamente meno fulminante e meno classicamente horror di "Blatte", ma il risultato è pregevole.
Su Dall' Agnol lascio la parola agli esperti. Mi limito a dire che il primo Dall' Agnol mi piaceva moltissimo; quello successivo, per così dire intermedio, così così; quello attuale è tornato ad essere di mio gradimento, col suo tratto scarno, essenziale ed espressivo.

Soggetto: 6+
Sceneggiatura: 6,5
Disegni: 8


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MessaggioInviato: dom nov 08, 2009 2:08 pm 
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Iscritto il: sab ott 25, 2008 9:22 pm
Messaggi: 6825
Località: Napoli
[:0] è fichissimo!

IL VECCHIO CHE LEGGE: Celoni ha fatto bingo gente...storia stupenda, disegni mozzafiato! I DISEGNI DI CELONI HANNO CONVERTITO IL PROFESSORE (DI DISCIPLINE PITTORICHE) AL FUMETTO!!! E LUI LO ODIAVA A MORTE!!!! veramente eccezionale...io nelle ultime pagine stavo praticamente piangendo! (in classe...figuriamoci!) bravo fabio, bravissimo!!!(a prposito, celoni lavora meglio da solo che in coppia, riesce a trasmettere molto di più)

BLATTE: divertente, groucho ben utilizzato, certo, la storia non sarà sensazionale, però come storia breve tra una storia lunga e l'altra ci stà proprio bene. i disegni di saudelli non mi hanno mai fatta impazzire, meglio di alcuni e peggio di altri...non male comunque.

TUEENTOUN: paolaaaaaa! come non amarla? una storia che (come al suo solito) ti fa venire il mal di testa! ma appena la termini fai: ".......(slenzio)......wooow.....(silenzio)...." [:D], a parer mio è la storia dove groucho ha deto il meglio di se! cioè, stò ancora ridendo per la battuta : "non sono mai stato bravo in matematica, ci ho messo un sacco di tempo per capire che gli zeri, per valere qualcosa, devono stare a destra" ahahah...grandiosa. brindisi non delude, disegni molto vivi, molto veri, e volti caratterizzati bene (anche se erano tutti uguali)...ecco, ha reso possibile il riuscire ad individuare ogni cittadino a prescindere dalla somiglianza tra loro, non so se mi sono spiegata.

PER UNA ROSA: concordo con Poli, la prima tavola è un qualcosa di eccezionale! dell'agnol ha sviluppato un tratto molto molto particolare che apprezzo, la storia si avvolge bene attorno alla trama del piccolo principe, e (GRAZIE DIO) non è usata in maniera banale, il finale proprio non me lo aspettavo così.

insomma, da ciò che si evince da quanto ho scritto, capirete bene che quest'albone mi è piaciuto proprio tanto, ma tanto! appena sarò un po' più "lucida" vi dirò cosa non mi è piaciuto, perchè adesso non lo vedo dato che mi sono così emozionata per aver letto delle storie DYLAN DOGHIANE fatte bene che non so nemmeno scrivere oggi!!!!

bello bello bello!


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MessaggioInviato: dom nov 08, 2009 4:29 pm 
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Iscritto il: lun apr 07, 2008 1:41 pm
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Località: Trieste
Ho letto anche "il vecchio che legge".
Ottima prova da sceneggiatore,storia di emozioni,sentimento e interpretazioni.
I disegni e le tavole sono da paura "inquadrature" suggestive e originali.I tratto,il tratteggio e le obre sono veramente agiche.
E' tra gli albi che ho gradito maggiormente per aspetto grafico.
Per Fabio dunque doppi complimenti.

Storia:8
Disegni:9.5

Mi manca ora da leggere tueentoun,quella da me più attesa...[:D]


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MessaggioInviato: dom nov 08, 2009 8:03 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Località: Chieti
POSSIBILI SPOILER

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Cyber Dylan</i>
<br />[...]<b>Tueentoun</b>
[...]Fondamentalmente è la rimasticatura di uno dei temi portanti di <i>Memorie dal sottosuolo</i>, ma con molto meno mordente dell'originale e con troppe melensaggini. [B)]
Da "Memorie" la Barbato recupera l'argomento delle famiglie che si sposano e scopano tra di loro, con gli ovvi problemi conseguenti. In Memorie tutto era abbastanza pulp e tagliato con l'accetta, comprese le psicologie dei personaggi, ma l'albo aveva comunque incisività e una sua grezza efficacia. Qui invece tutto è in tono minore e aspira a essere poetico, risultando solo blando e pretenzioso.
Non c'è un solo personaggio caratterizzato (tranne lo sceriffo, comunque anch'esso piuttosto di maniera).
La soluzione finale è di quelle che ti fanno pensare "embé?" (null'altro che una banalissima maledizione).
La prima parte si perde in inutili cazzeggi, tipo le sequenze di Dyd che molesta la vittima. 'Inutili' perchè sappiamo benissimo che Dylan è innocente e perché "stonano" col contesto che vorrebbe essere poetico ed evocativo più che horror.
C'è una certa atmosfera, ma il paesino isolato dal mondo è uno stereotipo, per di più poco credibile nel contesto moderno. I disegni di Brindisi sono peraltro ottimi.

VOTO: 6[...]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Quoto quasi tutto di quanto ho riportato dal post di Cyber Dylan. Devo dire che questa storia è la meno forte del Gigante. Non che non sia sufficiente, ma rispetto alle altre è la meno interessante; la capacità di creare premesse degne di nota si perde con il finale della arzigogolata maledizione e dell' "inaspettato" aiuto da parte del solito debole redento. <i>Banale, scontato... </i> dice una vignetta nel finale; definizioni troppo ingiuste per questa storia, ma vicine alla realtà.
Ciò che più contribuisce a rendere la storia piacevole è l' uso che l' autrice fa dei protagonisti; a parte tutto Paola Barbato è fra coloro che più degli altri sanno narrare le avventure di Dylan & Co. con agio e brillantezza.
A proposito, le battute di Groucho sono tutte stupende, penso che sia una delle storie in cui Groucho ne spara di più belle! Se è stata la stessa Barbato a concepirle tutte, mi prostro davanti al suo genio umoristico!
Nel complesso non giudico male questa storia, ma la ritengo piuttosto ordinaria.
Per Brindisi, a parte la difficoltà perfettamente superata rappresentata dai tanti gemelli presenti nella storia, si tratta di ordinaria amministrazione; e l' ordinaria amministrazione di Brindisi vuol dire 8.

Soggetto: 6+
Sceneggiatura: 6,5
Disegni: 8

Nel complesso ho giudicato questo Gigante "buono".
Un' uscita decisamente pregevole, in cui a conti fatti l' elemento più importante è l' esordio alla sceneggiatura di Celoni (oltre al racconto breve di Gualdoni che personalmente trovo folgorante).


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MessaggioInviato: dom nov 08, 2009 8:40 pm 
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Località: Verona
La storia della Barbato è sanamente cattiva e disturbante: in quest'ottica, le sequenze (immaginarie) con il Dylan cattivo calzano alla perfezione.


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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Località: Chieti
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br />La storia della Barbato è sanamente cattiva e disturbante: in quest'ottica, le sequenze (immaginarie) con il Dylan cattivo calzano alla perfezione.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

In quell' ottica avrebbero calzato, ma io, pur ribadendo che trovo comunque la storia più che sufficiente, credo che "cattiva" e "disturbante" siano aggettivi forti che preferisco risparmiare per capitoli migliori.


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MessaggioInviato: dom nov 08, 2009 9:40 pm 
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Località: Eternia
per me il punto debole è proprio che nella parte finale non è abbastanza cattiva e disturbante, doveva spingere di più proprio in quel frangente ed invece si è frenata.


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