Cravenroad7

Secondo me questa è una storia leggera, ma non così pessima come viene descritta, certo manca di splatter e di ironia ,e quindi ne esce un Dylan un pò snaturato, però si lascia leggere.....

Si sono persino scordati di spiegare perchè il padre di Tom era andato a Manchester...
Ma un bimbo di 10 anni che controlli che non ci siano stupidate nelle storie bonelli, potrebbero pure permetterselo, no?

Per avere qualcosa che non hai mai avuto devi fare qualcosa che non hai mai fatto

Evidentemente ci pensano ingenui più di un bimbo di 10 anni...

<i>I went to the crossroad, fell down on my knees
I went to the crossroad, fell down on my knees
Asked the Lord above "Have mercy, now save poor Bob, if you please"</i>

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Carina.... bei disegni

storia 6
disegni 8,5
tot.7,5

MALA!!!

storia irritante.

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non si può arredare un cimitero e poi chiamarlo casa.

effettivamente la storia è bruttina, noiosa, insignificante in termini di suspanse e di significati. Però attenzione non è una storia scialba. Ovvero De Nardo cura i dialoghi, le caratterizzazioni in maniera accettabile. Sicuramente un soggetto di per sè così striminzito meritava una sceneggiatura di ben altro spessore ma De Nardo non cade nel trash, se non nello scontro finale con il gatto assassino. Cossu meglio del solito!!!!!!! voto complessivo 5

Questa storia c'entra con Dylan come i cavoli a merenda. Un buon Cossu. Voto 4,5

Ma poi non si capiva micca perchè il tipo/pugile deve tornare a Liverpool...mah

quotone

Talmente brutta e insignificante che non mi ricordo nulla. Mi pare di averla letta decenni or sono.
Assolutamente dimenticabile.

...l'unico ricordo netto (e da brividi) che ho di questa patacca fetente è la morte sui binari per l'auto bloccata che non reggeva il minimo .
Lo ricordo molto bene perchè all'epoca avevo personalmente un (a me carissimo) catorcio di Citroen Ax, con tanti anni sul groppone, che non reggeva le marce basse senza accelerazione e mi costringeva a tirare l'aria ogni volta per non spegner il motore.
Orrore reale...che si supera nella finzione

Per il resto una storia vergognosa...a dir poco.
Buona neanche per Il Corriere dei Piccoli d'Intelletto

Ehi, Wolkoff, anch'io avevo lo stesso problema con l'AX! Che incubi!

Comunque della storia non ricordo praticamente nulla pur avendola letta soltanto alcuni anni fa; segno che, di bello e interessante, c'era davvero ben poco!

Fino all'avvento di "Una affezionata clientela" era il termine di paragone con cui confrontare ogni presunzione di "albo più brutto di sempre". Soggetto che sarebbe andato bene per Topolino (forse), sta a Dylan Dog come la nutella può star bene su un'insalata di mare. Sceneggiatura zeppa di luoghi comuni e personaggi stereotipati (a parte la tizia della cover band dei Beatles), finale che dovrebbe commuovere (???) e invece è patetico. Poi, vabbè, c'è Cossu.. Anche "L'uomo nero" era altrettanto brutta, ma almeno lì c'era Dall'Agnol.
Insufficiente.

Una storia leggera.Forse troppo.Sicuramente troppo per appassionare,e ritenerla a buon diritto una storia DA Dylan Dog.Qui impegnato in una vicenda non epocale,diciamo cosi'...la cui parte soprannaturale e' lasciata a un finale figlio illegittimo di "Il sesto senso".Senza il quale,bello o brutto che sia,potevamo anche non mettercelo affatto Dylan Dog.
Snaturato,soft,per certi versi pretestuoso...non esattamente brutto,ma non giustifica l'attesa di un mese in tutta sincerita'.

La parte di commedia un po' la rivaluto, sia la storia della cover band dei beatles, sia i siparietti di zia emmelina.
Ma un main plot così scrauso cui agganciare la commedia è imperdonabile.