Cravenroad7

Votato buono, non è un capolavoro però l'albo si lascia leggere, a tratti l'ho trovata anche divertente e poi vediamo splatter a volontà. Ottimi come sempre i disegni di Casertano

Ammetto di rammentarla pessima, e dal precedente mio post mi par che era così.
In fondo delle sfighe di uno che si porta in giro i propri mostri, mi pare mi interessi poco o niente.
Vedesse i miei...

Più che di luoghi comuni, come leggevo nei post precedenti, parlerei di dejà vù per quest'albo. C'è il solito impiegatucolo (sì è un architetto, ma la differenza non si nota) timido e ossessionato, c'è la psicologa (un classico come partner dylaniata), ci sono i mostri. Io però lo splatter tanto decantato, anche nell'horror club, non l'ho visto: le scene forti sono tutte mantenute "fuori campo". Pur tirandosi dietro questi handycap a me la storia non dispiace, Ruju la scrive bene, soprattutto nel finale, dall'incursione di Gilles all'ospedale in poi, con taglio quasi "cinematografico" per la cura della mise en scene (cui bisogna aggiungere merito anche a un Casertano "ibrido", diviso tra vecchio e nuovo tratto). Rimane un po' sprecata l'idea del terzo occhio anche se graficamente funziona.
Accettabile.
Curiosità: compare di sfuggita anche Cagliostro, ancora sull'onda del ventennale.

In linea di massima sono d'accordo con la recensione di Altair, ma io tenderei più verso il mediocre. La lista dei cliché non si ferma lì: mancano l'insensata scena tipo poltergeist (come si chiamava il numero del mese prima?) e la serie di suicidi indotti (già visti e stravisti, ad esempio in "Abyss" o in "Anima d'acciaio", uscita anche quella pochi mesi prima). L'intuizione del terzo occhio è molto felice, ma inserita in una storia con poco nerbo, dove i personaggi non brillano per personalità e Dylan non brilla per intelligenza (non sa neppure cosa sia un transfert!). Bloch puramente funzionale e Groucho opaco. L'apparizione di Cagliostro è completamente inutile. Lo ribadisco, mediocre.

Senza tirar in ballo i Sanzhijan Hum Kara... a me questo albo è sempre piaciuto, e parecchio .
caotico ed efferato quanto bastava, molto meno schematico e genuino di certi suoi giallini trasparenti.
Le idee non sono originali, è vero, ma secondo me sono portate avanti con le giuste cadenze horror, e mescolate ad effetto.
Divertente e squassato.

ALOHA 3 X 3 QUATTROCCHI
= 12 DIOTRRIE DI TROPPO?

Non una cattiva storia,per quanto l'approccio con Ruju sia sempre...come dire,particolare.Certo,e' un ripescare a piene mani da tante,tantissime storie di Dylan Dog sia per quello che riguarda la trama,il suo sviluppo,i personaggi.In questo,niente di nuovo all'orizzonte.Ma in quanto a intrattenimento senza impegno,lettura scorrevole...direi che ci siamo senza avere aspettative troppo alte.Splatter il giusto,insensato quanto basta in tante sequenze e non tutte perfettamente riuscite.Dolorosa la storia del protagonista,anche se la sua caratterizzazione non e' tale da permettere chissa' quale forma di empatia.Dylan spettatore non pagante,e nemmeno molto brillante.Come invece Casertano ai disegni.

i mostri di sullivan
ruju torna finalmente alla sufficienza piena con una storiella demenziale... tra capatonda ("il sesto scemo"), casertano (i mostriciattoli) e chiaverotti con il suo "loop" di concetti, deliri, rantoli... l'idea infantile dei pensieri cattivi della gente, il disgustoso terzo occhio...
è un fugace ritorno allo splatter, alle esplosioni di violenza (la grande vignetta sulla metro, il datore di lavoro trafitto dalle stilografiche, l'occhio di golconda), anche se in una versione edulcorata... si vede pochino... e nonostante dylan si dia da fare, non si vedono neanche più le tette...
copertina non riuscitissima

voto 6+