Cravenroad7

ma Siri lo avete mai usato?

Su Ghost: ma dove cacchio lo dice che è il caos? Lui dice di essere quello che fa battere le ali alla farfalla. Ovvero uno che vede lo schema e usa a suo vantaggio la teoria del caos.

Si però nell'editoriale dell'albo tu scrivi:
"Ben venga il caos, perchè l'ordine non ha funzionato.
E quella di John Ghost è una delle sue molte facce".

Lui dice di essere quello che "costringe" la farfalla e tutto il resto.
Il che ci dice che John ha un ruolo attivo nello sviluppo del caos.Poi che lo sfrutti a suo vantaggio,magari per mantenere l'ordine...ok,ci puo' stare.Ma non puoi negare che la lettura "John=caos" sia proprio priva di diritto di cittadinanza.

Ho Google Now su Nexus 5 e lo uso raramente.
Di Siri ho visto qualche video sul tubo e mi è sembrata un'I.A. capace di rispondere bene a domande semplici e di cavarsela anche con domande più complesse, magari basandosi sul senso di qualche parola chiave o dando risposte generiche.
Sicuramente con Siri può venir fuori qualche conversazione divertente e di senso compiuto, ma rimane evidente l'impressione di avere a che fare con una macchina.
Irma piuttosto mi ha ricordato la Samantha di Her, un'I.A. capace di emozionarsi e ragionare esattamente come un essere umano. E Her era, appunto, un film fantascientifico.
Comunque, che Irma sia verosimile o meno conta poco (del resto pure Groucho è un personaggio tutt'altro che verosimile). L'importante è che venga utilizzata bene.

Io conosco un'altra Siri.
Non so quanto sia Intelligente, ma possiede poco d'Artificiale



ALOHA NON POSSO METTERE I LINK

Perché Siri ride alle battute, mi spiega le cose, mi avverte quando un tipo dietro di me mi sta per buttare sotto la metro, scherza attivamente e intraprende discussioni razionali con l'utente. Seriamente?

Riguardo John Ghost e il caos:

http://prontoallaresa.blogspot.it/2015/ ... g-341.html

"Il campo in cui John Ghost eccelle è il caos"
"quello che noi definiamo come un Agente del Caos"
" Che il Caos salvi la regina!"
"VESTIRE IL CAOS" (titolo del paragrafo che introduce come sono stati fatti i vestiti di Ghost, quindi "vestire il caos" sta per "vestire John Ghost")

Non è tuo questo articolo, sul tuo blog?

Che sia il caos o usi il caos non c'entra, la domanda era, se è/usa il caos, perchè verso la fine dice "noi siamo l'ordine che combatte il caos?"

Finito l'albo in un sol boccone. Non sono riuscito a distaccarmi neanche un secondo. Faccio i complimenti a Recchioni perché mi ha ridato quel Dylan che ho sempre voluto... Grazie davvero Roberto...

Albo da 7- a mio parere.

Tra quelli della nuova fase è secondo solo a Spazio profondo, che aveva il pregio di una maggiore compattezza e di un'anima più orrorifica.

RRobe ci mette energia, talento e passione. Non sarà forse un innovatore, ma senza dubbio sa come far funzionare le cose.
Molto efficaci in particolare i dialoghi. La tendenza a far parlare i personaggi mediante battute a effetto a volte suona artificiosa, ma possiede un'intrinseca qualità.

I limiti dell'albo stanno altrove.

seguono possibili
S
P
O
I
L
E
R

Nell'albo si intrecciano due anime: una fantapolitica e una horror. La prima funziona molto bene, la seconda purtroppo no.

La componente horror si incentra su due temi, quello degli "oggetti maledetti" e quello della "fobia della tecnologia" (in senso lato, intesa come 'presenza di oggetto tecnologicamente avanzato che provoca disastri').
E' tutta roba ipersfruttata, vista un'infinità di volte anche su Dyd, e che qui non trova rivitalizzazione adeguata. Puro clichè, insomma.

Oggetti maledetti se ne sono visti letteralmente a legioni! Il fatto che stavolta si tratti di un telefonino non è certo una novità, basti pensare al film coreano Phone e alla saga giapponese di Chakushin Ari.
La fobia della tecnologia, poi, è un luogo comunissimo, dato che Dylan per sua natura è sempre stato diffidente (spesso addirittura ostile) nei confronti del progresso tecnologico. Abbiamo avuto storie che demonizzavano la realtà virtuale, il navigatore satellitare... persino una 'breve' gualdoniana contro i telefonini. Questa storia non aggiunge nulla, anzi paradossalmente toglie, dato che messa a confronto con la sclaviana Il "Progetto" risulta più debole e più banale.

Anche Il "Progetto" 'demonizzava' i telefonini, ma lo faceva in maniera più sottile. Non tirava in ballo prevedibili e scontati demoni lovecraftiani: il telefonino provocava danni per il semplice fatto di essere, appunto, un telefonino, un semplice tramite tecnologico.
E anche nel "Progetto" il telefonino poteva comunque rivelarsi utile, dato che Dyd si salvava dalla prigione proprio grazie a esso - senza bisogno di tirare in ballo improbabili intelligenze artificiali che ti dicono: "Dietro di te".

Insomma, c'è poco da aggiungere. La componente horror di quest'albo non spaventa, trabocca di déjà vu e troppo spesso suona forzata e sbrigativa.


Funziona molto meglio la componente fantapolitica, nella fattispecie il personaggio di JG.

Capitalisti cattivi ne abbiamo visti fin troppi sulle pagine di Dyd. JG però emerge nettamente dalla massa: ha personalità e ha anche motivazioni (personalmente, non sopporto i personaggi dipinti come malvagi solo "perchè sì" ). E' descritto con caratteristiche iperboliche, ma risulta comunque credibile e tridimensionale. Possiede inoltre quel tocco di imprevedibilità che non guasta.


Riguardo Irma, trovo che il suo problema non stia tanto nelle caratteristiche 'fantascientifiche' quanto nel fatto che rischia di diventare l'ennesimo deus-ex-machina.

Il guaio è che il Dylan di questa storia come investigatore è parente stretto di quello di Blacky.
Non investiga. Non sa investigare. Non sa fare (quasi) niente.
Quello di Blacky trovava la soluzione soltanto perchè appariva il fantasma del cavallo a fargli da guida; questo trova il responsabile dei fattacci solo perchè gli forniscono mappa, indicazioni, guida, accompagnatrice, elicottero e non ricordo che altro ancora...
Con tutto il rispetto, persino mia nonna novantenne -che NON fa l'investigatrice - sarebbe capace di 'trovare' una persona se gli venisse fornito tutto quel po' po' di roba...

Finchè Dylan continuerà a essere dipinto come un inetto che non sa fare niente, ci saranno sempre deus-ex-machina. Se non sarà Bloch, sarà Rania. Se non sarà Rania, sarà Irma. Se non sarà Irma, sarà un altro ancora.
Un inetto ha SEMPRE bisogno di qualcuno che intervenga per togliergli le castagne dal fuoco, dato che da solo non è in grado neppure di trovare le sue stesse chiappe con entrambe le mani nelle tasche di dietro!


Al netto di questi difetti, più o meno marcati, l'albo mi ha avvinto alla poltrona e si è lasciato leggere con piacere.
Attendo ulteriori sviluppi della figura di JG.

vero, invece in anarchia era un misto tra MacGyver e Bruce Willis...mettetevi d'accordo cari autori
Comunque una svolta del genere(intelligenza artificiale ecc) non l'avrei mai immaginata per Dylan, per il Dylan classico va bene il discorso di Pratt su Corto maltese

« Corto Maltese non morirà, Corto Maltese se ne andrà perché in un mondo dove tutto è elettronica, è calcolato, tutto è industrializzato, è consumo, non c'è posto per un tipo come Corto Maltese. »

Fosse per me avrei ri iniziato la numerazione da zero

E' ovvio che Irma sia più avanzata.
Ma non è fantascienza.
E' una IA con un minimo di umorismo. Ma non fa niente di strano.
Anche quando avverte Dylan: sfrutta semplicemente la camera frontale.

Sì, e nemmeno in quell'articolo c'è scritto "John Ghost è il caos". John Ghost usa il caos. E usa l caos (e la teoria del caos) per imporre e difendere lo status quo. Sul concetto di caos, poi, mi sono dilungato proprio nei pezzi che linki. E se siamo fermi all'idea che caos sia "caotico", non ci capiremo mai.

Su Siri. Siri riconosce in parte l'umorismo e ne fa. Chiacchiera tranquillamente. Risponde a domande irrazionali.
Poi, ripeto: è ovvio che Irma ha funzioni più avanzate, ma non di molto.

io credo che l'occhio faccia parte delle forze arcaiche opposte a JG. L'architetto in una sorta di rito del dolore veniva torturato dall'occhio per avere in cambio la capacità di creare. L'occhio però, dopo che l'architetto ha svelato a dylan della presenza di queste forze, lo punisce uccidendolo.[/quote]

La creazione è dolore e sacrificio.
Irvine, come Lovecraft, si dona al mostro per creare.
Probabilmente domani sarà sempre al suo posto, nella sua casa, di nuovo integro.

Perché fare un paragrafo dal titolo "vestire il caos" in cui si parla dell'abbigliamento di Ghost e del suo aspetto, non equivale a dire "vestire John Ghost"?
Il fatto che siamo fermi sull'idea che il caos sia caotico lo hai dedotto ed introdotto tu, mai detto questa cosa. Non è che i lettori siano amebe che non capiscono i misteri trascendentali delle tue storie eh... Poi ripeto, anche il fatto che John Ghost non è letteralmente il caos ma lo usa l'hai introdotto tu, per questa discussione e per le domande poste (e non per lo sviluppo del personaggio, che in questo contesto però non c'entra) non fa molta differenza.

Altro argomento, un cellulare che con la fotocamera interna vede una persona alle mie spalle ed è in grado di distinguerla da un qualunque passante, capendo e razionalizzando immediatamente che sta per attentarmi, quindi riuscendo anche a capire cosa è un "pericolo" per l'utente e cosa non lo è, è un cellulare "poco distante" da quelli che abbiamo oggi?

Ringrazio RRobe per le precisazioni, che pur non essendo dovute, ci fanno comprendere meglio JG soprattutto in chiave futura, altrimenti ci sarebbe rimasto un po' oscuro.

- "Vestire il caos" è il pezzo di Stano.
- stanno sperimentando automobili che si guidano da sole.



Io, sul serio, boh.