Cravenroad7

Giaceva da tempo sul pc. Sperando che sia il preludio per ricominciare davvero.

Io metterei 'Compralo pure'.
[:D]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Nebbia</i>
<br />Io metterei 'Compralo pure'.
[:D]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Decisamente.[;)]

A giudicare dalla sproporzione fra la facilità di contattare l'ufficio commerciale di una compagnia telefonica e l'enorme difficoltà con la quale chiedere assistenza tecnica, direi che questa storia vince il premio di storia più attuale della serie!

Perché questa riflessione The Imp? Hai avuto grane ultimamente?

Anticipo The Imp raccontandovi un aneddoto capitato a me.
Ho l'abbonamento a Mediaset Premium e pagavo 20 euro al mese per avere cinema e calcio.
All'inizio dell'anno sono stati aggiunti ulteriori due canali di cinema ed io ho gongolato fino a quando un mese fa mi hanno comunicato che l'abbonamento sarebbe aumentato di 1 euro per l'aggiunta di quei canali al mio pacchetto.
Ho telefonato e mi hanno detto che se non li volevo dovevo fare disdetta.
Cioé la disdetta di qualcosa che non ho chiesto [:0]
Alla fine non l'ho fatta perché per la minima somma di 1 euro l'offerta si arrichita di molto ma il grottesco resta tutto.

nessuna grana particolare, ma dovevo chiamare all'ufficio di assistenza di un acompagnia telefonica, e ho avuto 10000 problemi mentre per l'ufficio commerciale chiamare era di una semplicità disarmante

già, siamo nell'era del "ti aggiungo quello che voglio io quando voglio", sei tu che devi disdire se non lo vuoi. assurdo.

Non siamo utenti di sevizi, ma servi di servizio.
Se le cose non cambieranno, forse il 2012 potrebbe essere un simbolico ultimo traguardo.

"Modulo A38" è uno dei peggiori Dylan Dog mai letti. Ovviamente è una mia opinione, discutibile e condannabile. Però sono stato davvero deluso da questo numero inconsistente. Roberto Recchioni è sicuramente un grandissimo autore. Nel primo Color Fest aveva dato vita alla miglior storia breve con quella chicca che è "Fuori tempo massimo". Ora alle prese con 94 fallisce alla grande. La sua storia non dice nulla.

SPOILER

Chi è il killer con l'arco? Boh.
Che fine fa Molly Bueller? Boh.
E il suo ex marito? Boh.
Che fine fa il Gherkin building? Boh
La burocrazia è una cosa odiosa, fatta di cavilli, moduli e stanze di palazzi. Ma mai odiosa come le pagine da 65 a 77. Tredici pagine in cui Dylan fa la fila come uno studente per avere la detassazione delle tasse universitarie alle segreterie universitarie. Con l'aggiunta di un quadro capovolto, un'impiegata mostro farlocco (in realtà mezzamanica) e personaggi che aiutano Dylan perchè probabilmente hanno perso un caro per colpa della Iperuranium.
E perchè a pag. 81 appare Groucho sui megaschermi della Iperuranium?
Questa storia non sta in piedi.
Leggo che alcuni lettori non amano le spiegazioni finali ma preferiscono che la storia sia lasciata aperta al lettore. Io, essendo un fumetto e non un racconto filosofico, preferisco che l'autore dia la soluzione al caso. Questa soluzione è presente anche nei racconti di Lovecraft, mica solo nei gialletti della Mondadori!
Qui però non c'è nulla lasciato alla fantasia del lettore.
Perchè la Iperuranium ha cancellato il ricordo di Groucho da tutti tranne che da Dylan? Così come per l'ex marito di Molly? O il ricordo degli attori e film famosi rimossi a scapito di nuovi prodotti cinematografici?
E poi la storia non sta in piedi per un semplice motivo. Legato al personaggio Dylan Dog: se si dovessero cancellare i personaggi irrazionali o (come definiti dal manager) "anomali" allora Dylan sarebbe uno dei primi a dover essere fatto sparire. Dylan è un sognatore, un uomo che ragiona ma che si lascia trasportare dal cuore e dall'istinto. Quindi per la Iperuranium sarebbe pericolo come (se non di più) di un Groucho o di un regista discreto come Rob Zombie.
Anche Brindisi non è al meglio. E' un maestro del fumetto, ma ne "L'incediario" mi aveva realizzato uno dei più bei albi della serie. Qui ripete certi personaggi. Molly è graziosa e originale. Ma la segretaria mostro ricorda l'infermiera mostro di "Macchie solari", Bob dovrebbe essere un Bruno Brindisi un po' più giovane e l'impiegata di pag. 73 è uguale alla chiromante di "Anima nera". E l'eccentrico palazzo cetriolone (o supposta) della Londra ultramoderna deve essere per forza sede di ogni male? "Il modulo A?8" è tutto nel suo insieme un predicozzo che non le ultime pagine di "Cose dell'altro mondo". Altrimenti cos'altro potrebbe essere oltre che a una storia inconsistente e noiosa?
In copertina Dylan è poco espressivo per aver ricevuto una freccia nel torace.

Se Recchioni vuole contiunare a scrivere sulla serie regolare di Dyd (e le lo auguro) dovrebbe imparare a immergersi nel clima Dylan Dog. Cosa che autori bistrattati come Ruju, De Nardo e Faraci fanno regolarmente.

Bel commento, sul quale sono in parte d'accordo.

Aggiungo a queste considerazioni che Recchioni sembra scrivere sempre Recchioni qualunque cosa scriva: <i>Il modulo A38</i> presenta la stessa idea alla base di John Doe 75, <i>Stagione finale</i> (cioè, universo = sistema operativo, con tutto ciò che ne consegue); inoltre, nel secondo trailer di <i>Mater Morbi</i> si vede chiaramente l'ormai stantio "albero delle pene", anche questo un ricopiaticcio di JD (ancora numero 75, e 40). Per non parlare di un medico che potrebbe essere un Dottor Stanley qualsiasi (ma fino all'uscita dell'albo, non ve ne sono prove) e dell'ennesima entità incarnata, un po' Morte, un po' Pestilenza, un po' Moran Atias ne <i>La terza madre</i>...

Ora, Recchioni resta comunque un ottimo professionista e nulla gli impedisce di riciclare se stesso, come non sta scritto da nessuna parte che chi legge Dyd debba conoscere per forza JD... però è come dire che uno scrittore di romanzi può scrivere sempre lo stesso libro cambiando di volta in volta il titolo, partendo dall'assunto che non è scritto da nessuna parte che i lettori dell'ultima prova d'autore debbano essere gli stessi delle opere precedenti.
Insomma.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by ilMaLe</i>
Se Recchioni vuole contiunare a scrivere sulla serie regolare di Dyd (e le lo auguro) dovrebbe imparare a immergersi nel clima Dylan Dog. Cosa che autori bistrattati come Ruju, De Nardo e Faraci fanno regolarmente.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

A parte il fatto che non è il numero di spiegazioni fornite a decretare la maggiore o minor riuscita di una storia, contesto con decisione questa affermazione.

Prima di tutto, non so cosa sia il "clima Dylan Dog". A me pare che Recchioni si sia avvicinato a Dylan con rispetto e umiltà (è una cosa che hanno notato in molti, del resto), e, pur scrivendo "da Recchioni" - ma mi pare il minimo -, abbia avuto quantomeno il buon gusto di dar vita a un indagatore dell'incubo credibile e sufficientemente in linea con quello di Sclavi. Poi, ribadisco che non so cosa sia il "clima Dylan", però a me il Dylan di Recchioni sembra accettabilissimo (nonostante l'albo non sia esente da pecche).

Ammetto la mia ignoranza sull'autore Recchioni: non ho mai letto, da fondamentalista bonelliano, un numero di John Doe.
Caro rimatt, per clima dylaniano intendo l'analisi del personaggio e del mondo in cui agisce. Dylan Dog sarebbe stato uno dei primi virus per l'azienda Iperuranium. Poi un numero di Dylan Dog deve essere in primis una storia. Quella di "Modulo A38" a mio avviso non è una storia. O meglio, lo può sembrare all'inizio, ma poi perde per divenire un collage di azioni sconclusionate. Senza contare 13 pagine di brodo allungato alla ricerca del fatidico modulo. Siccome qui in molti hanno inveito contro storie (definite storielle) di alcuni autori, io ho voluto criticare un numero che non mi ha detto nulla. Non mi sento offeso o preso in giro per aver speso 2,70 euro. Considero questo numero un incidente di percorso e spero che l'autore possa rimediare con storie all'altezza. Recchioni conosce bene la storia ventennale di Dylan Dog e il suo "Fuori tempo massimo" lo dimostra al meglio (anche se Dyd non avrebbe mai parlato di MP3 non sapendo bene cosa siano). Quindi da lui mi aspetto storie diverse da questa.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by ilMaLe</i>
Quella di "Modulo A38" a mio avviso non è una storia. O meglio, lo può sembrare all'inizio, ma poi perde per divenire un collage di azioni sconclusionate.
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Scusa, ma non è la stessa cosa per "Cose dell'altro mondo", di cui tu hai parlato benissimo nel topic apposito? Lì la storia c'è?

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by MisterRaven</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by ilMaLe</i>
Quella di "Modulo A38" a mio avviso non è una storia. O meglio, lo può sembrare all'inizio, ma poi perde per divenire un collage di azioni sconclusionate.
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Scusa, ma non è la stessa cosa per "Cose dell'altro mondo", di cui tu hai parlato benissimo nel topic apposito? Lì la storia c'è?

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Io vedo delle forti differenze tra l'impostazione delle due storie. In quella di Di Gregorio c'è un soggetto chiaro. Ci sono scene horror o fantastiche che non fanno da riempitivo ma ravvivano la l'albo. Nella storia di Recchioni invece il soggetto latita. Non è originale: guarda un po' a "Il progetto" e l'idea folle di creare un'umanità migliore eliminando gli "irrazionali" è già stata abusata in tanti Dyd, penso a "Lama di rasoio". Ci sono incongruenze forti, come Groucho che appare sugli schermi di un'azienda che l'aveva rimosso. E tante pagine sono riempitive, alla faccia della vignetta con la prostituta cinese ne "Gli artigli del drago". Insomma "Cose dell'altro mondo" a mio avviso colpisce nel segno, "Il Modulo A38" assolutamente no.