Triss ha scritto:
Groucho è una 'maschera'; ne "La scelta", la Barbato, invece, ce lo ha mostrato come "un uomo che indossa una maschera". Questo è del tutto sbagliato. Nonostante Sclavi vi abbia infuso anche un pizzichino di sensibilità umana che, in certi frangenti, può emergere, Groucho resta - ed è - un personaggio surreale/demenziale.
Raccontarne il passato significherebbe negarne la natura e sostituirlo con un altro. A quel punto, toglietegli i baffoni e chiamatelo pure Felix, ma non Groucho.
Triss è uno che scrive poco, ma colpisce con cura quando impugna la tastiera.
Proprio come me...seeee, come no
Sono d'accordo sul fatto che il Groucho originale sia più una "maschera" che un personaggio intento a mascherare la sua vera identità/storia dietro i baffoni e le freddure
.
Il problema principale, secondo me, sarebbe costruirgli una storia su misura, che per forza di cose dovrebbe essere dylaniata, e quindi in salsa horror per quanto condita di surreale o buffonerie.
Ci sono riusciti molto bene nei
Grouchini, ma c'erano dei calibri di autori ai testi, e non trattavano del suo passato/intimo in modo personale, ad ogni modo.
Visti quelli che sono rimasti adesso...meglio che si tengano alla larga
Anche per me i retroscena di Groucho nel 200 non sono così deleteri, e funzionano. Però non lo consegnerei di nuovo al pathos sfibrante di Paola
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ALOHA off topic