Questa me la ricordavo come leggerina, ma godevole, che scendeva giù bene. E invece no. Mamma mia ragazzi, tra il peggio mai pubblicato sulla regolare. L'idea stessa é ben poco "classica" o aderente a Dylan Dog.
Si salva solo il fatto che si arriva alla fine con facilità, non é un mattone. Ci si puo' anche "divertire", a suo modo.
Forse l'unica era davvero presentarla in modo paraculo come trash voluto, anche se povero Mignacco... Dubito l'abbia creata espressamente cosi'. Immagino che il curatore a modo suo l'abbia anche "apprezzata", conoscendo i suoi gusti.
Mi sembra inoltre di notare qui e li' suoi evidenti ritocchi e firme: le citazioni musicali, frecciatine, riferimenti alla tecnologia, certi dialoghi badass.
Mari sempre bravo pur se di "routine" (immaginate se disegnata da Cossu... allora si' era vero trash da adorare in modo perverso), un po' "disneyano". La prima vignetta, per esempio, sembra uscita da "Topolino".
Copertina bella, ho apprezzato la prima fase "pop".
Comunque, posso capire questa malata attrazione per un certo Dylan trash. Ho volutamente comprato determinati numeri "epocali" apposta per gustarmeli, di tanto in tanto. "Un mondo sconosciuto", "Tra moglie e marito...", "Una affezionata clientela", ecc.
Questo Natale punto a "Blacky"
Anche se temo sarà solo una noia brutta, non un trash divertente. Cosi' come certi numeri dell'epoca Recchioni. Perché come dice lui stesso nell'editoriale, "c'é buon cattivo gusto e cattivo cattivo gusto".