I baffi di Groucho ha scritto:
Questa disonestà, o errori di sceneggiatura se preferisci, è purtroppo molto comune sia nella narrativa che nel cinema. Un caso lampante è uno dei più famosi albi scritti da Sclavi, Ti ho visto Morire
Quell'albo è di Ferrandino, ma ovviamente il tuo punto resta valido (nel caso specifico vado sulla fiducia, perché purtroppo è uno di quelli che mi manca -l'ho letto, ma per qualche ragione non ne ho una copia).
I baffi di Groucho ha scritto:
L'inganno, i personaggi che fingono e continuano a fingere pur quando sono soli pur di non svelare il trucco al lettore.
Sono errori molto comuni, a volte per svogliatezza se non si vuole perdere altro tempo a cercare un modo più logico per creare il colpo di scena senza però ingannare il lettore, a volte per incapacità, a volte perché "chi se ne frega". I film americani recenti sono spesso vittima del "chi se ne frega"; tanto, col pubblico che hanno...
Diciamo che il cinema è avvantaggiato, perché di solito alla fine del film è difficile ricordarsi di preciso cosa è accaduto all'inizio, e come è stato raccontato -in un fumetto è più semplice accorgersene, sia perché i tempi di lettura sono più brevi, sia perché in ogni momento puoi interrompere la lettura e tornare indietro (o al limite puoi arrivare fino alla fine e poi rileggerlo in fretta per vedere se tutto torna). Poi dipende dalla memoria del lettore/spettatore, certo -molte di queste incongruenze infatti le sto notando solo adesso, che sono decisamente più smaliziato e/o attento.
Le ragioni sono con ogni probabilità quelle che elenchi tu -ci aggiungo anche la fretta, perché sicuramente anche gli sceneggiatori, come il resto di noi esseri umani, devono lottare contro i demoni delle scadenze...