Cravenroad7

Albo di buonissimo livello.
"La dea madre" e' davvero bello,e soprattutto coraggioso e capace di osare.Il che e' gia' una nota di merito se penso ad altri albi dello stesso periodo storico.Non importa tanto il discorso sulla prevedibilita' della trama,per altro gia' messa in preventivo dopo aver letto i riferimenti cinematografici della storia.
Conta sapere se a livello narrativo la storia di De Nardo funziona,o no.E a mio avviso si,e parecchio.Un crescendo di inquietudine,una trama nerissima e soffocante,caratterizzata da un Dylan a tratti "provocatorio" e ben radicato nelle sue peculiarita'.L'horror,il mistero,il sangue e la violenza sono alla base di questa vicenda.I cui risvolti sono chiaramente oggetto di riflessione e discussione,anche a distanza di tempo.
Forse l'unico difetto vero e sostanziale,e' un finale un po' frettoloso,tirato per i capelli.
Ma non sposta piu' di tanto gli equilibri e il valore di una storia capace di tenerti ancorato alla lettura,e pagina dopo pagina trascinarti in questo incubo.

la dea madre
storia molto debole di de nardo, alla "incendiario" per l'ambientazione collegiale, ravvivata non tanto dalla narrazione fuori campo (solito mezzo denardiano per coinvolgere il lettore)
quanto piuttosto da un'atmosfera pruriginosa come piace a noi..... che ha il suo culmine nella scena di sesso selvaggio tra dylan e una lolita!
...si può anche arrivare ad una risicatissima sufficienza, sempre premettendo che ormai valuto questi albi senza il fervore di una volta, si potrebbero muovere parecchie critiche...
le pedanterie new age, il dylan origlione (alla nizzi), il finale non sense con i fantasmi, anche se l'ultima pagina alla aporcalypse now mi piace
i disegni di nizzoli non mi esaltano ma si tornano a vedere dei nudi (anche in "io, il mostro"), bello soprattutto il primo sotto la doccia
copertina non male

voto 6

Non concordo assolutamente. Una delle migliori storie uscite durante la gestione Gualdoni. Ok, la concorrenza non era il massimo, ma un buono se lo merita tutto.

Concordo sul fatto di non concordare.
Questa è una storia davvero bella, e guadagna valore col tempo. A differenza delle giovani zinne marmoree...

ALOHA PER IL BISTURI
C'E' SEMPRE TEMPO,
PER IL REVISIONISMO NO

Fosse stato scritto da... coff coff - abbassamento di voce - sarebbe già stato ristampato in versione deluxe ed avrebbe già avuto almeno un paio di sequel.

Fosse stato scritto da... coff... coff... un certo Maestro con gli Occhiali da Sole forse Kramer gli avrebbe dato pure un voto in meno!

ALOHA IL CHIAVE (DIVO) PATER

ammazza l'ho letta per la prima volta, non pensavo avesse tutti questi ammiratori aloha

se questa è "bella", immagino le altre...

Non sai cosa ti aspetta, Kramer...

Ah non avevo capito fosse un soliloquio.
Devo aver sbagliato topic.

??

Molto bello!
Letto tra l'altro in un periodo in cui stavo facendo studi sulla Wicca...

centra martufello?

Mah, formalmente corretta, ma noiosa e senza vita.
Ho l'impressione che l'arrivo delle didascalie sia poco fluido e preparato, come se si fosse tagliato qualcosa "nel montaggio".
Mescolone di suggestioni ed idee già viste altrove e anche in altri numeri.
Tutto sommato il suo lavoro lo fa, ma é davvero il numero da lettura tratta Frecciarossa.

Forse più adatta a "Le storie" e con un altro personaggio? Poteva essere un onesto racconto d'avventura ultraderivativo.

Protagonista di cartone, e non credibile nel suo rapporto con l'altro sesso. Su 100 pagine, 50 sono di nudi femminili o visi e pose ammiccanti, e la sua massima reazione é quella di un surgelato in via di scongelamento.
Dylan é un gentiluomo, ok, ma non un prete. E' furbetto e sveglio, con classe ovviamente.
In questo senso, la sensazione di "tensione sessuale" latente viene sprigionata giusto dagli agli aggraziati/femminei/conturbanti disegni di Nizzoli.

Dialoghi troooppo letterari e formali, in più scritti col pilota automatico.

Da segnalare giusto per l'esordio di Nizzoli sulla regolare, e il suo viso di Dylan (ritoccato qui e là) quasi alla Villa.