Cravenroad7

A me questa storia è piaciuta, sarà che Stano ha assimilato per osmosi le atmosfere giuste, ma mi ha divertito molto. Devo dire che quest'anno qualche storia bella ci è toccata, molto meglio dell'anno passato secondo me. Comunque il fatto che nell'editoriale si parli di splatter mi ha fatto sorridere, non mi è parsa certo una storia particolarmente ematica . Comunque trovo che sia Dylan sia Groucho (era parecchio che non mi faceva ridere) siano stati azzeccati bene. Molto bella anche la cover (che compensa l'oscenità prossima ventura col cavallo morto)

Welà Daryl, bentornato nella tribù
Cos'è, anche tu hai pagato un periodo di censura coatta?
Prepara la pistola laser, nel dubbio, contro stì parrucconi



Immagino di sì, ma vuoi mettere lo sconcerto dei poveracci che non sapendo cosa li attende, appena aprono lo spoiler si vedono srotolare un papiro tale
Lo faccio per onestà: tanto è e tanto pare, senza sviare.
E comunque davanti a settordicimila capoversi è normale che se si sbircia ci sia qualcosa di spoilerante.
Un impegno: almeno su quelle brevi, di risposte, cercherò di usarlo



Infatti, alcuni miei amici dicono che comincio a parlare fuori sincrono, e non solo per l'audio.
E Fuori Orario.
Immagino che mi vogliano anche rinchiudere in un posto con molte pareti bianche.
Ma non esattamente gli studi di Rai3.



Mannò, la riempio di tante fessate che piuttosto che sentirmi si piomba lei sui quadri.
E poi è troppo stressante portarsela dietro, con tutti i paparazzi che ci inseguono ed i rimborsi alla Regione da compilare ad ogni aperitivo inforcato.

E comunque, anche se la guardassi per tutto il tempo, è solo per motivi artistici .
Vuoi mettere una natura morta fiamminga in questo stile ? - mi preparo già in posa per fare l'anatra morta accanto a lei-coniglia .




ALOHA VAN EYCK

A me è sembrato poco più di un riempitivo questo albo.
Da ricordare giusto per l'inedita discontinuità in seconda di copertina a causa del monopolio del nome Angelo Stano.

Tipo:"Wow, su abbey road c'è addirittura una canzone scritta da Ringo!"

Finalmente sei riapparso ! Mi mancavano le tue analisi !
Noto, con piacere, che sei sempre controcorrente !
E' buona cosa.

Grazie, tu mi lusinghi.

Comunque non ho letto neanche una parola delle undici pagine precedenti.
Sono troppo pigro.

Vabbè c'erano commenti favorevoli per lo più, mio compreso. Niente capolavoro, ok, buona storia di mestiere. Come esordio è ok, diciamo che speriamo in qlc di più...ma è un fatto generale di tutta la serie, ormai.

Per la cronaca ho votato un generoso Accettabile.
Ma siamo lontani anni luce dalla compiutezza narrativa di un Ambrosini (a proposito di autori completi).

Groucho che Deve far ridere mi ha ricordato i comici di colorado cafè.

"comici di Colorado Cafè" é un ossimoro.

Stano non sarà uno sceneggiatore professionista ma ho trovato una storia interessante ed atmosfere di Dylan Dog. Dunque esperimento promosso.

sarò anche l'ultimo arrivato (per quel che può significare) ma leggo DYD da più di 20 anni... ognuno ha i suoi gusti, per carità, ma se voti Accettabile a questa storia non so quando ne troverai più una da Buono, veramente
Dietro il Sipario è bellissima ma molto melodrammatica e a tratti introspettiva (Hitchcockiana forse), con questa storia Stano ci riporta un Dylan molto "vecchia maniera" più ancora di quanto non fece Ambrosini col n°97

E' un fatto di struttura, Matocc.
"Dietro il Sipario" era strutturata in modo assolutamente geniale, quasi che Ambrosini si fosse cucito addosso delle tavole adatte al suo tratto, ma senza sacrificare l'epopea grandiosa di DyD ( non come nell'ultimo gigante in cui è apparso, per dire...)
Il fatto del doppio e del suo riflesso, era la trasposizione della psiche e dei suoi mostri. Che qui è solo accennata.
E ci sta, visto che come dici tu, la storia punta ad un horror più vecchia maniera. Solo che, e non per colpe di Stano, di horror ce n'è poco. E il giudizio si abbassa.

Non ricordo se "Dietro il sipario" sia stata la seconda sceneggiatura di Ambrosini (Esordì su un gigante mi sembra?), ma in effetti, anche se fosse la seconda, a livello di maturità (per tema, per soggetto, per soluzioni di sceneggiatura) é infinitamente superiore a questa di Stano..
Io a "La legione degli scheletri" ho dato un buono, ma credo che sia dovuto molto al contesto di uscite non proprio eccelse di questo periodo.

Insomma, Stano ci riporta ad atmosfere passate, ma se poi le storie passate che hanno creato quelle atmosfere si va a rileggerle, si vede che sono tutte di un'altra stoffa...

ma infatti è all'incirca ciò che penso anch'io (verissimo che "Dietro il Sipario" era cucita addosso al suo tratto)... solo che non mi va troppo di fare "paragoni mentali" tra i due autori-disegnatori, mi gusto questa storia così com'è e pensando a certi numeri più o meno recenti non posso far altro che apprezzarla

Se ricordo bene Ambrosini esordì come scrittore per Dyd con Il guardiano della memoria (serie regolare).
Ottima storia, forse superiore a Dietro il sipario.

Il suo terzo lavoro, quello uscito sul Gigante, non fa molto testo perchè è stato rimaneggiato dalla redazione. Non sappiamo quanto numerose siano le alterazioni, comunque il risultato finale non "rispecchia" appieno la volontà dell'autore.

esordì con un lavoro completamente suo con Dietro il sipario (n°97) nell'ottobre 1994 e successivamente realizzò Il guardiano della memoria che uscì un anno dopo (n°108)
per quanto riguarda il Gigante, ha disegnato e scritto il soggetto di Margherite (con sceneggiatura di Sclavi) nel gennaio 1994 e poi Effetti collaterali (uscita nel 2011)