A te!
Gabriele79 ha scritto:
trovi che sia così negativo cercare di rifarsi all'ideatore?
Tutt'altro. Riprendere il modello concettuale del personaggio è il fondamento per scrivere una serie come Dylan Dog. Tuttavia, è necessario anche metabolizzare la lezione sclaviana per potersene servire, e questo non può avvenire senza l'ausilio della propria sensibilità narrativa.
Gualdoni prendeva di peso quel personaggio e lo riversava nelle storie rinunciando persino alla tecnica ( ci sono divese sue storie profondamente carenti in questo senso). Il risultato è stato - paradossalmente - quello di coglierne l'epidermide banalizzandone tutti i cliché.
Cita:
semmai gli va attribuito di non essere stato capace di essere sufficientemente creativo per instillare nuova vita ai vecchi schemi.
No, o almeno, non solo. Gualdoni pur di assolvere alla sua 'missione' ha rinunciato persino alla buona scrittura. È questo il fatto più grave.
Cita:
La sceneggiatura peraltro fila bene, può piacere o non piacere ma si vede di peggio.
Al di là delle preferenze, la sceneggiatura de "L'avamposto perduto" è mediocre. È una storiella priva di spessore e anche un po' retorica che riprende lo spirito del personaggio soltanto nelle intenzioni. Per dire: se il livello delle storie fosse rimasto questo, credo che Dylan Dog sarebbe scomparso in breve tempo.
Cita:
Riuscirà Recchioni a fare di meglio con dei cambiamenti di trama e di schema narrativo? tutto da vedersi, intanto come procedono le vendite?
Questo si vedrà. Ora, la cosa più urgente da fare è migliorare il livello delle sceneggiature incentivando la libertà creativa degli autori, senza opprimerli con restrizioni prive di senso; per farlo, però, Recchioni dev'essere in grado di entrare in sintonia con il personaggio in modo da scegliere anche una squadra di sceneggiatori di alto livello (e quest'ultima cosa mi sembra l'abbia già fatta).
Riguardo alle vendite: nessuno può sapere come andranno, ma la speranza è quella di riuscire a ridurre le perdite.