Cravenroad7

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# 339 - Anarchia nel Regno Unito
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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: dom nov 30, 2014 11:04 pm 
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Iscritto il: ven giu 08, 2012 10:47 pm
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Dear Boy ha scritto:
Anarchia nel Regno Unito è l'antitesi di quella cifra di forma, contenuto ed interpretazione del personaggio che tanto mi ha fatto amare questo fumetto.
Se la fase 2 serve per recuperare i lettori come me, siete lontanissimi dal bersaglio.

dogamy ha scritto:
... ma si deve giudicare quello che ha prodotto. Per me poca roba, a livello qualitativo, più che altro scimmiottando ( a volte bene, a volte malissimo..) l'originale.

Ragazzi dobbiamo rassegnarci: la nostra "storia d'amore" con il "nostro" Dylan (quello di Sclavi ovviamente) resterà per sempre confinata in un lontano decennio (scarso) che purtroppo non potrà più tornare. Noi lettori della primissima ora ci siamo illusi che non fosse cosi: ma inconsciamente lo sapevamo, l'abbiamo sempre saputo (allora perché "piangiamo"?). Abbiamo accompagnato Dylan mese dopo mese per vent'anni circa in questo suo/nostro lungo viaggio (addio); carichi di nostalgia, di rimpianti, di illusione e di speranza. Speranza (vana) che quel Dylan potesse tornare.
Ma non è così. Non è stato così! Quel Dylan non esiste più e tornerà più!

Quindi rassegnamoci, dimentichiamolo e guardiamo avanti: questo nuovo fumetto ci piace? Ok compriamolo. Non ci piace? Non compriamolo. Punto
Ecchissenefrega se qualcuno grida al capolavoro per storie insulse che scimmiottano l'originale o se qualcun'altro sostiene di aver ritrovato il vero Dylan in storie che sono l'antitesi di quelle "vere"

_________________
Dylan Dog non esiste più fatevene una ragione!

Porca cicca!


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: dom nov 30, 2014 11:33 pm 
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Iscritto il: gio ott 09, 2014 3:21 pm
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Desmond ha scritto:
Dear Boy ha scritto:
Anarchia nel Regno Unito è l'antitesi di quella cifra di forma, contenuto ed interpretazione del personaggio che tanto mi ha fatto amare questo fumetto.
Se la fase 2 serve per recuperare i lettori come me, siete lontanissimi dal bersaglio.

dogamy ha scritto:
... ma si deve giudicare quello che ha prodotto. Per me poca roba, a livello qualitativo, più che altro scimmiottando ( a volte bene, a volte malissimo..) l'originale.

Ragazzi dobbiamo rassegnarci: la nostra "storia d'amore" con il "nostro" Dylan (quello di Sclavi ovviamente) resterà per sempre confinata in un lontano decennio (scarso) che purtroppo non potrà più tornare. Noi lettori della primissima ora ci siamo illusi che non fosse cosi: ma inconsciamente lo sapevamo, l'abbiamo sempre saputo (allora perché "piangiamo"?). Abbiamo accompagnato Dylan mese dopo mese per vent'anni circa in questo suo/nostro lungo viaggio (addio); carichi di nostalgia, di rimpianti, di illusione e di speranza. Speranza (vana) che quel Dylan potesse tornare.
Ma non è così. Non è stato così! Quel Dylan non esiste più e tornerà più!

Quindi rassegnamoci, dimentichiamolo e guardiamo avanti: questo nuovo fumetto ci piace? Ok compriamolo. Non ci piace? Non compriamolo. Punto
Ecchissenefrega se qualcuno grida al capolavoro per storie insulse che scimmiottano l'originale o se qualcun'altro sostiene di aver ritrovato il vero Dylan in storie che sono l'antitesi di quelle "vere"




Concordo profondamente. Dylan Dog e' morto con il numero 100 e quello dei numeri successivi non e' altro che uno zombie che vive cibandosi della nostra speranza di un ritorno a storie leggendarie, ormai purtroppo irripetibili. Consapevole di questo, finche' vivro' leggero' Dylan Dog perche' la speranza e' l'ultima a morire...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: dom nov 30, 2014 11:42 pm 
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Iscritto il: ven ott 10, 2014 1:54 pm
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Poe ha scritto:
Desmond ha scritto:
Dear Boy ha scritto:
Anarchia nel Regno Unito è l'antitesi di quella cifra di forma, contenuto ed interpretazione del personaggio che tanto mi ha fatto amare questo fumetto.
Se la fase 2 serve per recuperare i lettori come me, siete lontanissimi dal bersaglio.

dogamy ha scritto:
... ma si deve giudicare quello che ha prodotto. Per me poca roba, a livello qualitativo, più che altro scimmiottando ( a volte bene, a volte malissimo..) l'originale.

Ragazzi dobbiamo rassegnarci: la nostra "storia d'amore" con il "nostro" Dylan (quello di Sclavi ovviamente) resterà per sempre confinata in un lontano decennio (scarso) che purtroppo non potrà più tornare. Noi lettori della primissima ora ci siamo illusi che non fosse cosi: ma inconsciamente lo sapevamo, l'abbiamo sempre saputo (allora perché "piangiamo"?). Abbiamo accompagnato Dylan mese dopo mese per vent'anni circa in questo suo/nostro lungo viaggio (addio); carichi di nostalgia, di rimpianti, di illusione e di speranza. Speranza (vana) che quel Dylan potesse tornare.
Ma non è così. Non è stato così! Quel Dylan non esiste più e tornerà più!

Quindi rassegnamoci, dimentichiamolo e guardiamo avanti: questo nuovo fumetto ci piace? Ok compriamolo. Non ci piace? Non compriamolo. Punto
Ecchissenefrega se qualcuno grida al capolavoro per storie insulse che scimmiottano l'originale o se qualcun'altro sostiene di aver ritrovato il vero Dylan in storie che sono l'antitesi di quelle "vere"




Concordo profondamente. Dylan Dog e' morto con il numero 100 e quello dei numeri successivi non e' altro che uno zombie che vive cibandosi della nostra speranza di un ritorno a storie leggendarie, ormai purtroppo irripetibili. Consapevole di questo, finche' vivro' leggero' Dylan Dog perche' la speranza e' l'ultima a morire...


Eppure dopo il 100,io ne ricordi diversi di numeri di alto livello.Poi per carita',il "vecchio" Dylan e' inarrivabile...ma non per questo deve valere un dogma sempre,in ogni caso.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: dom nov 30, 2014 11:48 pm 
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Iscritto il: mar nov 12, 2013 12:30 am
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Io ne ricordo anche l'anno scorso di numeri di alto livello, definiti capolavori epocali dagli stessi che adesso proclamano Dylan morto vent'anni... ma che ci si può fare?

_________________
- Boy, that's scary stuff! Should we be worried about the kids in the audience?
- Nah, it's all right. This is culture!


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: lun dic 01, 2014 12:00 am 
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Iscritto il: ven ott 10, 2014 1:54 pm
Messaggi: 532
Kowalsky ha scritto:
Io ne ricordo anche l'anno scorso di numeri di alto livello, definiti capolavori epocali dagli stessi che adesso proclamano Dylan morto vent'anni... ma che ci si può fare?


E si saranno dimenticati...po' esse?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: lun dic 01, 2014 12:08 am 
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Iscritto il: mar nov 15, 2011 5:38 pm
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Località: genova
Comprato e letto in pochissimo tempo! Mi e' piaciuto ed anche tanto questo albo! Devo pensarci un po' e su e magari rileggerlo per farmi un 'opinione definitiva. Purtroppo il mese scorso" ho preso un granchio" ed ho apprezzato il 338 solo alla seconda lettura :oops: .
Sono comunque gia' molto soddisfatto!

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Mr.Wilson


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: lun dic 01, 2014 7:17 am 
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Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am
Messaggi: 1531
Località: cremona
Rileggendo l'albo con la.mente sgombra dal concetto di fase due e di tutte le altre menate pseudo pubblicitarie......è godibile,serrato e non annoia...trovo solo un po facilona la.soluzione!!
Dylan si muove e agisce in maniera diversa dai sui standard....ma persino sua altezza Alfredo Castelli nel lontano 1990 lo fece agire fuori personaggio(gli fece praticare un esorcismo!!!!!)..ok !!
Non so ancora se quasto dyd mi convince appieno...però la voglia di svecchiare il prodotto c'è..... Okkio che una famosa strada era lastricata di buone intenzioni........
G.l.

_________________
ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: lun dic 01, 2014 10:24 am 
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Iscritto il: sab nov 29, 2014 3:26 pm
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LestatDeLioncourt ha scritto:
Caro Gigi,per curiosita'...la componente "soprannaturale" in questa storia quanto ha pesato,se ha pesato...nella tua personale costruzione narrativa?


Nel mio modo di coinvolgere un aspetto soprannaturale vero o vissuto come tale (vedi anche "Gli occhi e il buio" e "Stria") c'è sempre un'intenzione soprattutto simbolica. Che, del resto, è propria dell'horror e delle favole sin dalla loro comparsa nel Mondo. In "Anarchia in Inghilterra", lo spirito di Keed "si aggira" come lo spettro del Comunismo per Karl Marx. In un fumetto horror è visualizzato, perchè il medium (perdona il termine, ma qui è inteso come "mezzo") lo richiede. Ed essendo visualizzato, la logica narrativa pretende che sia contestualizzato e in qualche modo spiegato (pur lasciando ampio margine d'interpretazione). Ma uno spettro è soprattutto un sentimento forte, ancorato agli ambienti e alle persone che in qualche modo rientrano nelle cause stesse che lo hanno generato, Non chiamiamo forse "fantasmi" anche le colpe che ci trasciniamo nell'anima? Infatti, influiscono sul nostro modo di vivere, pensare, agire, esattamente come fossero cose reali e corporee. Nel caso di Andrew Keed, l'ingiustizia subita (da lui e da tutti coloro che rappresentava) causa un sentimento di rivalsa persistente che rimane inalterato nei secoli. La mancata sepoltura, l'oblio, gli echi della morte violenta, rientrano tra gli elementi che causano la condizione "animica" (cioè propria di un'anima irrisolta e inquieta, già spirito sostanziale ma ancora ancorata a sentimenti terreni). Tutto questo, si trova nei manuali di spiritismo che tutti possiamo trovare nelle librerie. L'aspetto simbolico, certo non positivo, sta nel fatto che le "masse" siano spesso "pilotate" e "usate" da qualcuno tramite la diffusione capillare e insistita di un forte "sentimento comune". La distruzione di ogni cosa è un'espressione di rabbia inconsulta, irrazionale, che (come giustamente indica Dylan, che scemo non è) porta invariabilmente a un effetto boomerang devastante. Qui abbiamo due grandi blocchi opposti: uomini in carne e ossa, armati e guidati dai loro capi e dal senso del "dovere", contro uomini in carne e ossa affiancati da "cloni", quindi moltiplicati, creati da uno spirito ma resi talmente reali che mostrano ogni limite tipico dell'umano: aggressività, violenza, mortalità. Lo dice Malloy stesso, parlando a tu per tu con Dylan: "Noi siamo lui". Tutti. Uomini reali e costrutti corporei creati ad-hoc. E perfino Caprenter ha intuito il grado di pericolo rivelato da quell'assalto. Non solo bestie che caricano a testa bassa, ma una raffinata organizzazione che ha progettato il tutto tempo prima, che ha covato in silenzio per chissà quanto tempo e che ora ha deciso di attaccare. Chi viene macellato davanti a Scotland Yard è solo (come sa chiunque abbia combattuto in guerra o semplicemente, abbia prestato servizio militare) la cosiddetta "Carne da Cannone". Le vere menti stanno altrove, lontane dal fumo della battaglia. Carpenter è anche un veterano di guerra (scoprirete molti di più su di lui nei prossimi albi), e queste cose le conosce bene. Nell'unica frase che dice quando stanno rendendosi conto che i rivoltosi hanno staccato le linee e i poliziotti auspicano un intervento dei rinforzi è "Io non credo" (pag 44). Qui c'è tutto Carpenter: lui non crede che si riattiverà alcun sistema di emergenza, nè che si riuscirà facilmente a far intervenire l'esercito (con buona pace di chi ha gridato allo scandalo perchè non è mostrato chiaramente o spiegato che si potrebbero usare i cellulari). Ma è anche una dichiarazione di status, quella: Carpenter NON CREDE, perchè sa da subito come vanno quel genere di cose. Se avessi disatteso la natura horror, soprannaturale, della storia e mi fossi limitato a raccontare una storia di guerriglia urbana, avremmo 1) perso l'effetto di totalità soverchiante e 2) perso l'occasione di mostrare come IL DIALOGO (rappresentato dal solo Dylan) e l'emergere di un vecchio conto in sospeso con il senso universale di Giustizia (che giace schiacciata e violentata in uno scantinato... "Here Lies Justice"...) riescano a vincere su ogni violenza. Ma Dylan stesso, uomo fino in fondo (anche lui fortemente simbolico), risulta portatore sano di questi ingredienti risolutori non come fossero una missione di vita, ma solo come lati irrinunciabili del suo strano e sfaccettato carattere. Non ce li sbandiera come strumenti del superuomo tanto che, non appena risolta la questione, come primo pensiero ha quello di baciare Rania. E si prende pure un bel due di picche.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: lun dic 01, 2014 10:55 am 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
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SPOILER

A me non ha detto nulla: la parte sovrannaturale mi è parsa unita in maniera poco convincente e il fatto che l'altra parte fosse in sostanza Distretto 13 (quindi nulla di nuovo), mi ha totalmente fatto disinteressare al tutto.
L'entrata in scena dell'ispettore Carpenter è inutilmente teatrale. Inoltre avevo un sospetto che la sua spalla femminile dovesse rappresentare una breccia, una sorta di tramite fra i due personaggi (sennò il Nostro avrebbe avuto troppi problemi irrisolvibili con un ispettore del tutto indisposto nei suoi confronti). Quindi sospetto più che confermato.
Il nuovo approccio alla modernità di Dylan mi è sembrata troppo immediata: ok, la situazione era particolare, ma dopo eoni di estraneazione, di punto in bianco “ci prende gusto” e soprattutto riesce anche ad essere preciso e veloce nella ricerca.
Infine, se pensiamo che Anarchia nel Regno Unito dovesse rappresentare, se vogliamo, il vero numero del cambiamento con tanto di conseguenze (Bloch in pensione, l'arrivo del nuovo ispettore) e che soprattutto è stato scritto da un autore che ha dimostrato di essere davvero un ottimo scrittore (fra le altre cose, Stria lo considero davvero un capolavoro!), un po' di delusione fa capolino.
Casertano fa il suo lavoro, quindi promosso, anche se non è il mio preferito.
Copertina d’effetto ma non una delle migliori.

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BenVenutI iN GolConDa!


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: lun dic 01, 2014 11:18 am 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
LestatDeLioncourt ha scritto:
Kowalsky ha scritto:
Io ne ricordo anche l'anno scorso di numeri di alto livello, definiti capolavori epocali dagli stessi che adesso proclamano Dylan morto vent'anni... ma che ci si può fare?


E si saranno dimenticati...po' esse?



A parte che nessuno ha definito da schifo tutta la produzione post 100, mi pare che sia anche lecito essere sclaviani doc e non apprezzare l'evoluzione ( per me deriva...) del personaggio da un certo punto in poi, senza finire con l'esser presi per il culo.
O no ?
Se una ha apprezzato I Raminghi d'Autunno definendola per quel che è, cioè una storia stupenda, non vuol dire che gli debba piacere Spazio Profondo, o I Nuovi Barbari o peggio Un'affezionata Clientela.
Vuol solo dire che magari, per il mio punto di vista che vale quanto il vostro, quel numero aveva catturato un'atmosfera che credevo perduta, ma si è trattato di un'eccezione e nulla più.
Per me Dylan Dog è uno. Il resto son patetiche imitazioni.
La svolta voluta dal curatore non mi piace. Non sono Rimatt o Joe Montero, ma penso di poterlo dire senza venire flagellata nella pubblica piazza.

_________________
" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: lun dic 01, 2014 11:47 am 
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Messaggi: 226
Località: North Devon ,U.K.
Ho votato buono. Storia con precisi riferimenti all attuale. Spero non si esageri in futuro in questo senso.Manca un pizzico di romanticismo ma puo andare ..Bei disegni.Mi piacciono gli zombies e le loro urla. Va via veloce nella lettura. :tc:

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I don't give a fuck about you say
I do things my own way
Because that's the way i've always been
And the way it's gonna stay

THE EXPLOITED MA ANCHE LAPISTOLAGROUCHO !


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: lun dic 01, 2014 12:09 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
Messaggi: 2158
Comunque non è che servisse chiamare i rinforzi.
Nel 2014 ci sarebbe stata diretta live della BBC sui tumulti di ogni angolo di Londra.
Basta la televisione accesa a Downing Street per far scattare l'esercito a Scotland Yard.
Dylan chiede internet con troppa disinvoltura. Magari prima dovevano negargli l'uso degli archivi.
Ma che vuoi aspettarti da uno che dice "pericolo è il mio hobby"?

A me sembra che gli autori della fase due abbiano tanta paura a scrivere Dylan.
La continua ricerca della frase ad effetto retorica sa tanto di ansia da prestazione.
Peccato perché, ad esempio, il Simeoni letto su Nathan era eccellente.

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: lun dic 01, 2014 12:20 pm 
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Iscritto il: mer lug 28, 2010 5:37 pm
Messaggi: 1219
Tra il troll apocalittico e la troll che non legge l'albo ma lo commenta, non so se ridere o piangere.
Poi guardo i voti e sorrido.


Ultima modifica di il RRobe il lun dic 01, 2014 12:36 pm, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: lun dic 01, 2014 12:32 pm 
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Messaggi: 2158
Se guarda le vendite sorride anche di più.

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: lun dic 01, 2014 12:35 pm 
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Iscritto il: mer lug 28, 2010 5:37 pm
Messaggi: 1219
In effetti, sì.


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