Noto che sostanzialmente questa storia ha diviso i lettori in due. C'è chi la stronca senza pietà e chi la trova tutto sommato divertente.
Io mi trovo un po' nel mezzo.
Bella non è di certo. Trash lo è, ma del tipo che diverte poco. In fondo Chiaverotti ha scritto trashate migliore, tipo
Scritto con il sangue.
Credo che il difetto principale sia l'esilità del soggetto.
Di fatto, dal momento in cui i 4 entrano in scena, c'è una sola cosa che interessa allo sceneggiatore e ai lettori: l'istante in cui i 4 verranno punti per le loro malefatte.
Il problema è che in mezzo ci sono circa 90 pagine da riempire
e il Chiave lo fa alla carlona.
L'episodio col simil-Woody Allen, per esempio, è interessante, ma non c'entra nulla col resto della storia (se non per l'ambientazione boschiva... Troppo poco). Di fatto, è solo un riempitivo.
Come sono un riempitivo i flashback sul passato doloroso dei 4. Magari Chiaverotti voleva dare un po' di spessore psicologico ai trucidoni, ma il tentativo è fallito: i 4 sono troppo bastardi perchè il lettore possa empatizzare con loro.
La sceneggiatura è zeppa di trovate assurde e sconclusionate, già segnalate da molti. Uno spasso quando i 4 si mettono ad abbattere alberi con la motosega! Dylan in persona (e lo sceneggiatore tramite lui) si sente in dovere di commentare quanto sia idiota l'idea.
Però non tutte le trovate sono altrettanto divertenti. Molte sono semplicemente sciocche. Per una gag che funziona, almeno tre girano a vuoto.
Storia da 5,5 - al massimo da 6. Confesso di apprezzare molto i disegni di Coppola, perciò mi sento benevolo.