Cravenroad7

Ho letto solo la prima x il momento. E mi è piaciuta tantaissimo.

A partire dai disegni che ho trovato spettacolari, suggestivi e pieni di dettagli. Ho apprezzato le scelte d'angolazione e le trovate prospettiche utilizzate in alcune scene che hanno reso le stesse molto comunicative. Il colore è sicuramente il protagonista della storia. Per la sceneggiatura e la trama è ovvio che non c'è un dato innovativo tant'è che vengono ripresi personaggi e storie della vecchia serie, ma ciò non mi è dispiaciuto anzi! Ovviamente è scontato dire che la storia è toccante e fa riflettere, soprattutto nel dialogo tra Dylan e la Morte. Tutto in un finale che possiamo dire non si chiude con l'happy ending. Perciò per il momento 9/10 x la prima

letto e apprezzato questo 10° CF.

POSSIBILI SPOILER

sarà perché era la più attesa, ma sicuramente, la prima storia è la migliore, e se non un albo nella serie regolare (vista la narrazione di un ipotetico futuro che andrebbe forse troppo fuori lo schema narrativo seriale) sicuramente almeno uno speciale lo avrebbe meritato in pieno. Mentre leggevo pensavo che non sarebbe male come spin-off... chissà che alla Bonelli ci stiano pensando. L'addio a Groucho l'avrei preferito anche io un po' più commovente e meno frettoloso. Ma siamo di nuovo lì, poche pagine. Gradito il ritorno di Hicks! E gradita pure la sua fine! Vedremo come Bilotta concluderà questo ciclo, sicuramente sa il fatto suo. Mi è piaciuta molto anche la storia disegnata dai Cestaro, evidentemente limitata dallo scarso numero di pagine, avrebbe avuto bisogno di un più ampio respiro (come accade per "Addio, Groucho"). La storia fra la ragazza e DD avrebbe potuto dare più tragicità alla sceneggiatura, se approfondita. Bello il Dylan tagliateste alla Michonne. Anche questa è una storia che potrebbe dar vita a ulteriori esplorazioni di questo nuovo universo narrativo (magari in futuro ci racconteranno come DD ha perso l'occhio). Stupenda la parte finale che prelude lo scontro ultimo. E' stato molto divertente vedere DD nei panni di un investigatore dal metodo classico ne "La banda Maculata", dove finalmente ho trovato un Groucho in gran forma e che fa la spalla come si deve (un divertente dr. Watson) e un Dylan dandy che si prodiga in un indagine sullo stile del più famoso investigatore della letteratura. Storia divertente come divertente il finale con Sir A.C. Doyle. La storia che chiude questo 10° ci riporta ai giorni nostri. Mi sono piaciute le citazioni nerd della cameretta del protagonista, mentre quella di Daryl Zed l'ho vista come, boh, una risposta sarcastica di Gualdoni a chi gli chiede più splatter? Le pagine di cui è composta comunque bastano e avanzano in questo caso. Belli i disegni e le colorazioni di tutte le storie. Bella la copertina. Tavola preferita: quella che apre il CF!

Alcune considerazione sparse:
1) La Caccivio fa due su due con questa storia, dimostrandosi una sceneggiatrice davvero abile. Il suo Tagli aziendali - a dir il vero, passato in sordina - è un gioiellino di rara finezza.
2) Addio, Groucho! è una bella storia ma nettamente inferiore a quel capolavoro de Il pianeta dei morti.
3) Questo non è il miglior CF, che IMO rimane ancora il 2°.
4) Martinello è il miglior disegnatore che questa testata abbia ospitato.
5) Frecciatina di Gualdoni sulla fine dello splatter ridicola.

Ho detto

Sul binomio Addio Groucho/Il Pianeta dei Morti:

Grandissimi Martinello e Caccivio. Bravo anche Gualdoni. Il resto a dire la verità non è che mi abbia stupito più di tanto.

Stronchicchiato da Carmine Di Giandomenico che paragona il Color Fest ad una all-star calcistica allenata da incompetenti.

come dove quando?...che si lamenta visto che lui preferisce lavorare per l'estero e non per la bonelli....lo disegnava lui.

ah, ma forse si riferiva al logo di altroquando.

Ho votato ottimo.

CONTIENE POSSIBILI SPOILER (secondo me no, ma non si sa mai...)

La prima e la terza storia sono superlative in tutto.
Nella prima, peraltro, viene ritratta una versione di Dylan Dog che trovo davvero realistica. Devo dire, anzi, che il tutto mi ricorda moltissimo certe atmosfere a metà tra Watchmen e Blade Runner (la Londra grigia e piovosa, con il nostro che si aggira fradicio).
E' un Dylan Dog adulto, nel senso proprio di fumetto adulto, che trovo davvero azzeccato.
Non sono nemmeno d'accordo sul fatto che l'addio a Groucho sia stato poco enfatizzato. Il cardine della vicenda non è, infatti, a mio parere, la morte di Groucho in sè, quanto l'impotenza dell'amico nell'evitare l'evento.
Anche la ridicolizzazione della figura della Morte è una trovata interessante.
In buona sostanza, in "Addio Groucho" c'è la ormai rara possibilità di leggere un fumetto adatto anche a persone (come me) non più giovanissime.
Il contrario di quello che avviene troppo spesso nella serie regolare, dove, invece, si assiste mensilmente all'infantilizzazione del personaggio.
In questo senso, basta leggere la quarta storia del Color Fest 10, che seppur curiosa in termini di soggetto, paga una sceneggiatura illeggibile, che nemmeno le peggiori fiction di Rai Premium.
Basta leggere il dialogo tra il padre del Dylan nerd e Dylan stesso per coglierne la misura.
Vengono messe in bocca ai personaggi frasi che non si usano neppure nel teatro elisabettiano. Figuriamoci in casa, tra padre e figlio.
Speriamo che questo Color Fest tracci una nuova rotta.
Se sono rose fioriranno.
Se sono cachi...

Letto poco fa. Ora non ho il tempo per scrivere molto, comunque confermo il giudizio positivo fin qui espresso dalla totalità degli utenti (per quanto non abbia trovato la disparità qualitativa tra le diverse storie da molti evidenziata: per me sono tutte sullo stesso livello, con l'esclusione dell'ultima che è un po' peggio). Ma ci tornerò su con calma, nei prossimi giorni.

Bah, a parte la prima storia davvero figa, il resto mi lascia perplesso.
La mia attesa forse è stata disillusa dal titolo. Altroquando mi fa pensare a storie folli, alternative, realtà parallele, liberi sfoghi artistici e possibilità di stracciare tutti i canoni dylandoghiani. Vabbè avete capito lo spirito con cui l'ho letto
Per questo motivo considero le prime due in tema (La Banda Maculata è furbetta ma simpatica), ma le altre due?

La Caccivio fa una specie di riassunto. Riporto la trama del primo post:
Cosa sarebbe successo se il piccolo Dylan, che come sappiamo, è nato nel 1600, non fosse mai giunto ai giorni nostri, ma fosse invece cresciuto con Xabaras come padre in una isolata dimora della Scozia, circondato da zombie come servitori? È quello che scopriremo in questa storia raccontata in prima persona, sulle pagine del suo diario, da un inconsueto cacciatore di mostri.

In realtà non scopriamo un bel niente. O meglio, lo scopriremo nel prossimo Altroquando. Cestaro eccezionali, ma vabbè si sapeva.

La quarta completamente fuori tema. I disegni simil-Brindisi me l'hanno fatta spiacere ancora meno.

Letto la prima , addio groucho ,
Graficamente e' impressionante ,
La storia a me ha portato alla mente un po' judge dreed quando in certe storie incontrava dei personaggi particolari , futuristici ,
Peccato la brevita' della storia ,
Meglio di cosi' non si puo'

Le attese erano ben riposte: una delle migliori pubblicazioni dylaniate da anni. Ottima storia "Addio Groucho", che paga solo il dazio di non essere una sorpresa come lo fu il prequel, quel capolavoro che risponde al titolo di "Il pianeta dei Morti". La sorpresa stavolta è tutta femminile, la Caccivio scrive una storia semplicemente pazzesca partendo da un'idea tanto facile quanto geniale. In mezzo e alla fine due storie discrete.
Il "What if" è una formula che vorrei vedere sempre applicata al Color Fest, che è la collana che meglio si presta a questo genere di sperimentazioni. Soprattutto se i risultati sono questi.
Martinello e Cestaro Bros una gioia inesauribile per gli occhi. Votato ottimo senza fare medie matematiche.
Convengo poi anch'io con chi sostiene che il filone inaugurato con il "Pianeta dei Morti" meriterebbe forse una mini-serie parallela a parte.

Nota di particolare merito a Dogares per i suoi interventi che hanno addirittura attirato l'attenzione di Bilotta su facebook. A volte non sono stato d'accordo con la Strega, in alcuni casi mi ha persino irritato, ma qui c'è solo da fare i complimenti. Ti vogliamo sempre così ispirata.

Le tue osservazioni, in generale, sono sempre puntuali ed esaustive. Quindi ti ringrazio per la tua nota di merito.
Inutile dire che il merito, se tale si può parlare, è del forum e non mio.
I miei son solo pareri.
Del resto penso che ognuno di noi sia compiaciuto per la bellezza di questa storia e del Fest in generale.
Le cose vengono da se.

dog, non so se hai letto:

https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... e=1&ref=nf

altro che post del mese!!!
chepeau

Però! Complimenti!