Cravenroad7

A me quest'albo e' piaciuto! certo, dovete tener conto che abito in grecia e gli albi di dyd me li acquisto raramente, allora mi appassiono con tutte le storie!

"mi appassiono con tutte le storie"<font size=1></font id=size1>

<font size=3></font id=size3>di tutte le storie, a tutte le storie...? beh, la mia grammatica fa schifo... <img src=icon_smile_blush.gif border=0 align=middle>

molto molto carino.....

pugni nelle tasche rotte, me ne andavo
con il mio pastrano diventato ideale;
sotto il cielo andavo, o Musa, a te solidale;
oh! là, là! quanti splendidi amori sognavo!

Questa storia la annovero fra le peggiori di Chiaverotti.

storia 3
disegni 6
tot. 4,5[V]


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? La lotta alla mafia dev'essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. ?

schifoooo ??? incredibile come possano essere opposti i pareri su un fumetto.

per me è una storia accettabile nonostante la prova non esaltante del duo M&G, sicuramente più leggibile di tante altre chiaverottane: arginati i vari eccessi di luogo comune nonostante poi il soggetto che è il plus ultra della retorica (la bella che si trasforma in brutta), grazie a Dio Chiaverotti non ci mise a protagonista qualche mocciosa tirata fuori magari dal Delirium di turno. Ripeto, per essere un'idea banalotta lo sviluppo e i dialoghi di questa storia mi sembrarono e mi sembrano tutt'oggi in grado di costituire una degna storia di Dylan. Furba poi l'iniziativa di mostrare subito il volto della maniaca assassina, il giallo non è importante ma lo svolgimento slasher... e poi gradevole finalmente il consueto finale alla Chiaverotti: tutto sommato l'elemento "doppia personaltà" regge senza eccessivi strattoni.

copertina inquietante, quindi azzeccata: ineffabile quanto il titolo.

Non troppo bello, ma nemmeno troppo brutto , quest' albo è una via di mezzo.
Ne pubblicassero oggi di storie così.

Accettabile

mediocre

Come sempre quando si tratta di chiaverotti nel finale si perde

Chiaverotti riprende il discorso intavolato con Delirium, rifuggendo i pistolotti moralistici insostenibili di altri albi e scivolando solo in parte nella retorica. Come sempre, quando riesce a essere "misurato" e a non sovrabbondare con citazioni, camei, battute e iperboli di sceneggiatura il Claudione realizza storie piacevoli e convincenti. Ma..
Ma questo #81 ha un difetto macroscopico di cui non è responsabile Chiaverotti, bensì il dinamico duo Montanari&Grassani: i disegni, di rara bruttezza e anni luce dalle loro prove dylaniate più riuscite. La povera Maude Randall è raffigurata in modo troppo caricaturale per poter suscitare quello che nell'intenzione del soggetto doveva essere empatia/compassione. Secondo me è proprio sbagliata la loro scelta come disegnatori di quest'albo, che sembra composto da tavole più adatte a un fumetto umoristico che all'indagatore dell'incubo. Più adatto sarebbe stato indubbiamente Freghieri.
Peccato, perchè una volta tanto il doppio finale,se pur un po' forzato, era in sintonia con il resto.
Mediocre, ma non per colpa del Chiave.

Sì il duo non alla loro miglior prova,però su quest'album mi sembrano adatti...ci sta Maude raffigurata in modo caricaturale appunto per non far provare troppa empatia a chi legge.
Sul resto,Altair,condivido il tuo pensiero,sopratutto sul Chiave "misurato"

I disegni non mi hanno fatto impazzire, però la storia in sé mi è piaciuto molto, soprattutto l'ultima tavola.

Letto quando avevo 12 anni, riletto poi altre volte. E' uno dei Dyd da salvare nella mia personale collezione...

Questo toglie davvero l'appetito .
L'avrò letto 6 o 7 anni fa e poi mi son guardato bene dal riprenderlo in considerazione.

Barbosa e retorica. Il bambino che si mette a spiegare perché e per come sta chiedendo aiuto dà abbastanza l'idea di quanto cretine a volte possano essere le battute di Claudione. Protagoniste affascinanti manco per sbaglio, solito assassino che gode nell'uccidere, solite tirate moralistiche completamente fuori luogo. Insomma, una cazzata chiaverottiana classica

Montanari & Grassani molto meno peggio che in futuro, ma Maude è ritratta in modo troppo ridicolo.

Questa scena proprio non mi torna in mente... mannaggia. Per recuperarlo dagli scaffali dovrei fare le acrobazie ad incastro col Tetris.
Comunque Claudio non ha mia puntato granché sulla caratterizzazione di personaggi femminili "complessi & affascinanti"... specialmente con un coltellone fra le manacce.
Voi ve ne ricordate qualcuna, visto che oggi la mia memoria non mi accompagna?

E comunque poi è arrivata Paola e ci ha pensato lei .
(ad uccidere il Chiave....-womenstyle?)

ALOHA AMORE CRIMINALE