Cravenroad7

Me lo sono letto pochissimi giorni fa.

Sensazioni contrastanti, nel complesso sufficiente ma nulla di più. Parte a razzo comnquistando subito l'attenzione del lettore, ma poi si affloscia cadendo nella ripetitività, che in storie come queste se non si sta attenti sono sempre dietro l'angolo.

Ottimo in ogni caso il lavoro di Freghieri, mentre Chiaverotti l'ho trovato meno incisivo rispetto al suo standard.

Concordo.
E' una storia non brutta, ma neanche niente di che.

Freghieri bravissimo

Fin da quando la lessi ( o la rin-tin-tin.... ok, dopo questa bannatemi, me lo merito... ) lasciò anche a me sensazioni contrastanti.... La trovo parecchio affascinante e con degli ottimi spunti, ma anche terribilmente confusionaria tanto che anche dopo varie letture non si riesce a trovarvi un filo logico...Sembra proprio scritta senza un'idea compiuta, come già  rilevato da qualcuno.... Tuttavia trascurando questo DETTAGLIO ( ) per me la storia è coinvolgente e mi invoglia a rileggerla di tanto in tanto...

Bellissimo, alla prima lettura non l'avevo capito mi sembrava troppo contorto labirintico (un po' come sogni).

Eccellente

e come "Sogni" si regge su qualche buona trovata, molti luoghi comuni ma soprattutto un impianto visivo eccezionale di un Freghieri in stato di grazia. Anzi direi che "Il monastero" raggiunge la sufficienza proprio grazia a Freghieri perché a differenza di "Sogni" il pathos e la stessa trama hanno uno spessore molto meno delineato. In parole povere prime 20/30 pagine ottime, certo non stiamo parlando di un capolavoro ma ci sono ottimi elementi concreti (massacro nell'ufficio postale, echi da "Una giornata di ordinaria follia") con intenzioni visionarie. Dopo questo inizio promettente Chiaverotti stiracchia un materiale piuttosto povero d'inventiva, sia i dialoghi che le situazioni non esaltano. Per i dialoghi c'è la solita melassa chiaverottiana con le solite 3/4 parole chiave ripetute e straripetute (destino, morte, futuro, sogno, ecc.), per le situazioni ci sono alcuni luoghi comuni buttati nella mischia senza reale credibilità (il mostro delle fogne, l'assassino che va compreso, ecc.). L'atmosfera (parlo del tradizionale utilizzo di Dylan) e persino un finale a sorpresa questa volta azzeccato contribuiscono al voto complessivo che per me non va oltre il 6

Niente di entusiasmante. Una cosa è certa Chiaverotti sapeva creare gli ambienti giusti e delle atmosfere bellissime

Ne avevo un ricordo migliore, tanto da considerarlo un quasi capolavoro, invece rileggendolo la mia valutazione si è un po' abbassata.
L'idea più intrigante dell'albo, tanto per cominciare, è di Sclavi, frutto di quel piccolo gioiellino che è la "Piccola biblioteca di Babele". Chiaverotti ci costruisce sopra una sceneggiatura poco lineare, innestandovi idee pregevoli, in particolare quella di Dylan al bivio delle 4 strade, molto affascinante (quasi da librogame se qualcuno li ricorda!), ma anche soluzioni più banali come quella dell'ennesimo sbroccato colto da un "giorno di ordinaria follia" (davvero non se ne poteva più già in quel periodo). Il mostro blobboso ricorda un po' quello di "Dal profondo" (e non solo) e forse serve solo a incasinare la storia, scardinandola dal binario delineato che avrebbe dovuto essere solo quello del "destino" (non a caso proprio a uno scherzo del destino Chiaverotti affida la soluzione del caso per DD). Interessanti invece alcuni momenti onirici e il finale aperto. Non è un caso che la storia soffra un po' proprio nella seconda parte, quando il segreto di Rorrim è già svelato e terminano le situazioni onirico-surreali.
Freghieri qui in ottima forma, arricchisce anche la sua collezione di modelle con Eleanor, tra le più belle conquiste dylaniate, soprattutto senza veli .
Uno speciale da 8. Voterò buono.

Uno dei finali più strani di tutta la serie.

Appena riletta, a me questo speciale è piaciuto, ho trovato intrigante l'idea del monastero, della possibilità di riscrivere il destino. Il finale poi mi ha lasciato un senso di speranza spazzando via la malinconia che serpeggiava fino ad allora. Ottimi i disegni. Voto 8,5

Letto oggi per la prima volta.
Troppo confusionaria per miei gusti. L'idea che non ci fosse un canovaccio prestabilito è fortissima. E' comunque una storia con forti suggestioni e sequenze oniriche tipiche di quel periodo, quindi belle e ben orchestrate. Mi piace proprio l'atmosfera che riesce a creare il Chiave, ma per il resto realizzazione della trama e finale mi hanno lasciato l'amaro in bocca.

Sufficiente.

Io ho votato buono (per me è 8).
Pur essendo inferiore ai primi 6 speciali, ne conserva, a mio parere, certe atmosfere molto ovattate.
Ricorda "Sogni", che considero tuttavia un gradino sopra.
I disegni di Freghieri, e soprattutto le tette (non quelle di Freghieri, ovviamente), stavolta mi sono piaciuti.

Secondo me un buon albo, superiore sia ad "Orrore nero" che a "Sogni" e molto migliore de "I vivi e i morti". Chiaverotti si castiga un poco e riesce a scrivere, senza strafare praticamente mai, una storia folle ma coesa e coerente. Consigliato.

SICURAMENTE SPOILER

Uno speciale difficile da definire, a mio avviso.
Il primo punto a favore è che mi è sembrato veramente uno speciale, nel senso non una storia da serie regolare. Sembra poco, ma a me di leggere speciali che sembrano albi mensili non piace.
Il Chiave riprende la mia storia breve preferita, andandoci a creare uno spin off più che un sequel. Una storia interessante nella decostruzione spazio temporale e nel diverso svolgersi di "infiniti mondi possibili". In tutto ciò, un lettore poco attento rischia anche di perdersi, ma per un lettore attento è quasi un divertimento star dietro ai pensieri in libertà di chiaverotti. Ci sta anche il finale aperto (anche se sembra un po' di comodo), estremamente banale il caso di omonimia per spiegare la situazione creatasi.
Freghieri bravo ma forse poco adatto alle atmosfere dell'albo.

In definitiva, una buona prova, non indimenticabile. 7

Dopo averlo letto ho avuto una grande confusione in testa.
tipo "ma era un capolavoro che non ho capito perché non ci ho dato la giusta concentrazione?"

rileggendo lo con più calma mi é rimasto solo la sensazione di una storia confusionaria ma ottimamente disegnata

Che coincidenza, appena riletta anche io!
Ho avuto la tua stessa impressione...storia confusionaria, ho fatto una gran fatica a mantenere la concentrazione...