Cravenroad7

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#263 - La collina dei conigli
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MessaggioInviato: lun lug 28, 2008 5:07 pm 
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SPOILER
e secondo che logica non sarebbe per caso ? il coniglio incontra la famiglia ben prima che questa compri il terreno e la casa e non mi pare che venga accennato che sia il coniglio a "condizionare"


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MessaggioInviato: lun lug 28, 2008 7:17 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by KhA`ronT</i>
<br />SPOILER
e secondo che logica non sarebbe per caso ?<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Per come la vedo io non è una questione di logica: non è un caso, ecco tutto. Non c'è logica che spieghi come le cose siano andate così... Eppure sono andate così, IMO (del resto il coniglio in questione è pur sempre il [spoiler]generale di un esercito di conigli zombi[/spoiler]). [;)]


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 8:28 am 
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Dunque, dunque dunque.
Non del tutto riuscito, ma il miglior albo da molti mesi a questa parte, anche se per quanto mi riguarda la cosa vuol dire ben poco.

Iniziamo da cosa mi è piaciuto: Mari. Che ci fornisce la sua prova più normale e forse "normalizzata", ma resta un disegnatore superlativo, capace di rendere inquietante il semplice profilo di un prato, l'erba mossa dal vento, gli alberi contro il cielo. Grotteschi eppure realistici e quotidiani i suoi personaggi. E poi il suo splendido Dylan, allampanato e con un che di fascino decadente, da personaggio alla Poe; il Dylan migliore, due dita sopra i migliori (Casertano, Roi, Stano).

Mi è piaciuto leggere una storia finalmente dalle atmosfere horror, con diverse scene finalmente inquietanti, con un Dylan che finalmente ragiona, parla, si muove, agisce e subisce da Dylan.

Difendo con i denti la bontà del finale: le ultime quattro pagine sono Dylan, il VERO Dylan, al 100%... buonismo? pistolotto? ma stiamo scherzando? Dopo mesi afflitti da finali conditi da banalità sconcertanti (Upyr), vaccate belle e buone (Lontana galassia), ridicoli pirla che marciano verso il futuro con lo skate (Casper), dialoghi indegni dei Baci Perugina (Moonlight) e considerazioni rassicuranti che sono la negazione stessa dell'horror (Incendiario), non mi si può parlare male di questo finale. Un finale finalmente non riconciliante, finalmente <i>morale</i> (non moralista!) e finalmente onirico come Sclavi comanda!
Mah, temo che non siano solo molti autori ad aver dimenticato cosa era e cosa dovrebbe essere Dylan...

<b>SPOILER</b>
<font color="teal">Questione <i>vivisezione</i>: ricorderei che "Goblin" è un albo di esattamente diciotto (18!) anni fa. Se un autore dopo diciotto (18!) anni non è libero di rispolverare un tema e un argomento (tra l'altro per scrivere una storia a me ha ricordato molto di più "La rivolta delle macchine" o "L'orrenda invasione"), non lamentiamoci se poi non sanno che pesci pigliare e scrivono storie di cacca.
L'originalità degli spunti è l'ultimo dei problemi del Dylan attuale. </font id="teal"> <b>FINE SPOILER</b>

Inizialmente mi ha irritato l'incongruenza bella e buona che nessuno dei personaggi avesse un telefonino. Ma poi ho pensato che forse è un omaggio ai classici horror voluto da Medda, che infatti sottolinea la cosa fin da una delle prime battute di Dylan. Okey omaggio "ricevuto"!

Altre cose mi hanno lasciato perplesso.
Vero, Groucho è tornato ad essere il personaggio Groucho e non più solo una macchietta da liquidare il più in fretta possibile, però non mi è piaciuto sorprenderlo in più di un momento a pensare "normale" e in un paio di occasioni addirittura vederlo rinunciare alla battuta. Non può bastare un Dylan allettato per far tacere la sua follia!

Mi è piaciuta la sequenza onirica. Non granché originale, ma ben resa da Mari. Ma ho detestato quelle pagine nere (per quanto sia un effetto grafico che in genere mi piace)! Una volta la confusione tra realtà e il sogno era uno dei cardini della serie, adesso praticamente te lo urlano in faccia che "è solo un sogno!". Bah!

E ora veniamo all'unica nota per me seriamente dolente: ancora più che nelle sue ultime storie si accentua la tendenza di Medda a sceneggiatura eccessivamente lineari e fin troppo parlate. La storia scivola via bene, ma scivola davvero troppo liscia e prevedibile, anche un po' lenta. Non c'è davvero nulla che non vada come deve andare, muore chi deve morire ed è abolito anche il minimo colpo di scena. Avendo scelto stavolta un bersaglio odioso ma "politicamente corretto", non potendo quindi <i>provocare</i>, mi pare si riveli in Medda quel senso di stanchezza e disillusione professionale che, secondo me, cova sotto le sue storie da un po' di tempo. Per ora si salva con il suo grande mestiere, ma non vorrei che dopo Sclavi e la Barbato, Dylan Dog si rivelasse ancora una volta serie difficile e arcigna per i suoi autori migliori (e lo dico anche con un po' di irritazione: troppe menate si fanno questi sceneggiatori di fumetti, gli ci vorrebbero cinquant'anni in fabbrica come mia madre per ritrovare le giuste prospettive ? sia chiaro che è un discorso che vale anche per il sottoscritto).


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 9:32 am 
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Località: Empoli
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Waits</i>
<br />

Difendo con i denti la bontà del finale: le ultime quattro pagine sono Dylan, il VERO Dylan, al 100%... buonismo? pistolotto? ma stiamo scherzando? Dopo mesi afflitti da finali conditi da banalità sconcertanti (Upyr), vaccate belle e buone (Lontana galassia), ridicoli pirla che marciano verso il futuro con lo skate (Casper), dialoghi indegni dei Baci Perugina (Moonlight) e considerazioni rassicuranti che sono la negazione stessa dell'horror (Incendiario), non mi si può parlare male di questo finale. Un finale finalmente non riconciliante, finalmente <i>morale</i> (non moralista!) e finalmente onirico come Sclavi comanda!

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
SPOILER

Sui finali degli ultimi albi sono d'accordo ma valutando <u>questa</u> storia il finale ci sta un pò come il cavolo a merenda...o meglio, se Medda avesse voluto arrivare lì avrebbe dovuto svolgere la storia in altro modo. Non me ne pò fregà de meno che la vivisezione sia già stata trattata in Goblin però non me la posso ritrovare spiattellata lì. La linearità e la prevedibilità della storia non sono necessariamente un difetto e la prima metà dell'albo lo dimostra.


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 10:44 am 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Waits</i>
E ora veniamo all'unica nota per me seriamente dolente: ancora più che nelle sue ultime storie si accentua la tendenza di Medda a sceneggiatura eccessivamente lineari e fin troppo parlate. La storia scivola via bene, ma scivola davvero troppo liscia e prevedibile, anche un po' lenta. Non c'è davvero nulla che non vada come deve andare, muore chi deve morire ed è abolito anche il minimo colpo di scena. Avendo scelto stavolta un bersaglio odioso ma "politicamente corretto", non potendo quindi <i>provocare</i>, mi pare si riveli in Medda quel senso di stanchezza e disillusione professionale che, secondo me, cova sotto le sue storie da un po' di tempo. Per ora si salva con il suo grande mestiere, ma non vorrei che dopo Sclavi e la Barbato, Dylan Dog si rivelasse ancora una volta serie difficile e arcigna per i suoi autori migliori<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Oltre a essere sostanzialmente d'accordo con tutta la recensione, mi sento di quotare in particolar modo questo passaggio: Medda è ormai l'unico a scrivere Dylan Dog come dio comanda, però negli ultimi tempi (con l'esclusione di <i>Il feroce Takurr</i>, che fa storia a sé) sembra giocare sul sicuro, senza prendersi troppi rischi (accadeva anche nel pur buonissimo speciale <i>Reality Show</i>). Non che la semplicità sia per forza un difetto (e infatti la lettura de <i>La collina dei conigli</i> è stata una bella boccata d'ossigeno, per me), ma ho davvero l'impressione che Medda si limiti, stando (fin troppo) attento a non strafare.

Poi (senza voler offendere nessuno, beninteso), che le pagine più dylaniane viste sulla serie negli ultimi tempi siano quelle che più hanno sollevato critiche mi mette addosso una certa tristezza. [V]


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 12:41 pm 
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Iscritto il: mar ago 26, 2003 7:53 pm
Messaggi: 1735
letto....votato buono.Mi è piaciuto sopratutto per i superbi disegni di mari e comunque anche per la sceneggiatura di medda che riporta un pò a galla il groucho dei tempi migliori, e tratta un tema caro a tutti i lettori di dylan dog... SPOILER anche se già trattato magnificamente ben 18 anni fà dal chiaverotti nazionale
comunque in definitiva buon albo anche se non brilla per originalità è comunque un lavoro ben svolto da entrambe gli autori!

sogg:6
SCENEGG:7
DISEGNI:8


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 1:15 pm 
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Iscritto il: sab apr 30, 2005 1:18 pm
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N.263 LA COLLINA DEI CONIGLI

S
P
O
I
L
E
R

Medda allo sbando riassume ciò che Dyd non dovrebbe mai più essere: un copia-incolla involuto di temi e situazioni (ha già detto tutto sull'argomento GOBLIN nel 1990), una trametta pretestuosa con l'ennesimo "gruppo di personaggi eterogenei in interno", uno schematismo che non interessa a nessuno (inizio - assedio - scioglimento) e soprattutto il trionfo della retorica finale, che ci offre tra le pag. 96-98 più brutte che si ricordino - abbiamo trovato chi fa rimpiangere la "sorpresa all'ultima tavola" di Ruju, ma questo non ci consola affatto.
Mettiamoci inoltre che Medda, al solito, è di casa nella tecnica della pura scrittura: lo testimonia la prima parte che, poggiando su un'idea abusata, regge comunque per almeno 40 pagine grazie alla bella calligrafia dell'autore; vedere la confidenza con Groucho (pag.21, l'incontro con Winston, magistrale: come movimentare una situazione narrativa ordinaria), prima scatenato e poi ironicamente "messo a tacere" dal sonnifero, personaggio amato dall'autore che negli anni ne resta il massimo interprete *. Il grande Mari è sprecato e quasi umiliato nel disegnare il ridicolo finale; tuttavia pag. 77-81, finalmente il suo animo dark, sono sufficenti a godersi lo spettacolo. Per il resto, basti il monologo finale, già "preannunciato" da Dylan più indietro (Pag. 86: "La parola è vivisezione"... ma non bastava il sogno???), una filippica esplicita e offensiva perchè sottovaluta le capacità cognitive del pubblico, ci prende per scemi, ci dice volgarmente ciò che si teme non saremmo mai riusciti a capire.
Medda esaspera i difetti già evidenti ne IL FEROCE TAKURR (costruzione di mestiere - scrittura pregevole - arringa buonista - nessuna sostanza), per questo il suo talento tutto narrativo non è un valore aggiuntivo, semmai un aggravante. E con una conclusione di tal fatta riporta d'attualità un vecchio ritornello dylaniato: "Non mancano gli scrittori, qui mancano le idee".
Peccato.

*Due citazioni di fila in bocca all'assistente:
1) Pag. 24: "Bugs suona meglio. Anche Harvey non è male". Harvey è il coniglio gigante dell'omonimo film di Henry Koster, 1950.
2) Pag. 25: "La vita è una marcia. Prima una marcia trionfale, poi nuziale, poi funebre". Autoreferenziale Medda: lo stesso concetto chiudeva il capolavoro LA TERZA FACCIA DELLA MEDAGLIA.

Voto: 4?


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 1:34 pm 
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Iscritto il: dom mag 13, 2007 3:52 pm
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meravigliosa!!!

spoiler
il tema della vivisezione legato con superbia abilità sceneggiativa al tema del degrado psicologico dell'alienazione interiore causata dalla provincia:claustrofobica,logorante,divoratrice.
la situazione, dal punto di vista della tensione narrativa, appare ben delineata quando groucho,colpito da un dardo avvelenato di un bracconiere della cornovaglia, viene tratto in salvo dalla giovane protagonista, la quale, morsa dai conigli geneticamente mutati,comincia il suo cammino verso la sua catartica liberazione autodistruttiva.magistrale la tavola in cui dylan conficca il serramanico nel collo dello scienziato pazzo che minaccia con una siringa grondate di sostanza virulenta la comica spalla delle sue mirabolanti avventure.
finale epico,con esplosione nucleare della fabbrica farmaceutica abusiva e corsa di corpi in fiamme verso il nulla, mentre i nostri si allontana di spalle inghiottiti dalla foresta.
voto 10
fine spoiler


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 1:52 pm 
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Iscritto il: mer nov 21, 2007 2:07 am
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Premessa importante: Secondo me è una storia più appropriata ad un maxi che ad un albo della serie regolare.
Perchè? Perchè è una storia divertente, con poche aspirazioni dell'autore, cristallina e semplice, un bel passatempo sotto il sole o in treno.
La storia di per se l'ho trovata gustosa, con belle ambientazioni, bei dialoghi, un Groucho presente ed ispirato, vivo, e non una comparsetta inserita per avvalorare l'appartenenza dell'albo alla serie, un Dylan non lontanissimo da quel che dovrebbe essere, ironico ed autoironico.
Solo in un episodio non mi è apparso descritto bene:
<font color="red"><b>SPOILER</b></font id="red">
Quando viene raccontato l'accaduto, vent'anni prima, delle vivisezioni ai conigli, Dylan è rimasto lì senza dire nulla, calmo e serio. Mi sarei aspettato, invece, una reazione più impulsiva da parte sua, in quanto animalista convinto. O almeno una frase di profondo schifo al proprio interlocutore.. invece non ha detto nulla.
<b><font color="red">/SPOILER</font id="red"></b>

Nel complesso l'albo è apprezzabile e non banale.

Non vorrei che si aprisse una vera e propria caccia al luogo comune.
Si, il tema della <b><font color="red">SPOILER</font id="red"></b><font size="1">vivisezione</font id="size1"> <b><font color="red">/SPOILER</font id="red"></b> Può anche essere già usato ma lo travo molto meno pacchiano del tema dei videogiochi che minano la fantasia, apparso in qualche albo precedente!

I disegni di Mari li ho graditi, questa volta (non sono mai stato un amante del suo tratto).
Un buono complessivo ci sta proprio!


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 2:04 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Non so se prendere meno sul serio la recensione di Chucho o quella di Ema ("le pag. 96-98 più brutte che si ricordino"... "Mari è sprecato e quasi umiliato nel disegnare il ridicolo finale"... Andiamo, su!). [:D]


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 2:17 pm 
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Iscritto il: dom mag 13, 2007 3:52 pm
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non solo devi prenderla sul serio,ma la devi stampare e attacarla in camera


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 2:22 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2005 7:04 pm
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ma siete pazzi! Questa storia è bella e ben scritta. Forse è lo spirito del "Dylan dog audience" a non essere più quello di un tempo... Ovvio che se provate totale repulsione per un fumetto teso a ricercare una propria dimensione morale, allora Dylan Dog non fa per voi "Tout Cort". Bisogna però stare attenti assai, che quest'ultimi vent'anni di egemonia mediaset e di crescente micro-tecnologia non ci abbiano resi vuoti come molte delle storie che vengono sorprendentemente coperte d'alloro su queste pagine?

Evviva Medda e evviva la politique des auteurs!

SPOILER

Riguardo all'incongruenza sollevata da karont, imposto una risposta che è poi a sua volta una domanda: se un morso di coniglio mannaro cagiona a dylan un infezione che lo porta ad avere allucinazioni rivelatrici, non è parimenti possibile che la presenza del coniglio bianco porti inconsciamente la famiglia Hutchins a insediarsi proprio nei luoghi del passato misfatto?

Dylan Dog è un fumetto horror, questo non dimentichiamolo. Soprannaturale.


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 2:28 pm 
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Iscritto il: dom mag 13, 2007 3:52 pm
Messaggi: 1041
si joe.è sicuramente colpa degli ultimi vent'anni di egemonia mediaset.e forse anche dei gessetti colorati . il demonio in persona li fa,quei gessetti colorati!!comunque a me la storia è piaciuta.
ma con me era un po' come giocare in casa
spoiler
essendo antivivisezionista dall'età di 14 anni
fine spoiler


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 2:31 pm 
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Iscritto il: mer set 28, 2005 11:37 am
Messaggi: 3262
Ema, splendido Groucho, splendido Mari, abilita' nella scrittura pura e scrittura pregevole e poi da 4 e mezzo?? :)
E il finale, sebbene sia superfluo (imposizione della Bonelli per trasmettere meglio il messaggio agli under 9? :D) è sempre scritto in una certa maniera, trasmette angoscia e tensione, io questa filippica onestamente non la vedo.


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 2:36 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2005 7:04 pm
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Quali gessetti colorati? quelli con cui ti scrivo: Non mi prendere per il c...?

per piacere, s'intende...


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