Cravenroad7

Le mie 100 storie preferite di Dylan Dog : posizione n°65



Il tunnel dell'orrore, mensile n°22, luglio 1988

Testi di Tiziano Sclavi
Disegni di Montanari & Grassani

Clint Callaghan non è pazzo. Non del tutto, per lo meno. I suoi fili sono tirati da un burattinaio invisibile che gli ordina di uccidere senza pietà e senza scopo. Ora l'esercito lo assedia e la sua vita è al capolinea... soltanto Dylan Dog può aiutarlo a scoprire cosa si nasconde nel suo passato di orfano. è un tunnel pieno di ombre quello in cui l'Indagatore deve infilarsi, un tunnel di orrori che porta dritto a una sua vecchia conoscenza: il professor Hicks!

Un episodio effettivamente ordinario se lo guardiamo con gli occhi degli ultimi '80. Il memorabile prologo al lunapark riserva già  il torbido di emozioni, balzi d'umore, note di colore e colpi plateali da pelle d'oca, teste che esplodono, bimbi e zucchero filato per aria falciati da raffiche di mitra, Montanari e Grassani che gongolano. E' tra queste pagine che si può comprendere la definizione di anti-eroe: un anti-eroe non è un tizio che piagnucola, non è un tizio che sballottola, l'anti-eroe è un eroe che entra nel tunnel, che fa da intermediario, che comincia ad indagare, che scavicchia il proverbiale barattolo di vermi, che prende botte e si fa qualche ora in camicia di forza, che esce dal tunnel, va a casa e si accomoda mugugnante in poltrona. E un anti-serie, cos'è? Una serie che perde il senso della citazione, quella in cui il primario riverito che stava lଠper lଠcon Hitler e ha lo stesso nome di un altro luminare che stava lଠper lଠcon Xabaras e poi ha dato il via al progetto X; in cui lo stesso primario tesse ummaumma con un collegio di suore e in cui compare nell'ultima tavola, impunito. E' l'anti-serie di militari, freak, teen ager in salsa grottesca, suore che bruciano. Di altre citazioni pazze quali Clint Robert Callaghan Zimmer. Sul retro simpatico prewiew del neonato Nick Raider.

I miei 100 momenti topici di Dylan Dog: posizione n°34



Dylan brucia suora in Il tunnel dell'orrore n°22.

ok non proprio Dylan ma quasi.

Non credo che si possa definirlo capolavoro, è una storia divertente, un po' come "Giorno Maledetto", con scene e situazioni memorabili,come quelle che ha riportato il nostro Kramer, e qualche forzatura con la storia dei nazisti se non sbaglio (è parecchio tempo che non lo leggo), tuttavia, a suo modo, è un numero storico. 8-

Ho votato "ottimo". Forse sono stato un po' troppo buono, ma quel prologo è straordinario!

accettabile

Non è tra le mie preferite del primo triennio ma ho votato buono, un 7- se dovessi esprimermi in decimali. Il titolo hooperiano è fuorviante (come spesso accadeva) perchè il soggetto è cop.. ehm ispirato al film (e omonimo romanzo di Ira Levin) "I ragazzi venuti dal Brasile". Qui al posto del Dr. Mengele abbiamo il Professor Hicks che ritorna senza rullo di tamburi e anche stavolta la fa franca. Dylan grida vendetta ma, anche se rivedremo ancora il malvagio luminare, non si è mai arrivati (finora almeno) a una resa dei conti. Sclavi si destreggia bene nella gestione del classico assedio con ostaggi, anzi per bocca di Bloch si prende anche gioco dei clichè della situazione. Per la prima volta emerge prepotentemente nella serie il sentimento antimilitarista. Dylan attivissimo, risolve il caso in pochissimo tempo ma arriva sempre quando ormai è troppo tardi.
M&G pirotecnici con la strage al luna park e nell'incendio finale anche se ho sempre un senso di deja vù: John come Otto nel #3. Clint Callaghan nome fantastico.

Curiosità: se non sbaglio è l'unica volta nella serie regolare che un disegnatore (anche se M&G sono una coppia ) realizza le tavole di 2 albi consecutivi che non sono storie "doppie".

Accettabile !

difficle da giudicare da parte mia.
nel senso che per le storie dei tempi era appena appena accettabile ma vista con gli occhi di cosa è diventato dylan dog glidarei un 8.

Accettabile ma niente di che, tra l'altro capisco veramente solo adesso la copertina, mi sono sempre immaginato tutt'altra storia guardando la copertina.
Comunque mi ricordo un film vecchissimo che vidi una volta per sbaglio, dove c'erano degli orfani clonati da uno scienziato che diventavano malvagi, magari c'entra con questa storia di Tiziano, anche perché pensandoci bene trattava anche di nazisti.

Grande film che tu vidi. Si intitolava " I Ragazzi venuti dal Brasile " dal romanzo di Ira Levin. E c'era pure Gregory Peck che faceva il cattivone. Poi gli orfani in questione erano Hitler da piccini...

Ho cercato, ma non sono sicuro fosse quel film... Però ho ricordi molto vaghi

Scommettiamo un Cuba Libre ?

Con piacere, mi ricordo sti bambini qua tutti uguali con gli occhi in fissa.

Lo citavo anche nel mio commento il film/libro, se qualcuno leggesse..

Avevo letto, ma non avendo idea di che film fosse non ho collegato.