la seconda occasionestorione che sembra uscire fuori dai primi 50 numeri, con un CASERTANO straordinario
un assaggio lo avevamo avuto con il persecutore
dopo "oltre quella porta" e "il giardino delle illusioni", prosegue il gioco al massacro, processo a dylan dog che culmina nella scena-madre, l'eterno pallino barbatiano sul rapporto tra dylan e le donne, un prologo che colpisce duro, con un'ambientazione essa stessa minimale ma particolare (la casina in muratura, la fogna)
curioso come la barbato sia andata a recuperare un chiaverotti dimenticato e sottovalutato come "l'uomo che vendeva il tempo"
storia che all'epoca valutai positivamente ma con freddezza (ormai non ne potevo più di dylan dog), oggi la considero un nuovo classico
bella la copertina
CAPOLAVORO
voto 10