Cravenroad7

Bella storia, bravo Ruju! Albo scorrevole e molto godbile. Sono d'accordo con chi dice che i disegni di Mandrafina danno un sapore di novità, li ho trovati molto belli anche se il suo Bloch è orrendo [B)] voto un 6 pieno

Attenzione! potrebbe contenere SPOILER (anche se ormai lo avrete letto tutti): non somministrare al di sotto degli 87 anni.

Che dire: storia carina, scorrevole, con un finale che senz'altro avvince di più che non quello umoristico de "il tredicesimo uomo".
Disegni apprezzabili, anche se presto cercherò informazioni riguardo i 6 anni che hanno richiesto per essere realizzati.
Storia molto sul "leggenda metropolitana": una persona che muore ed il suo spirito, legato al luogo dell'evento, miete puntualmente delle vittime. Sembra molto "the grudge" solo che il protagonista si muove in modo "normale" e non fa uno strano rumore prima di uccidere le sue vittime.
Non mi è piaciuta molto la figura che è stata assegnata alla strada, ma questo dipende dal mio pensiero riguardo gli incidenti: sono sempre causati da errori umani. In questo caso invece è la strada ad essere cattiva ma quasi indifferente (un po' come la Natura vista da Leopardi) a richiedere la sua parte mensile di sangue e lo fa senza un motivo apparente.
Per il resto è un albo che da parte mia riceve un 8 pieno.

Non dico che non si sia amorevolmente cercato di costruire un albo che non affaticasse troppo il lettore, sovrapponendo a una settantina di pagine occupate perlopiù da mirabolanti incidenti e da qualche simpatico intermezzo un?altra ventina di tavole consacrate all?inattesa, emozionante risoluzione della vicenda. Ma senza gli arzigogoli di una <i>detection</i> troppo complessa, per carità.

Non dico che non si sia avuta cura di ripescare i comprimari di testata, Blochilpassacarte e Groucholosparabattuteininfluenteaifinidellavicenda. E per un numero di tavole salomonicamente equipartito: un paio a testa.

Non dico che i protagonisti della vicenda non siano stati sapientemente cesellati, dall?eccellente personaggio tinca (Mr.Fish) al <i>villain</i> pressoché impossibile da fronteggiare e dalla storia tormentata (ma dài!).

Non dico che sia corso il rischio di far sfuggire qualcosa attraverso dialoghi quantomai esplicativi e talora attingenti la comicità involontaria.

Non dico che non si sia cercato di offrire bbbrividi e, al contempo, utili insegnamenti.

<b>PERò!..</b>

<b>? PERò NON SI è VISTO UN SOLO PENE!</b>

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Fedylaniata</i>
<br />Non dico che non si sia amorevolmente cercato di costruire un albo che non affaticasse troppo il lettore, sovrapponendo a una settantina di pagine occupate perlopiù da mirabolanti incidenti e da qualche simpatico intermezzo un?altra ventina di tavole consacrate all?inattesa, emozionante risoluzione della vicenda. Ma senza gli arzigogoli di una <i>detection</i> troppo complessa, per carità.

Non dico che non si sia avuta cura di ripescare i comprimari di testata, Blochilpassacarte e Groucholosparabattuteininfluenteaifinidellavicenda. E per un numero di tavole salomonicamente equipartito: un paio a testa.

Non dico che i protagonisti della vicenda non siano stati sapientemente cesellati, dall?eccellente personaggio tinca (Mr.Fish) al <i>villain</i> pressoché impossibile da fronteggiare e dalla storia tormentata (ma dài!).

Non dico che sia corso il rischio di far sfuggire qualcosa attraverso dialoghi quantomai esplicativi e talora attingenti la comicità involontaria.

Non dico che non si sia cercato di offrire bbbrividi e, al contempo, utili insegnamenti.

<b>PERò!..</b>

<b>? PERò NON SI è VISTO UN SOLO PENE!</b><hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Ahahah, quest'ultima cosa però mi sa che va spiegata perché non tutti potrebbero capirla. [|)]

Credo di far parte di quei "non tutti". [:I]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Nyarlathotep</i>
<br />Credo di far parte di quei "non tutti". [:I]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Allora fai parte dei "non lettori" di Rat-man. [;)]

OT

In generale, non sono tagliata per l'insegnamento elementare (perché queste sono davvero <i>basi</i> che non dovrebbero mancare a nessuno). Mi spazientisco subito. Ma farò un'eccezione.

[mode Fede spiega on]

Trattasi di una gag che attraversa, a mo' di tormentone, l'intero numero 67 di <i>Rat-Man Collection</i>, <i>Quello che non mi uccide...</i>, edito nel luglio 2008 da Panini Comis per i testi, disegni e lettering di Leonardo Ortolani. In particolare va letto come critica ai critici del cartone animato dedicato a Rat-Man, cui pure non vengono risparmiate bordate. Ma mi rendo conto che decontestualizzato non rende.

[mode Fede spiega off]

Naturalmente era un puro e criptico - nel senso di non universalmente decifrabile - cazzeggio dovuto anche al fatto che non avrei avuto altro da aggiungere a quanto detto da molti di voi. Ma la prossima volta... mi raccomando le basi!

fine OT

Grazie per il chiarimento.
Eh, lo so che che le basi sono le basi e tutti dovrebbero averle; Rat-Man mi ha sempre tentato, ma fra motivi di tempo, spazio e denaro... [:(]

Votato buono. Un Ruju vecchio stile (forse proprio perché è stata scritta, la sceneggiatura, un bel po' di tempo fa).
Per quanto riguarda i disegni... beh... a me Mandrafina piace. Mi dispiace vederlo così poco su Dylan Dog (però un appunto mi sento di darlo: il suo Dylan, secondo me, è il meno Dylan (graficamente parlando) che conosca rispetto ai disegnatori ufficiali della serie.

Sto ancora decidendo il voto tra buono e accettabile..

Ruju e Mandrafina dopo l'ottima "Il dittatore" sfornano un'altra storia egregia. "Uno sconosciuto sulla strada" parte con la bella copertina di Stano. Victor è preso pari pari dal film "The Hitcher": Mandrafina lo fa molto Rutger Hauer giovane. Anche se non si tratta di un comune psicopatico, come quello del film.
La storia è ben scritta, con una sceneggiatura forte. Ambientazione perfetta: una statale molto trafficata. Leggendo si sente il profumo dell'asfalto estivo. Anche i personaggi sono ben inseriti. Groucho e Bloch fanno comparsate utilissime. Dylan è attento e alla ricerca della verità . Il suo quinto senso e mezzo capta subito la presenza di qualcosa di sovrannaturale nella morte della famiglia di Cheryl. Quest'ultima è molto credibile: dal dolore per la morte dei suoi cari alla voglia ostinata di catturare Victor.
Nella storia entra pure Fish, altro personaggio chiave che nasconde il suo mistero. Dylan non lo prende per pazzo, cosa che in altre storie ha fatto di fronte a spiegazioni assurde. Questo comportamento di Dylan mi è piaciuto. Elementi sovrannaturali aiutano Dylan a fermare l'assassino. Victor lascia il segno. Vittima di un incidente che dà il suo tributo di sangue alla strada. E ogni strage è ben descritta. I viaggiatori si fidano del giovanotto di bell'aspetto e lo scarrozzano per la strada che va al mare.
Alcuni incidenti mi hanno fatto venire in mente "La rivolta delle macchine", albo indimenticabile disegnato dal maestro Tacconi. Mandrafina difatti ha uno stile un po' "tacconiano". E' un disegnatore fuori dalle righe, forse non adatto a divenire un capisaldo della serie. Ma è un maestro e il suo tratto non annoia, anzi. Sarebbe bello vederlo disegnare uno speciale. Il suo Dylan è molto poco "Dylan": ma ha un volto curioso, quasi da bravo ragazzo.
La trasformazione di Victor a pagina 87 ricorda un po' quella dell'Upyr o di Dudkov ne "Il treno dei dannati": altre due belle storie scritte da Ruju. Uno sceneggiatore che non tradisce e che quasi sempre garantisce storie di alta qualità.

Ri-riletta oggi. Che dire...i disegni di Mandrafina sono un capolavoro per gli occhi.
Il suo sarà un Dylan/Savarese e le sue lady tanto pupe del gangester, ma viva Iddio le espressioni, le anatomie, le scene di movimento, le auto ( pure quelle hanno vita qui..) sono fumetto, anzi Fumetto, allo stato puro !
La storia di Ruju è sempre scorrevole e piacevole, niente di epocale ma la si legge al volo, soffermandosi sui dettagli che la china rende armoniosi, belli, puliti.
Gli occhi di Dylan, di Cheryl, di Victor... dei genitori di lei quando vedono l'orrore...il corpo sinuoso e formoso di Cheryl..
Raga questo è un maestro. E lo si vede.

una delle peggiori storie di ruju.
mi ha annoiato a morte,di una banalità sconvolgente..aspettavo il colpo di scena ma poi sono arrivato a pagina 98.
voto 5.

bah,non lo so ,il tema dell'autostoppista matto/anima in pena è trito e ritrito,poi questa storia che dobbiamo avere paura della strada è un tentativo di morale tipo "Andate piano?"
Mah...

Invece il 307 era tutto colpi di scena, vero ?