Non ho iniziato la raccolta dal primo numero ma comunque dal doppio La dama in nero ed Il castello della paura, per poi acquistare gli albi precedenti. Non amo i fumetti, leggo infatti soltanto Dylan per un motivo. E' stato l'unico fumetto che non mi ha dato l'idea del fumetto e mi ha accompagnato nella mia evoluzione. Non esagero nel dire che un pò fa parte di me e della mia concezione delle cose. Con Dylan ci sono cresciuto. Ho amato la magica Londra degli ottanta e dei primi novanta, ho sognato di essere lì anch'io, di viverla. Ho riflettuto, ho sognato, ho riso e persino pianto per Dylan. Negli ultimi tempi (neanche tanto recenti, anzi), ho cominciato a perdere tutte queste emozioni ed ho visto quel personaggio che mi appariva quasi in pelle ossa, quasi vivo, come un personaggio disegnato e tanto distante da quello che ho apprezzato un tempo.
In passato, quando arrivavo all'ultima pagina, alla fine dell'episodio, in realtà non era mai terminato. Rimaneva qualcosa di lui anche dopo. Non riesco più a trovare queste emozioni, se non in qualche sporadica storia, che magari arriva dopo 6 mesi di albi inutili e poco degni del nome, albi da "continuo collana" più che da "Magia Dylaniata".
Non smetterò di leggerlo e di acquistare, ma mi baserò anche sui commenti che leggerò qui.
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