Cravenroad7

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# 6 Color Fest
Insufficiente (1-4) 6%  6%  [ 4 ]
Mediocre (5) 16%  16%  [ 11 ]
Accettabile (6) 31%  31%  [ 22 ]
Buono (7-8) 40%  40%  [ 28 ]
Ottimo (9-10) 7%  7%  [ 5 ]
Voti totali : 70
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: sab mag 14, 2011 1:58 am 
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Iscritto il: dom lug 26, 2009 2:08 pm
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Località: Terremotopoli
letto...decisamente molto buono...complessivamente disegni e colori molto belli,la copertina è forse la cosa che mi piace meno...

Spoiler!
ma dylan di profilo con il bavero alzato è una citazione o mi sbaglio :wink:

_________________
fidatevi di me,ho un piano.beethoven.

http://www.flickr.com/photos/36689923@N06/


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: sab mag 14, 2011 1:42 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
Messaggi: 3867
Color fest inferiore ai precedenti , alla fine il tema è riferito alle autrici e non alle storie in se stesse , a parte quella della Barbato.
STORIA 1
brutta , davvero brutta secondo me si salvano solo i colori e l'ambientazione.
STORIA 4
DISEGNI 3

STORIA 2
storia che ricorda un po' Stephen king , ben fatta e piacevole
STORIA 7
DISEGNI 6,5 disegni classici senza personalità

STORIA 3
questa è la storia diciamo da femmes fatales dell'albo , anche se Dylan è irriconoscibile , o magari è un lato che noi non vediamo spesso negli albi perchè non raccontato, ma è quello , e poi le indagini vanno un po' alla carlona , Bloch dovrebbe capire subito chi è l'assassino ( e pure Dylan).
STORIA 6,5
DISEGNI 5 è il clone mal riuscito di Brindisi

STORIA 4
la migliore risolleva l'intero color fest , perchè c'è dentro un po' di scene crude, un po' di citazioni , un po' di fantascienza , un po' di walking dead che va tanto di moda , in piu' i disegni sono i migliori dell'albo
STORIA 8
DISEGNI 8

Comunque il color fest rimane una pubblicazione TOP , cioè con esordienti e guest star , che danno la loro interpretazione del personaggio.
Per il prossimo color a tema mi piacerebbe un Comic2 , magari finalmente con Ortolani , magari con Silver in una storia e non solo la copertina , magari con Bonfatti , o un Cavazzano2.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: lun mag 16, 2011 2:17 pm 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
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skeletor ha scritto:
ho sempre difeso il dylan non dylan della barbato, ci sono passato sopra perchè comunque le storie erano di qualità. nelle ultime due uscite devo dire però, di avere trovato un dylan barbatiano parecchio irritante per quanto fuori personaggio.

Condivido in toto i pareri di Skeletor e Rimatt.
La cosa più triste è che molta gente è davvero convinta (non solo qui, anche su Comicus Forum) che il lavoro della Barbato sia positivo perchè 'umanizza' il personaggio. :|

Non è così. Umanizzare è una cosa, snaturare è un'altra.

E' come se uno sceneggiatore scrivesse una storia di Tex e, per 'umanizzarlo', gli facesse sbagliare continuamente bersaglio ogni volta che spara un proiettile! :o
Questo non renderebbe più 'umano' Tex, lo snaturerebbe soltanto. Una delle caratteristiche che rendono Tex quello che è il fatto che quando spara non sbaglia, pur non essendo infallibile al 100%.

La Barbato sta snaturando Dylan.
Dylan rappresentava una forma di controcultura. Non era un farfallone, andava a letto con le donne di cui era innamorato, e se gli si poteva rimproverare il fatto di innamorarsi un po' troppo spesso, di certo non cornificava in maniera sfacciata una donna da lui considerata perfetta!

Era controcultura. Ora è diventato un perfetto piccolo borghese ultra-conformista, di quelli che mettono le corna alla moglie per noia e che quando vengono presi con le mani in pasta non trovano di meglio che dire "non è come sembra..."

Non ascolta più nemmeno l'heavy-metal. Immagino che prima o poi passerà ai neomelodici... :cry:

_________________
Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: lun mag 16, 2011 8:15 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
Messaggi: 3867
Cyber Dylan ha scritto:
La Barbato sta snaturando Dylan.
Dylan rappresentava una forma di controcultura. Non era un farfallone, andava a letto con le donne di cui era innamorato, e se gli si poteva rimproverare il fatto di innamorarsi un po' troppo spesso, di certo non cornificava in maniera sfacciata una donna da lui considerata perfetta!

Era controcultura. Ora è diventato un perfetto piccolo borghese ultra-conformista, di quelli che mettono le corna alla moglie per noia e che quando vengono presi con le mani in pasta non trovano di meglio che dire "non è come sembra..."

Non ascolta più nemmeno l'heavy-metal. Immagino che prima o poi passerà ai neomelodici... :cry:


vorrei capire da che albo deduci questa cosa , anche perchè negli albi si fa solo modelle o poco meno , forse è stato una volta con un cesso , quindi la tua analisi non mi sembra corretta.
E poi mi pare che in qualche albo è stato anche con piu' di una , tipo "la dama in nero" se non ricordo male.

P.S. ah no "la dama in nero" "il castello della paura" sono due albi , quindi è giusto due donne !! :D


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mar mag 17, 2011 11:46 am 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
Messaggi: 829
Allora siamo pari: tu non capisci me, io non capisco te.

Goblin ha scritto:
vorrei capire da che albo deduci questa cosa , anche perchè negli albi si fa solo modelle o poco meno , forse è stato una volta con un cesso , quindi la tua analisi non mi sembra corretta.

Questa faccenda delle modelle non l'ho proprio capita.
Stai dicendo che NON è vero che Dylan si innamora? Insinui che vada a letto con la tipa di turno solo perchè è una gran stanga o perchè lui ha voglia di sesso?
Se è questa la tua opinione, non la condivido. Io ho sempre dato per scontato che Dylan vada a letto SOLO con donne di cui si innamora davvero. Ripeto che gli si può rimproverare il fatto di innamorarsi troppo spesso, ma si tratta di un altro discorso.

Cita:
E poi mi pare che in qualche albo è stato anche con piu' di una , tipo "la dama in nero" se non ricordo male.

P.S. ah no "la dama in nero" "il castello della paura" sono due albi , quindi è giusto due donne !! :D

Non capisco neanche questo. Pure in Sette Anime Dannate ci sono state di mezzo due donne.
E allora? Nulla nella sceneggiatura escludeva che fosse innamorato di tutte e due. Nessuna delle due donne, comunque, era inquadrata come 'perfetta', come l'amore assoluto della sua vita.

In questa storia barbatiana invece sì. Una è la donna perfetta, da amare per la vita; l'altra è il frutto di una volgare scappatella (che nulla ha a che vedere con l'amore).

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Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: ven mag 20, 2011 12:33 pm 
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Iscritto il: lun apr 23, 2007 1:18 pm
Messaggi: 10477
Località: Giuliano Teatino (Chieti)
Forse il Color Fest con più ombre che colori.

Leggera ma nulla più la storia della Vinci .
A suo favore metto la sperimentazione grafica poiché IMO queste uscite devono essere soprattutto "voglia di far vedere qualcosa di nuovo".

La seconda storia è piacevole da leggere e ben congeniata. Roba da uscire fuori di testa. Complimenti al duo.
Simona Denna é molto brava ma su Greystorm però é stata eccellente.

La terza storia è la peggiore.
Parte da un'idea interessante ma viene sviluppata nel peggior modo possibile, viste le potenzialità e le idee della Barbato: una delusione.
Lola Airaghi molto sotto tono rispetto ad alcune prove offerte su Brendon e poi la tizia ricorda troppo Desdemona Metus "L'Insonne": quasi plagio IMO :o
Chissà cos'ha pensato Giuseppe Di Bernardo quando l'ha vista ?

La quarta storia è la migliore sopattutto per suggestione !
Veramente una gran bel soggetto :wink:
Ottimi i disegni della Valentina Romeo, il cui tratto e la cui ricercatezza migliorano sempre (Da Rourke ha fatto passi da gigante).Molto ma molto raffinato il suo tratto :wink:
Menzione particolare a Ketty Formaggio, la colorista che ha interpretato meglio il "sense of wonder tenderiniano" che era all'origine di questa collana.

_________________
Il Sindaco !

#siamotuttihater


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: sab mag 21, 2011 7:16 am 
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Iscritto il: gio mag 06, 2010 7:48 pm
Messaggi: 1492
Località: Caserta
Io invece ho votato buono.L'albo si lascia leggere benissimo!

I disegni della prima storia li ho trovati molto belli...sembrava una tecnica da fumetto disney che in una storia "horror" stonavano in maniera piacevole

La seconda è riuscita a trasmettere bene quel senso di prigionia.Ottimo ritmo.Comunque è una storia che incuriosisce e che vuoi leggere fino in fondo.

La fidanzata psico l'ho trovata anche piacevole.Soprattutto la scena in cui la ragazza immagina che Dylan e tutte le ragazze del mondo stiano flirtando (mi ha fatto troppo ridere la faccia di Dylan quando dice "una pizza margherita" e la giornalista in tv con la faccia voluttuosa)

Ultima dylanianissima,una volta tanto


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: sab mag 21, 2011 11:11 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
Messaggi: 3867
nella prima storia "la villa degli amanti" Dylan arriva con la valigia , che l'autrice ha visto il film allora gli ha messo la valigia nella storia ?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: ven giu 03, 2011 4:09 pm 
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Iscritto il: ven feb 23, 2007 2:58 pm
Messaggi: 5368
Località: Inland Empire
Ma...globalmente, mmmm....
Le cose più gradevoli sono i disegni della prima, sperimentali, originali, diversi e tutta la terza storia, firmata Barbato.
Il resto non mi ha conquistato.

Andando con ordine, prima vicenda davvero terribilmente poco originale, vista e rivista, nei telefilm, in TV, in Dylan stesso già quindici anni fa. A suo favore gioca l'atmosfera nordica alla Wuthering Heights, il castello a picco sul mare...la foresta che ricorda quella dei Puffi.

La seconda storia è moscia, moscissima, anche qui il classico incubo Chi-sono-dove-sono-perchè-mi-capita-tutto-questo-sto-impazzendo-(forse)-? Visto e rivisto, frequentato ed abusato. C'è una morale, il "senso" della storia...ma solo nell'ultima pagina. Per me è sbagliato infondere significati "morali" elevatissimi ad una storia sul finale, quando -per 34 pagine- di legami con quel presunto "cuore" della vicenda non c'è traccia. Storia del genere "proviamo a farla finire così" forse viene bene.

Terza. La migliore. Tanti dicono che il Dylan della Barbato è il più snaturato. Qui non mi sembra proprio. Anzi. Tra le tre storie è forse quella che proprone il Dylan più classico, antico. Piacione, irresistibile, dubbioso...Storia davvero divertente, ritmata, coinvolgente, dove la Barbato crea ad arte un personaggio femminile che più riuscito non poteva essere; riversandoci gran parte delle seghe mentali femminili (e non solo), dei problemi che anche quando non ci sono devono essere trovati...qualche scena generosamente splatter, twist an turns e sceneggiatura davvero di classe, passato e presente alternati che meglio non si potrebbe, personaggi a nudo, sbugiardati, esibiti in tutte le loro bassezze...davvero bella e godibile.

Ultima storia che poteva essere suggestiva, ma che purtroppo risente molto delle tante idee e suggestioni alle quali, in così poco spazio, bisogna mettere un freno. Ma così facendo, il tutto pare monco, incompleto, molto meno compiuto de Il Pianeta dei Morti, coi quali potrebbe ravvisarsi un certo parallelismo di fondo.

Globalmente, come uscita, mi pare sufficiente. Ma niente più.

_________________
Charades, pop skill
water hyacinth, named by a poet
Imitations of life


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mar giu 07, 2011 10:41 pm 
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Iscritto il: mar giu 07, 2011 7:10 pm
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Buonasera sono nuova del forum ma una lettrice di Dylan Dog della prima ora.
Ho letto con interesse i vostri commenti in merito all'ultimo Color Fest, e ci terrei a dare la mia opinione.

"La villa degli amanti"-disegni inguardabili, che nonostante le intenzioni intellettuali risultano ugualmente sgradevoli. Inoltre ho avuto "difficoltà"a capire la storia nonostante promettesse bene nella trama.

"La camera chiusa"-Considero la Denna la migliore tra le quattro disegnatrici, il suo Dylan lo trovo dinamico ed espressivo, nella cornice di una storia, purtroppo, inconsistente sia nella trama che nel finale. Colori molto chiari per questo episodio, suggestiva, a mio parere, la prima tavola con quel fuoco parecchio verosimile.

"La predatrice"-Buona prova della Airaghi, soprattutto nella protagonista che appare accattivante e inquietante a seconda dei momenti. La Barbato conferma la sua originalità, apprezzata anche nel penultimo episodio della serie mensile, anche se devo segnalare l'inappropriatezza del comportamento di Dylan verso la fine della storia quando viene trovato dalla donna che ama tra le braccia di un'altra...il Dylan che conosco io non si sarebbe comportato così.

"Tagli aziendali"-Storia interessante alle prese con un contesto totalmente inedito per il nostro. Disegni sulla sufficienza, si distinguono per lo stile decisamente anonimo e la rigidità dei personaggi, contornati da tinte pastello che poco si adattano al tono della storia.

Copertina-Dylan appare poco virile....per non dire femminile, in un contesto alquanto piatto.

In conclusione la mia valutazione è appena mediocre e mi spiace che sia così, essendo stato realizzato da tutte donne, categoria alla quale appartengo.
Spero in un prodotto migliore con il prossimo Color Fest (non a tema!!!).


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: ven set 30, 2011 10:05 pm 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
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Il sesto Color Fest "femmes fatales" parte discretamente.

La copertina di Laura Zuccheri ci mette davanti uno dei Dylan più femminili che si sia mai visto. Sempre premetterci il live motiv delle quattro storie.

Vanna Vinci esegue una storia semplice ma gradevole. In "La villa degli amanti" ci sono il pathos e il l'attrazione carnale. Non si capisce come faccia alla fine Groucho (con barzellette non tra le migliori) a raggiungere Dylan, ma vabbè. Il tratto è in linea con la storia artistica della fumettista. Può piacere o meno: io l'ho gradito particolarmente.

"La camera chiusa" ha tratti a colori nel classico stile Dylan Dog. Pure le storia cerca un certo surrealismo quasi sclaviano. Peccato poi finisca per ridursi a polpettone contro i reality show e la televisione (anche qui in linea con l'ultimo Tiziano Sclavi). E poi in questa storia non c'è nulla di femminile, se non per la bella cliente che sparisce dopo poche tavole. Una storia che non convince e che rischia di indebolire il Color Fest.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: lun ott 24, 2011 3:33 pm 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
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Leggendo "La predatrice" c'è da chiedersi se il protagonista sia Dylan Dog. Gli ottimi disegni di Lola Airaghi sono rovinati da Paola Barbato. La storia è un bluff che snatura il personaggio. Dylan è un fedifrago che fa pure una figura di cacca finale mentre resta sorpreso dall'irruzione di Thelma e successivamente di Bloch e Groucho. Pure l'assistente si fa fregare facilmente da questa Thelma che, tutto sommato, è una psicotica senza particolari pregi e di sicuro poco femme fatale. Una storia davvero brutta. Spiace che a scriverla sia stata colei che in passato ci ha regalato delle belle storie su Dylan. Sembra che la Barbato sia stufa del nostro Dylan e voglia quasi mutarne il carattere. Una cosa del genere fatico ad accettarla. Per fortuna gli sceneggiatori che tengono in mano le sorti del nostro eroe sono altri.
"Tagli aziendali" è forse la migliore delle storie. Richiama a "Io sono leggenda" è crea la giusta atmosfera di terrore quotidiano. L'idea del futuro è ben sfruttata, come la nostalgia repressa di Dylan. Valentina Romeo e Katty Formaggio a pagina 129 ci regalano un omaggio al grande Ferdinando Tacconi. Questa storia è davvero di pregio e spero di ritrovare Chiara Caccivio anche sulla serie regolare.
Un Color Fest con alti e bassi. Un esperimento parzialmente riuscito. E la parte peggiore la si deve purtroppo attribuire a colei che raggruppato le brave fumettiste dando il via al progetto.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: lun ott 24, 2011 5:40 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Quoto Il Male...sta storia della Barbato è il segno di una progressiva ed inesorabile parabola discendente della Paoletta nostra, che a parte che pare non avere più idee decenti e costruttive x DD, mena perciò il torrone sul rapporto fra il tipo e le donne all'infinito..
Non riapro vecchie ferite, ma a me sto DD CHE si fa la prima squinzia che trova ( e nemmeno tanto squinzia a dir il vero ) fa tristezza.
Spiace dirlo, ma sto colorfest tutto al femminile, è fra i peggiori.
Quoto anche chi ha scritto che il colorfest avrebbe dovuto essere un albo creativo e sperimentale anche in senso estremo, altrimenti ci ritroviamo la solita versione periodica di storiazze edulcorate stile Maxi o simili, cui si farebbe volentieri a meno.

_________________
" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: lun feb 03, 2014 4:12 pm 
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Iscritto il: mer lug 31, 2013 1:39 pm
Messaggi: 786
Località: Palermo
Come sempre mi sono soffermato di più sui disegni che sulle storie, ma i disegni, oltre quelli della Vinci mi sono sembrati troppo "normali" e molto simili fra di loro.

Copertina

Mediocre, brutto lo sguardo di Dylan.

Voto: 6

La villa degli amanti:

Disegni:

I disegni non mi hanno entusiasmato più di tanto, ma è quello che ci vuole per un CF. Avrei preferito quattro Vinci, che quattro Airaghi, tanto per dirne una.
Belle alcune tavole, ma brutte e molto statiche molte altre. Bella la colorazione.

Voto: 6

Storia:

Mi ha parecchio preso il mistero della casa, ma la fine mi ha un po' deluso.

Voto: 6.5

La camera chiusa:

Disegni:

Sicuramente i disegni migliori, il viso di Dylan è molto Casertano. Un tratto che non si è distinto tanto, ma che comunque si fa apprezzare.

Voto: 7.5

Storia:

La storia mi stava piacendo moltissimo, ma poi... il finale
Spoiler!
il finale mi è sembrato troppo: posso far succedere tutto nella storia, tanto alla fine è una serie tv e DD è un attore.


Voto: 6+
Voto senza finale: 8

La predatrice:

Disegni:

Disegni sempre "nella norma" molto simili a quelli della Denna, ma qui il volto di DD si avvicina più a quello di Brindisi.

Voto: 7+

Storia:

Di sicuro la migliore, una bella storia.

voto: 8

Tagli aziendali:

Disegni:

Forse i più brutti del CF, ma visto che la Vinci qui ci sta benissimo, la Romeo si aggiudica "peggiori disegni del CF 6". Un tratto molto femminile, non adatto.

Voto: 5

Storia:

Brutta e senza un senso. Questa storia non ha senso di esistere e riprende più o meno una storia che già non mi era piaciuta. Brutta!

Voto: 4


TOT: 6,5

_________________
“Gli amici esistono anche per questo… per fare cose inutili!” Groucho - n 107 (Il paese delle ombre colorate)

"Ti catturerò con il mio sacco mortale". Tu penserai che io sia impazzito. Ma ti faccio una promessa... tornerò ad uccidere ancora!


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: ven feb 07, 2014 11:26 am 
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Iscritto il: sab ago 27, 2011 12:53 pm
Messaggi: 3391
Località: Valsesia
Votato accettabile.

LA VILLA DEGLI AMANTI: la Vinci al suo primo (e finora unico) contatto con l'indagatore dell'incubo sceglie di giocare sul sicuro affidandosi a una trama non particolarmente originale, ma i disegni, così desueti, valgono il prezzo del biglietto. Più autori non bonelliani sul Color, please!

LA CAMERA CHIUSA: storia che parte da un incipit alla 1408 di King, andando poi a parare da tutt'altra parte. Passi la citazione di Arancia Meccanica, ma il finale è da denuncia. Disegni della Denna ok, non mi è piaciuta la colorazione.

LA PREDATRICE: La Barbato maltratta Dylan forse più che mai. L'idea di partenza è buona, il personaggio di Thelma funziona, ma il nostro fa una figura da perfetto idiota. Passi per il fedifrago (lo sappiamo già dai tempi del mitico #10), ma non nel modo in cui viene scoperto, non in una storia così. Un babbeo senza giustificazione. Storia semplicemente irritante. Disegni qui canonici ma buoni.

TAGLI AZIENDALI: Titolo che riecheggia il sottotitolo italiano di Severance, il riuscito horror comedy di Cristopher Smith, che però non c'entra nulla con la storia che va invece a ripescare un vecchio classico come Lama di Rasoio. Un "what if" non originalissimo, ma scritto bene. Una formula, quella del futuro alternativo, che la Caccivio riproporrà con ottimi esiti nel recente "I giorni Oscuri". Convincente la prova di Val Romeo ai disegni.

_________________
https://lastoriadidylandog.blogspot.com


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