Cravenroad7

Dopo sole poche ore ho riletto l'albo per capire meglio qualcosa.... ho notato che la prima volta che lo letto tanta era la curiosita' di scoprire il personaggio sotto i ferri che ho trascurato tutto il resto.... CONCLUSIONE:CAPOLAVORO... le metafore utilizzate sono eccezzionali specie quella quando paola tira fuori dylan dal tunnel in cui stava sprofondando...(chiaro riferimento al periodo nero che attraverso la testata non molto fa e da cui si sta nettamente riprendendo)... l'amore che prova per dylan che va al di la' di ogni cosa.. etc. devo dire che la barbato ha fatto un ulteriore salto di qualita'... con lei dylan sta rivedendo finalmente la luce

ah...ma quindi nessuno ha le idee chiarissime, mi era preso male perchè pensavo di essere l'unico a non capire il dd. perchè io ero arrivato alla conclusione che potesse essere la barbato ma non mi riuscivo a spiegare perchè ce l'avesse con Groucho e con la raggazza...

Sono due le uniche cose che non mi sono piaciute dell'albo

1)La copertina di Stano: anonima
2)il titolo: "Oltre quella porta". Preso da una frase del chirurgo. Mi ha ricordato il film "Non ti muovere": anche in questo caso il titolo è spiegato solo da una frase di un'infermiera. Troppo poco

concordate?

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by BloodyMurray</i>
<br />Sono due le uniche cose che non mi sono piaciute dell'albo

1)La copertina di Stano: anonima
2)il titolo: "Oltre quella porta". Preso da una frase del chirurgo. Mi ha ricordato il film "Non ti muovere": anche in questo caso il titolo è spiegato solo da una frase di un'infermiera. Troppo poco

concordate?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">sul titolo non saprei. sulla copertina, si. sopratutto dopo aver letto l'albo ho pensato che la copertina ideale sarebbe stata, per me, la vignetta in cui dylan, groucho e bloch sono tutti e tre bendati con la mano dell'uno sulla spalla dell'altro.

________________________
E mai che mi sia venuto in mente, di essere più ubriaco di voi
di essere molto più ubriaco di voi.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by BloodyMurray</i>

2)il titolo: "Oltre quella porta". Preso da una frase del chirurgo. Mi ha ricordato il film "Non ti muovere": anche in questo caso il titolo è spiegato solo da una frase di un'infermiera. Troppo poco

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Troppo poco lo dovremmo dire noi. Basta una sala d'aspetto e un chirurgo in azione per far scattare una citazione?
E poi credo che la Mazzantini non abbia inventato niente.
tsk :>

_______________________________________
Napoleone, Il Sito: http://www.napoleone.3000.it
Napoleone, Il Forum: http://www.forumfree.net/?c=26913

Brendon, Cavaliere di Ventura http://www.forumfree.net/?c=36761

Ragazzi sapete xchè amo Dylan Dog rispetto a tutte le altre serie Bonelli? Xchè anche se le storie del nostro eroe a volte ti fanno cadere le braccia e registrano un livello qualitativo medio (almeno attualmente)al di sotto di altre serie bonelli più costanti nel loro iter, ecco che improvvisamente spuntato fuori racconti di rara bellezza, 98 pagine di pura poesia, che solo Dylan,e sottolineo solo, può regalarci. Oltre quella porta è uno di quegli albi che ti fa veramente capire la grandezza di questa serie che proprio quando sembra che stia cadendo in un profondo abisso, improvvisamente ci regala storie magnifiche, e non è un caso che a farci questo regalo sia proprio la Barbato che ormai ritengo l'unica degna erede del grande Sclavi. Attualmente la Barbato è l'unica che ha saputo prendere le redini della serie, offrendoci sempre storie di buon livello; è l'unica che ha il coraggio di uscire dal torpore della serie, regalando ogni volta ai suoi/nostri personaggi nuova linfa, scambiandone i ruoli, mettendo in discussione i loro sentimenti.
Dylan Dog è un personaggio unico nel suo genere, se lo rendi noioso e scontato lo uccidi.
Ritornando all'albo, penso che sia uno dei migliori degli ultimi anni e quanto al finale io ho 2 ipotesi:
1)in realtà il personaggio sotto i ferri è Dio in persona.
2)forse siamo tutti noi! i lettori e gli autori che come Dio, attraverso la nostra immaginazione, creiamo i nostri eroi.
Fose ho detto 2 cavolate forse no. Cmq leggetevi le battute finali xchè la chiave del dilemma è tutta lì.

Cmq, avendo riletto l'albo, confermo la mia 2? ipotesi: sono gli autori di Dylan Dog i veri protagonisti dell'albo,forse in primis la Barbato. L'ipotesi di Dio a pensarci mi sembra assurda.

si' anche a me l'ipotesi di Dio sembra assurda.......

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Stephen Dedalus</i>
<br />Ragazzi sapete xchè amo Dylan Dog rispetto a tutte le altre serie Bonelli? Xchè anche se le storie del nostro eroe a volte ti fanno cadere le braccia e registrano un livello qualitativo medio (almeno attualmente)al di sotto di altre serie bonelli più costanti nel loro iter, ecco che improvvisamente spuntato fuori racconti di rara bellezza, 98 pagine di pura poesia, che solo Dylan,e sottolineo solo, può regalarci. Oltre quella porta è uno di quegli albi che ti fa veramente capire la grandezza di questa serie che proprio quando sembra che stia cadendo in un profondo abisso, improvvisamente ci regala storie magnifiche, e non è un caso che a farci questo regalo sia proprio la Barbato che ormai ritengo l'unica degna erede del grande Sclavi. Attualmente la Barbato è l'unica che ha saputo prendere le redini della serie, offrendoci sempre storie di buon livello; è l'unica che ha il coraggio di uscire dal torpore della serie, regalando ogni volta ai suoi/nostri personaggi nuova linfa, scambiandone i ruoli, mettendo in discussione i loro sentimenti.
Dylan Dog è un personaggio unico nel suo genere, se lo rendi noioso e scontato lo uccidi.
Ritornando all'albo, penso che sia uno dei migliori degli ultimi anni e quanto al finale io ho 2 ipotesi:
1)in realtà il personaggio sotto i ferri è Dio in persona.
2)forse siamo tutti noi! i lettori e gli autori che come Dio, attraverso la nostra immaginazione, creiamo i nostri eroi.
Fose ho detto 2 cavolate forse no. Cmq leggetevi le battute finali xchè la chiave del dilemma è tutta lì.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

parente?

______________
<b>In questa firma ci dovrebbe essere una frase di Groucho, ma non so quale mettere!</b>

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by GreenDay</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Stephen Dedalus</i>
<br />Ragazzi sapete xchè amo Dylan Dog rispetto a tutte le altre serie Bonelli? Xchè anche se le storie del nostro eroe a volte ti fanno cadere le braccia e registrano un livello qualitativo medio (almeno attualmente)al di sotto di altre serie bonelli più costanti nel loro iter, ecco che improvvisamente spuntato fuori racconti di rara bellezza, 98 pagine di pura poesia, che solo Dylan,e sottolineo solo, può regalarci. Oltre quella porta è uno di quegli albi che ti fa veramente capire la grandezza di questa serie che proprio quando sembra che stia cadendo in un profondo abisso, improvvisamente ci regala storie magnifiche, e non è un caso che a farci questo regalo sia proprio la Barbato che ormai ritengo l'unica degna erede del grande Sclavi. Attualmente la Barbato è l'unica che ha saputo prendere le redini della serie, offrendoci sempre storie di buon livello; è l'unica che ha il coraggio di uscire dal torpore della serie, regalando ogni volta ai suoi/nostri personaggi nuova linfa, scambiandone i ruoli, mettendo in discussione i loro sentimenti.
Dylan Dog è un personaggio unico nel suo genere, se lo rendi noioso e scontato lo uccidi.
Ritornando all'albo, penso che sia uno dei migliori degli ultimi anni e quanto al finale io ho 2 ipotesi:
1)in realtà il personaggio sotto i ferri è Dio in persona.
2)forse siamo tutti noi! i lettori e gli autori che come Dio, attraverso la nostra immaginazione, creiamo i nostri eroi.
Fose ho detto 2 cavolate forse no. Cmq leggetevi le battute finali xchè la chiave del dilemma è tutta lì.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

parente?

______________
<b>In questa firma ci dovrebbe essere una frase di Groucho, ma non so quale mettere!</b>
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">filosofo?

________________________
E mai che mi sia venuto in mente, di essere più ubriaco di voi
di essere molto più ubriaco di voi.

Ragazzi (soprattutto Dedalua)... guardate bene l'ultima vignetta a pag 42
Chi sta guidando Dylan, Bloch, Groucho? Non vi ricorda l'autoritratto di qualcuno?

Scordatevi quindi l'ipotesi di sclavi, Dio, Allah e chiunque altro...

a me è piaciuto molto. ormai ogni mese aspetto con ansia una bella storia e resto troppo spesso delusa.
oltre quella porta mi è piaciuto un casino.
piccatto non è tra i miei preferiti, anzi, ma qui si è fatto apprezzare.
le tavole dei flashback sono valide e hanno ottime "inquadrature".
bella sceneggiatura. qualcuno dice che la barbato è pretenziosa ma a me sembra un bel talento.
secondo me c'è una pagina molto evocativa: la 47
sembra di essere lì, e vivere la desolazione e le emozioni dei presenti.

mai trattenere le puzzette.. queste salgono, salgono, salgono lungo la spina dorsale,arrivano al cervello, ed è da li che nascono le idee di m....

dimenticavo solo di dire che però l'albo (ed è il secondo) mi sembra tratto chiaramente da una storia di john doe,
è la seconda volta che un tema o una storia di john viene scippata su dylan dog

mai trattenere le puzzette.. queste salgono, salgono, salgono lungo la spina dorsale,arrivano al cervello, ed è da li che nascono le idee di m....

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by bertuccia2004</i>
<br />dimenticavo solo di dire che però l'albo (ed è il secondo) mi sembra tratto chiaramente da una storia di john doe,
è la seconda volta che un tema o una storia di john viene scippata su dylan dog

mai trattenere le puzzette.. queste salgono, salgono, salgono lungo la spina dorsale,arrivano al cervello, ed è da li che nascono le idee di m....
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Non credo vi siano mai stati scippi da nessuna delle parti.




Solo tu puoi cambiarmi

E' da un bel pò che non scrivo in questo forum, ma finalmente sono tornato dalle vacanze.
Ho iniziato (e finito) di leggere questo numero solo oggi e, a giudicare da quello che già avete detto, non credo ci sia molto da aggiungere.
Sono d'accordo con chi ha detto che, prima di dare un giudizio definitivo, sia meglio rileggere più volte questo numero; ma è anche giusto registrare un'impressione a caldo, la sensazione che questo numero ha fatto nascere in noi pochi istanti dopo aver girato anche l'ultima pagina. Personalmente non considero Piccatto fra i miei disegnatori preferiti, ma credo che (quasi) nessuno sarebbe stato più adatto di lui per questo numero: il suo stile concitato e frammentato rende bene la suspance e l'attesa febbrile che domina tutto l'albo...Vi immaginate come sarebbe stata questa storia, se disegnata da qualcuno molto più ordinato come ad esempio Casertano? Secondo me avrebbe avuto un'emorragia di verve...Credo quindi che solo Nicola Mari (uno dei miei preferiti) avrebbe potuto essere altrettanto degno di firmare i disegni. Per questo motivo, il mio voto ai disegni è un bel 9,5.
Riguardo a Paola Barbato c'è tutto e niente da dire. Senza dubbio, a mio avviso, è uno dei migliori sceneggiattori in assoluto (non solo di Dylan Dog), e non a caso è l'autrice di uno dei miei numeri preferiti, il n?169 "Lo specchio dell'anima". E' una storia eccezionale, su questo penso non si possa avere dubbi, e non mi sembra esagerato definirlo un capolavoro: credo che resterà come uno degli albi migliori in assoluto; il fatto che sia l'ultimo uscito in edicola dovrebbe fare ripensare tutti coloro che gridano alla vergogna e alla decadenza di Dylan Dog, tutti coloro che continuano a ripetere che Dylan Dog non è più quello di una volta e non esistono più storie profonde, ma solo remake di film o trame banali. Come può essere definita banale una storia del genere? Io continuo ad essere convinto che questo sia un capolavoro, e che le persone che non sanno apprezzare Dylan Dog non lo amino veramente: ogni numero ha una sua bellezza, e poi è ovvio e naturale che possono esserci numeri migliori o numeri "minori". Ma secondo me Dylan Dog è come la vita: va apprezzato in ogni suo aspetto e, se lo si ama veramente, si continuerà a seguirlo sempre, restandogli fedele numero dopo numero. Ed è per questo che, per il momento, il mio voto alla sceneggiatura è un altro 9,5.
Tuttavia, come ho detto, è senza dubbio un numero che va riletto più volte (e solo per questo merita ben più della sufficienza e più di 2,50 ?) e quindi potrò forse dire cose diverse in futuro.
Per concludere, qualche considerazione finale:
1)Paola Barbato è rappresentata nella quinta tavola di pag.42 (che come qualcuno ha detto ricorda un suo famoso autoritratto); non credo proprio che sia la donna in sala d'attesa: non solo perché non ci assomiglia affatto, ma soprattutto perché concordo con chi ha detto che quella donna rappresenta tutte le sue amanti temporanee.
Come ha detto giustamente Ginky, infatti: "la donna nella sala d'attesa rappresenta tutte le amanti saltuarie, cito trestualmente l'albo, "Perchè sei la ragazza del sabato e della domenica". poi un pò più indietro durante l'intermezzo, lei chiede a paola "perchè mi odi?" e paola fa "odio quello che rappresenti". lo sappiamo tutti che paola non ha mai preso troppo a genio che dylan si portasse a letto una fidanzata a numero (o anche di più)".
2) Chi è il personaggio sotto i ferri? Potrò farmi un'idea solo dopo che avrò riletto questa storia, anche se il Dylan Dog Horror Club parla chiaro: "un'avventura che vi invischierà come la tela di un ragno e con un finale che vi lascerà a bocca aperta e, probabilmente, vi costringerà a ripartire dall'inizio, alla ricerca di spiegazioni e risposte che, come accade nella vita reale, forse non troverete mai".
Con ogni probabilità è questo il vero significato: che senso avrebbe sapere chi era sotto i ferri? E' proprio il dubbio (quello che Dylan odia ma in fondo ama anche) che rende bella questa storia. Se alla fine si scoprisse chi era il personaggio, a mio avviso, allora sì che diverrebbe una storia banale o per lo meno comune. Ciò che invece la rende un capolavoro, nonché uno degli albi che passerà alla storia di Dylan Dog (ed esce adesso nelle edicole! Viviamo nel tempo di un albo storico) è appunto questo senso di mistero e di spiazzamento che, anziché racchiudere la storia in 93 pagine con un inizio e una fine, la proietta verso uno spazio infinito. Sublime.
(Ultima cosa: pensate che, dopo Dylan, Groucho e Bloch, avevo ipotizzato che sotto i ferri ci fosse niente meno che...Wells! [:p]Non a caso lui non ama molto Groucho ed è anche un donnaiolo. Ma ovviamente non è così).
Ciao a tutti! [:)]