Cravenroad7

Desideri che era meglio non si avverassero… un bambino capace di evocare i demoni… un misterioso individuo dai terribili poteri…



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Per rendere il topic delle ultime uscite più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.
Se qualcuno continua a postare qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.
Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Comprato stamattina, ma ovviamente non l'ho ancora letto.
La copertina, tuttavia, mi ha davvero impressionato (positivamente, ovvio).
Speriamo bene.

Comprato stamattina anch'io e confermo l'impressione positiva sulla copertina.
Impressione negativa per la presentazione in seconda di copertina dove si dice "dopo esservi rifatti gli occhi con i disegni di Piccatto nell'ultimo Maxi".

Forse intendevano alla maniera del signor Burns in un vecchio episodio dei Simpson :

"Ricordami Smithers, che devo farmi cambiare le palle degli occhi e sciacquare il cervello con l'aceto".
Smithers : "Si signore, e le ginocchia tornano domani dal laboratorio".

A parte gli scherzi, Piccatto nell' ultimo Maxi l' avevo visto in netta ripresa, certo non da esaltarlo in questo modo ... (nel numero di maggio invece il disastro).
Invece sfogliando l' albo devo dire che i buon vecchi M&G cominciano un po' a darmi noia, personalmente li preferirei diluiti durante l' anno rispetto ad un overdose di questo tipo.

Ho letto la prima storia, ma mi riservo un commento generale quando le avrò lette tutte e tre.
Un solo appunto mi sento già di farlo in relazione ai disegni. In particolare, ho trovato veramente imbarazzante le pose dei personaggi quando vengono disegnati all'interno delle automobili. Ok, forse ho detto una cavolata, ma non ho potuto non soffermarmi perché raramente ho visto poizioni meno naturali.

Maxi imbarazzante. Di solito leggo con piacere il Maxi, soprattutto quelli estivi, ma questo è bocciato sotto ogni punto di vista. Le storie sono inclassificabili a mio avviso, c'entrano poco e niente con Dylan, sono banali, si cade nel solito autocitazionismo che finisce per diventare davvero fastidioso. Per me, il peggior maxi mai letto.

Allora....

Prima storia, a dir poco TERRIBILE! A un pelo dall'illeggibilità.

Seconda storia, tipico Ruju "non giallo". Leggibile, ma di fatto pura routine. Abbastanza noiosa.

Terza storia, accettabile e vivace quanto basta. Contiene buone intuizioni, ma purtroppo non le sviluppa e sostanzialmente non va oltre la struttura da "giallo". Comunque la migliore del trio. Non a caso è quella illustrata da Stano in copertina, benchè sia la terza del gruppo.

seguono
S
P
O
I
L
E
R

1° storia

Lo spunto di partenza, ovvero che i desideri possono realizzarsi ma sarebbe meglio se non lo facessero, è tra i più banali che si possano immaginare, visto che è stato già trattato in centinaia di migliaia di opere-fiction, al cinema, in letteratura o nei fumetti.

Con una partenza simile, già la zavorra è tanta. Ma Di Gregorio rende il tutto ancora più pesante facendoci seguire le noiose traversie di un pugno di personaggi perlopiù insignificanti, quando non antipatici.

Dylan è meno di uno spettatore: è un fantasma. Si vede in poche pagine e in quelle poche non fa niente. ASSOLUTAMENTE NIENTE, se non un sacco di pippe mentali!

Groucho è irritante oltre ogni dire.

Il substrato "filosofico", poi, è trattato in maniera umoristica (involontariamente?). Il mendicante arricchitosi diventa infelice semplicemente perchè perde il biglietto della lotteria! Vale a dire: i poveri sono infelici, i ricchi sono più soddisfatti
Wow, che genialata!

Parola d'onore, come faccia la redazione ad approvare una sceneggiatura del genere, va oltre la mia capacità di comprensione...

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2° storia

Tipica storia di Ruju "con mostri", senza elementi gialli.

In pratica, un mostro libero di agire nel nostro mondo combina un sacco di casini finchè Dylan non lo rimette a posto.

E' roba già vista un sacco di volte. Basti pensare all'albo Safarà, tanto per fare un titolo.

Questa storia non cambia niente della formula tipica. Pura routine, piuttosto noiosetta. Dylan è più attivo del solito, ma anche un bambino dell'asilo riuscirebbe a individuare il mostro, con tutta la scia di sangue e cadaveri che si lascia dietro!

Personaggi stereotipati, poco interessanti.


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3° storia

L'idea che nel nostro mondo esistano persone dotate di poteri ignote non solo al prossimo, ma anche a loro stesse, è interessante. E' un po' lo spunto del film Unbreakable di Shyamalan.

Però Gualdoni non va oltre lo spunto. Di fatto la vicenda si riduce a un "giallo" in cui c'è un assassino da individuare. Buono il colpo di scena, con l'assassino che si rivela il tipico 'insospettabile', ma resta il rimpianto per un'idea che poteva essere sfruttata meglio.

Comunque, ritmo sciolto e vivace.

Wow lo compro stasera ma ho già una gran voglia di leggerlo dopo questi primi pareri entusiasti ahah

allora,la prima storia è carina ,anche se
la seconda scoppiazza un po'
la terza

Disegni di.....Aurgh !

E basta ! Non caccio un euro.
E anche se non l'ho preso ne letto:

MENO MALE CHE DI STORIE COSì NON SE NE LEGGERà PIù NEL NUOVO CORSO

dopo la frase di routine (ci penso io a scriverla così nn si scomoda nessun altro) cosa dire?
Un maxi estivo, disimpegnato, che si legge e poi si dimentica

Di Gregorio scrive una storia del tipo "Di Gregorio". Vuole lanciare un bel messaggio, magari ci riesce anche, però si dimentica che una storia bisogna pur raccontarla...e non sempre e solo accozzare una situazione dietro l'altra un po' così, a caso.

Ruju...boh, l avrà scritta sotto l ombrellone. Una storiella davvero poco impegnativa che almeno nn annoia.

Gualdoni, crea delle belle situazioni. Ma poi quando si tratta di tirare le fila salta fuori la classica spy story (quasi) che con Dyd c'entra come i cavoli a merenda

A parte gli scherzi, se non avessi saputo che ci sarà il cambio gestione quest'anno sarebbe stato l'anno in cui avrei mollato Dyd. Sul serio.

Siamo in due.

Per ora ho letto solo la storia di Di Gregorio. La prima cosa che mi viene in mente è che probabilmente non ha capito il personaggio. Scrivere Dylan Dog non significa scrivere un episodio di "ai confini della realtà". Non vuol dire limitarsi a raccontare una storia fantastica e/o surreale. Perchè quello che se vogliamo è il pay off di Dylan Dog, ovvero "L'Indagatore dell'Incubo", qui, e non è affatto la prima volta, si perde completamente. Bah...temo che Di Gregorio sia definitivamente finito al penultimo posto nella mia personale classifica di soggettisti dell'Old Boy.

Il peggiore maxi di sempre insieme a quello del Blob.

L'unica sufficienza stiracchiata, pur essendo una storia vista e rivista, la do a Di Gregorio.
Poi, il buio

Noioso... estremamente noioso. Ho trovato interessanti "Kidnapping" di Ruju e "L'eroe" di Gualdoni, ma nel complesso un maxi mediocre. L'unica cosa buona è che c'è stato un tantinello di sangue in più (a quanto pare le urla disperate degli ultimi 10 anni di noi amatori dello splatter vengono moderatamente accontentate) ma poi il vuoto. La prima l'ho trovata del tutto inappropriata per Dylan, oltre che avevo voglia di terminare già alla decima pagina ma non per curiosità, piuttosto per leggere altro. E' un Dylan non-dylan, stracotto come un manzo di una delle personaggi femminili più insulse della serie (che tristezza fare paragoni con gli amori del passato di cui abbiamo ben discusso nel topic "Being Dylan - Essere Dylan Dog") che fa parte di una serie di scenette messe insieme come una cozzaglia di roba per giungere alla tipica manfrina dylaniata (che oltretutto comincia a dylaniare i miei bassifondi).
Ruju mi pare che svolga il compitino (o magari era una di quelle sceneggiature non rilevanti che hanno messo in naftalina e resuscitato al momento opportuno) ma è la classica Rujata leggibile... e poi il suo personaggio femminile di Geraldine è uno dei suoi meglio riusciti (a parer mio) e rivederla mi ha fatto piacere.
L'eroe gualdoniano l'ho trovato il migliore nel lotto dei tre, per quanto la fobia del tizio è pure discutibile, però mi pare che qui Gualdoni l'abbia beccata giusta.
Sulla copertina nulla da dire tranne che splendida.
I disegni ... credo, sinceramente, che rispetto al passato qualcosa è cambiato. Cioè, il tratto è sempre quello della mia "amata" coppia, ma dopo "notte senza fine" ho come avuto l'impressione di un cambio delle matite. Mi spiego, se la memoria non mi inganna, in origine era Giuseppe Montanari (il baffone, insomma) il disegnatore principale. Quello che faceva le matite. Ed Ernesto Grassani, di 10 anni più giovane, le chine e spesso gli sfondi. Poi con la continua collaborazione sono giunti a intercambiarsi. Ora, considerando che Montanari è del '36 e quindi ha 77 anni, penso sinceramente che la maggior parte di lavoro delle matite ora lo faccia Grassani perché se no non riesco proprio a spiegarmi, albo alla mano, le differenze proprio abissali fra quest'ultimo maxi e, per esempio, Il castello della paura, per quanto il tratto sia quello. In ogni caso, siamo migliorati rispetto agli ultimi maxi, ma condivido chi dice che sobbarcarsi 290 pagine dello stesso disegnatore risulta monotono e stancante. Tanto più considerando che il Maxi non è una storia ma 3 storie della stessa lunghezza di un albo normale. Secondo me bisogna cambiare formula. O evitare che debbano essere solo i due venerandi disegnatori a presentarsi regolarmente a giugno con 3 storie, ogni sacrosanto anno.

Voto generale, comunque, mediocre. E sono pure buono...