Albo ben sotto la sufficienza.
S
P
O
I
L
E
R
Buona la narrazione non lineare (l'inizio con Dylan prigioniero, senza che il lettore sappia come è successo) e buono il personaggio del ricco possidente mutilato e rancoroso.
Ma come 'giallo' l'albo proprio non sta in piedi!
E' il tipico giallo 'rujano', con una discreta atmosfera ma pieno di buchi, forzature e assurdità dal punto di vista strettamente narrativo.
Che il colpevole fosse la madre non ha nessuna importanza : è evidente dai dialoghi che padre e nonno erano coinvolti e complici. Il colpevole poteva benissimo essere uno degli altri due (magari Dylan poteva trovare una pipa anzichè un pettine...) e nulla sarebbe cambiato.
Idem per il druido: se anzichè il maggiordomo fosse stato il poliziotto non sarebbe cambiato nulla.
Assurdo il personaggio della ragazza, la regina degli imbecili!
Benchè da sempre abbia vissuto tutti i giorni fianco a fianco con fanatici assassini che periodicamente fanno sacrifici umani rituali non si è mai accorta di NULLA!
Assurdo che i poliziotti, nonostante le numerose perlustrazioni, non abbiano trovato il sito megalitico - con un bel buco proprio in mezzo! (Non ne posso più di storie con poliziotti più idioti dei miliziani di Brendon!).
Bocciato.