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# 257 - Il custode
Insufficiente (1-4) 8%  8%  [ 2 ]
Mediocre (5) 16%  16%  [ 4 ]
Accettabile (6) 60%  60%  [ 15 ]
Buono (7-8) 16%  16%  [ 4 ]
Ottimo (9-10) 0%  0%  [ 0 ]
Voti totali : 25
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 Oggetto del messaggio: #257 - Il custode
MessaggioInviato: dom gen 20, 2008 11:41 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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Località: Sardegna
Un isolato paesino di montagna è tenuto sotto assedio da una creatura che neppure Dylan Dog sembra in grado di uccidere!


Immagine

Dylan Dog 257 (Febbraio 2008)
Il custode

Soggetto e Sceneggiatura: Giancarlo Marzano
Disegni: Luigi Piccatto
Copertina: Angelo Stano

Scheda Wikidyd dell'albo: Il custode

Nella piccola comunità montana di Maggwann, il ritrovamento di un sarcofago di pietra, che contiene il cadavere di un gigantesco uomo vestito in abiti settecenteschi, dà il via a una serie di orribili omicidi. Chiamato a investigare, Dylan Dog scopre presto a sue spese di trovarsi di fronte a un avversario immortale e spietato, lo stesso che aveva già mietuto vittime in quella zona in epoche passate. Il solo modo di sconfiggerlo pare quello di scoprire il segreto che cela un antico pugnale ritrovato nella tomba. Ma per l?Indagatore dell?Incubo si tratta di una corsa contro il tempo, perché il mostro ha già individuato le sue due prossime vittime: Justine Lumley, dottoressa del paese, e Hugh Beacham, il capostazione.

-------------------------------------------------------------------

Avviso: per rendere i topic delle ultime uscite più consultabile da chi vuole avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo,fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno messi nei topic dell'area anticipazioni, in modo che almeno le prime pagine siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua a postare qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno cancellati senza preavviso... nell'area anticipazioni saremo più tolleranti, quindi se volete vantarvi di essere i primi a trovare l'albo in edicola ([^])... sfogarvi perchè siete gli unici a non averlo ([V]) o addirittura insinuare illazioni sulla condotta sentimentale della moglie del vostro edicolante ([}:)]) fatelo là, ok?


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 Oggetto del messaggio: # 257 - Il custode
MessaggioInviato: sab gen 26, 2008 12:47 pm 
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Iscritto il: ven dic 01, 2006 2:26 pm
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Località: Empoli
sono moooolto indeciso tra il 5 il 6

è tutto troppo prevedibile! a metà albo si capisce già tutto, ma tutto tutto eh? i dialoghi non brillano e spesso potrebbero essere facilmente eliminabili tipo i pensieri di Dylan quando appare nella storia, "ora faccio questo" e lo fa, "ora apro la porta", "ora rispondo al telefono". Se non sbaglio questo era uno dei difetti dei primi tempi della Barbato. Anche lei descriveva tutte le azioni, anche le più semplici, tipo aprire una porta! Se Marzano aggiustasse intanto questo aspetto sarebbe un bel passo avanti! I personaggi sono appena appena caratterizzati. Quello femminile, di cui già mi sono scordato il nome, non trasmette niente e nel finale questo ovviamente non aiuta. Il capostazione forse è l'unico che si salva ma soffre troppo dello stereotipo dell'uomo comune. Il resto, bah, senza infamia ma soprattutto senza lode! Il soggetto in sè è piutosto semplice e non apporta alcun dettaglio originale. Ho preferito di gran lunga "il capolinea"...

I disegni sono così così, Piccatto ultimamente non mi convince.

Confermo invece che la copertina mi è piaciuta molto....non so perchè, non è nemmeno così particolare eppure mi ha conquistato!

Soggetto: 5
Sceneggiatura:5-
Disegni: 6
Copertina:7,5

Mi sa che voterò mediocre...

-------------------------

Quando ti intrattieni con una ragazza graziosa per un paio d'ore,sembra che siano passati solo due minuti; se starai seduto per due minuti su una stufa accesa, ti sembrerà di starci da due ore.
Questa è la relatività.

Albert Einstein


il mio bloggo http://piccolipezzi.blogspot.com/


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MessaggioInviato: sab gen 26, 2008 1:00 pm 
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Iscritto il: dom ott 02, 2005 2:00 am
Messaggi: 3485
Località: ancona
Ho votato insufficente.
Concordo pienamente con Block.Storia prevedibile e noiosa dall'inizio alla fine.
Uff...è un pezzo che non esce una storia come si deve,ma avranno da tornà prima o poi le avventure di una volta...




___________________________________________________
se riuscite a leggere questo...non avete bisogno degli occhiali.


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MessaggioInviato: sab gen 26, 2008 3:37 pm 
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Iscritto il: sab feb 12, 2005 3:19 pm
Messaggi: 447
Io ho votato buono...certo le ultime due pagine se le potevano risparmiare!


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MessaggioInviato: sab gen 26, 2008 3:43 pm 
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Iscritto il: ven dic 01, 2006 2:26 pm
Messaggi: 3775
Località: Empoli
beh si,decisamente...

-------------------------

Quando ti intrattieni con una ragazza graziosa per un paio d'ore,sembra che siano passati solo due minuti; se starai seduto per due minuti su una stufa accesa, ti sembrerà di starci da due ore.
Questa è la relatività.

Albert Einstein


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MessaggioInviato: sab gen 26, 2008 7:10 pm 
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Iscritto il: dom ago 28, 2005 9:58 pm
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FORSE SPOILER

Forse riesce a trattenere i lettori novelli di Dylan, ma obbiettivamente si capisce tutto subito. Concordo con chi ha detto che il 70% dei dialoghi è superfluo... Diciamo pure il 70% delle pagine. Potevano dedicare qualche vignetta in più alle uccisioni (a proposito, manco un riferimentino piccolo piccolo a Gli Uccisori? Eppure ci sarebbe stato bene dato che... Vabbe'...). Rimpiango le sceneggiature di Sclavi e Chiaverotti che riuscivano a concentrare molte più scene in meno pagine e non lasciavano il racconto in mano ai dialoghi, ma alle immagini.
Mediocre. Da Maxi, insomma.

L'amore è il motore del mondo. L'odio è il freno che gli impedisce di schiantarsi.


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MessaggioInviato: sab gen 26, 2008 8:15 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2764
albo che all'inizio mi piace davvero. nelle prime pagine penso che ce la possiamo fare, che se va avanti così ne esce una buona storia. poi la svolta, in peggio.
i dialoghi si fanno infantili e inutilmente ridondanti. la verbosità inutile è appesantita dall'uso spropositato delle virgolette, come se ci si dovesse scusare o giustificare continuamente di avere usato proprio quella parola lì.
sembra che tutti balbettino e siano improvvisamente timorosi di aprire bocca. "meglio non parlare" "meglio non far sapere" "non voglio il cielo che la popolazione scopra che" ma cheppalle tutte ste fisime! non è certo con dialoghi di questo tipo che si trasmette pathos, ma con l'azione e una dose sapiente di colpi di scena.
i disegni di piccatto sono decisamente statici per un albo che non è certo ricco dei sopracitati colpi di scena. o i suoi personaggi non hanno articolazioni oppure non è possibile che parlino tutti con le mani lungo i fianchi, dritti come pali come se *scusate* avessero un palo nel sedere [:I]bah, in definitiva una storia da prima elementare, compitino e via, consegnare..


"fletto i muscoli e sono nel vuoto"


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MessaggioInviato: sab gen 26, 2008 11:18 pm 
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Iscritto il: lun dic 04, 2006 11:38 pm
Messaggi: 1815
Molto rapidamente, prima di perdermi (purtroppo, come avete visto, sono logorroica) in osservazioni più dettagliate, che però arriveranno domani, penso in tutta onestà di non poter andare oltre il mediocre, anche perché non ritengo circostanza di poco conto la pubblicazione sulla serie regolare (in questo caso un'aggravante).

Ciao,
Federica
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Non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare.


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MessaggioInviato: dom gen 27, 2008 7:15 am 
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Iscritto il: mer nov 21, 2007 2:07 am
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Buono ed oltre.
Personalmente leggo Dylan da moltissimi anni, ormai, e non credo affatto di essere un novellino in questo campo.

<SPOILER>
Ho trovato quest'album gustosissimo. Presenta quelle caratteristiche che tanto amo nelle storie di Dylan Dog: Belle ambientazioni, paesini quasi dimenticati, voce fuori campo di un personaggio, Hugh, in questo caso. Non ho compreso immediatamente chi fosse l'assassino, ho creduto realmente che fosse il gigante e, dopo molte pagine ero molto interessato nel saperne di più su questo personaggio. Si, il dubbio sulla dottoressa mi è venuto ma non gli ho dato peso.
Il metodo di racconto non è male, parlo del passaggio dai fatti accaduti a quelli che devono accadere. E' stato raccontato con chiarezza senza mettermi in confusione.
Le illustrazioni sono più che buone, chiare e e ben impostate.
</SPOILER>

Non si grida al capolavoro ma sono più che convinto che sia mooolto meglio degli ultimi due. Lo rileggerò molto volentieri, in futuro.

Soggetto: 6/5
Sceneggiatura: 7+
Illustrazioni: 7+
Copertina: 6+

Totale: 7


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MessaggioInviato: dom gen 27, 2008 1:31 pm 
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Sarà che sto diventando di bocca buona, sarà che trovo evidente l'impegno realizzato nella realizzazione di questo numero, ma di fatto <i>Il custode</i> non mi è dispiaciuto, pur senza avermi entusiasmato. Se è vero, infatti, che il soggetto è banalotto e si sviluppa in maniera piuttosto prevedibile, bisogna ammettere che a livello di sceneggiatura Marzano fa del proprio meglio per rendere avvincente e movimentata la narrazione. Non ci riesce del tutto, però trovo comunque apprezzabile il tentativo di raccontare il tutto in maniera non lineare (ma comunque non confusa). Insomma, tecnicamente l'albo non mi dispiace; è l'idea di fondo, pur non indecente, a non convincere del tutto. Trovo comunque che questa sia finora la miglior prova di Marzano (un autore che sta crescendo, un passetto per volta), e quindi la più adeguata a comparire sulle pagine del mensile. Buoni anche i disegni di Piccatto (autore che ritrovo sempre volentieri), che mi è piaciuto di più che in <i>Reality Show</i>.

Nota negativa: come già notato da Bertuccia2004, Marzano fa un uso smodato delle "virgolette", e a volte non se ne capisce davvero il motivo. Che fine ha fatto il caro, vecchio <b>grassetto</b>? Sarebbe stato di gran lunga migliore!

Ciao

Teo


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MessaggioInviato: dom gen 27, 2008 2:23 pm 
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Pronti? Trattenete il fiato... Via!

SPOILER

1) <b>Soggetto e sceneggiatura.</b> L?idea dell?oggetto maledetto, qui un arma, che ?possiede? il suo possessore non è certo originalissima (per dirne una, abbiamo avuto un?ulteriore variazione sul tema nel recente <i>Anima d?acciaio</i>), per quanto abbia trovato la leggenda celtica abbastanza interessante. Ma non è questo il punto, almeno per me, restando dell?idea il soggetto influisca in maniera tutto sommato marginale (non dico che sia ininfluente) rispetto alla sceneggiatura sulla tenuta complessiva di un albo. Nel nostro caso, Marzano opta per un intreccio piuttosto articolato, poggiante su continue analessi: si comincia dalla fase conclusiva della vicenda, dopodiché si dipanano i due grandi blocchi (pp. 19-36 e 41-68) dei ricordi di Justine e Dylan, portati avanti in parallelo mentre la prima trova rifugio nella stazione ferroviaria di Maggwann e il secondo, avendo capito tutto, si precipita dal ?Cornwall Royal Museum? alla suddetta stazione; a ciò si aggiungono poi tante altre piccole infrazioni alla fabula, anche all?interno delle due stesse macrosequenze. Questo costante spezzettamento, lungi dall?accrescere la <i>suspence</i> ? rimanendo soltanto al fatto centrale, e cioè che la Lumley sia qualcosa di più di una semplice vittima perseguitata dal suo carnefice, è un qualcosa che si intuisce abbastanza presto (non viene subito mostrata nel dettaglio la strage avvenuta nella camera mortuaria, ma vediamo la donna, unica sopravvissuta, fuggire gridando e macchiata di sangue; ancora, a p. 55 quel semplice ??? mi ha fatto percepire come, in realtà, Dylan stesse disturbando, interferendo con gli intenti della dottoressa) ? ha reso la lettura abbastanza snervante per la sottoscritta, costringendo pure me a fare un continuo avanti-indietro; anche perché, devo ammettere, il ritmo della narrazione non mi ha esattamente tenuto con gli occhi incollati alle pagine (insomma, non mi sono soffermata con grandissima attenzione), e le stesse scene d?azione sono risultate prevedibili. Il tutto coronato da un finale che più abusato non si può.

2) <b>Dialoghi e personaggi.</b> Ridondanti i primi, ma non tanto nel senso che descrivono quanto già possiamo vedere con i nostri occhi, bensì di eccessivamente verbosi, oltreché, in alcuni punti, abbastanza stonati (cito come esempi le pp. 34-35 o il segmento delle pp. 45-49); inconsistenti i secondi. Justine non va oltre il ruolo di vittima della ?possessione? da parte del pugnale, il professor Hewitt, per il poco che si vede, è inutilmente antipatico, i poliziotti decisamente non indimenticabili o particolarmente arguti. Tuttavia, ho trovato un Dylan sostanzialmente <i>in character</i> e qualche spunto interessante nel capostazione Hugh Beacham, impacciato omino dal cuore d?oro (un po? pesanti, però, le sue didascalie).

3) <b>Disegni e copertina.</b> Premessa: con l?eccezione di Brindisi, mi piacciono molto i disegnatori dal tratto sporco e/o abbozzato, diciamo così (e quindi Mari, Celoni e Piccatto). In particolare, quest?ultimo ha da sempre incontrato da parte mia un forte gradimento, non tanto nella fase degli esordi quanto della maturità. Ultimamente, però, come molti di voi, avevo riscontrato una certa involuzione, e quindi sono stata felice di ritrovarlo qui in discreta ripresa. Copertina leggermente anonima.

4) <b>Considerazioni conclusive.</b> Avendo preso visione di tutta l?ancora esigua produzione di Marzano, con l?eccezione de <i>Il capolinea</i>, mi permetto qualche riflessione a più vasto raggio. Il progressivo miglioramento è sensibile, anche se il Nostro dovrebbe lavorare soprattutto sull?eliminazione di certe ridondanze e farraginosità. Finora, la sua storia che ho preferito è <i>Il dono degli Hurlington</i>, soprattutto per i personaggi, ben più convincenti (in particolare, ho riscontrato un uso intelligente della signora Trelkovski), anche se meno articolata in fase di montaggio (a Marzano va dato il merito, ne <i>Il custode</i>, di aver cercato ?di rendere avvincente e movimentata la narrazione?, cit.).

In tutta franchezza e in base a quello che ho detto, l?albo del mese non riesce a elevarsi, a mio avviso, a livello della sufficienza.

Ciao,
Federica
_____________________________________________________________________


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MessaggioInviato: dom gen 27, 2008 2:44 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
Clap clap clap! [:)]

Ciao

Teo


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MessaggioInviato: dom gen 27, 2008 3:24 pm 
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Iscritto il: ven ago 25, 2006 4:45 am
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Località: vasto (ch)
questa volta commento un po in ritardo ( pur avendo letto l'albo già venerdi )

storia decisamente "noiosa". come detto da praticamente tutti si capisce dalla 4 pagina chi è il vero assassino ( e questa volta l'ho capito PERSINO io)
dopotutto bisognava chiedersi perchè il "mostro" che pur uccidendo apparentemente senza senso ( la signora sulla bici e il vecchio in casa) tornava SEMPRE dalla ragazza....

Dyd completamente fuori dal personaggio a mio avviso.
non ha senso che dopo aver "abbattuto" il gigante sene vada così tranquillamente pur avendo già constata che le pallottole non gli facevano nulla.... non prova neanche a raccogliere il pugnale ? persino il capostazione capisce che non possono lasciarlo li che si potrebbe riprendere....
dovè finito lo scetticismo di dylan ? e nella cittadina ? tutti danno per normale e scontato che un morto risorto sene vada ingiro a uccidere senza essere fermato ?

SE è vero che bastava che il gigante riprendesse a se il coltello per liberare la ragazza ( cosa che è successa come il capostazione l'ha toccato), per quale motivo un puro di cuore ( come dovrebbe essere il gigante) cerca di ucciderla ?

per farla breve... storia sotto la sufficenza con MOOOOLTI buchi ...

_______________________

....Eh sì, son tutti Hacker col kernel degli altri....
(ripetete)
K??LKéR?éL?éGLJ?LTR?....
Il MIO Video Blog:
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MessaggioInviato: dom gen 27, 2008 4:09 pm 
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Iscritto il: lun dic 04, 2006 11:38 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br />Clap clap
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Addirittura? [:I]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by KhA`ronT</i>
<br />Dyd completamente fuori dal personaggio a mio avviso.
non ha senso che dopo aver "abbattuto" il gigante sene vada così tranquillamente pur avendo già constata che le pallottole non gli facevano nulla.... non prova neanche a raccogliere il pugnale ? persino il capostazione capisce che non possono lasciarlo li che si potrebbe riprendere....
dovè finito lo scetticismo di dylan ? e nella cittadina ? tutti danno per normale e scontato che un morto risorto sene vada ingiro a uccidere senza essere fermato ?

SE è vero che bastava che il gigante riprendesse a se il coltello per liberare la ragazza ( cosa che è successa come il capostazione l'ha toccato), per quale motivo un puro di cuore ( come dovrebbe essere il gigante) cerca di ucciderla ?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Qui mi permetto di contraddirti. Innanzitutto, in quale circostanza Dylan avrebbe constatato l'inutilità delle armi da fuoco contro il Custode, visto che quello alle pp. 56-60 è il primo scontro che ha con lui (e comunque, proprio immune alle pallottole il Nostro non dev'essere, visto che a p. 28, nella scena della strage della camera mortuaria, il poliziotto riesce a ferirlo e a metterlo in fuga; parimenti, Dylan lo mette temporaneamente fuori causa nel sopraccitato scontro; infine, Beachem lo ferma colpendolo col suo fucile da caccia, lo stesso con cui Justine gli dà il colpo di grazia)? Si potrebbe al più accusarlo di leggerezza, visto che in tutta evidenza non si trattava di una comune persona, però non è del tutto illeggitimo, da parte sua, pensare di aver ucciso il mostro. Tanto più che pure il capostazione si chiede se sia riuscito o meno a eliminare il Custode, e soltanto l'affermazione della Lumley, lei sì parlante con cognizione di causa, gli chiarisce la situazione (p. 78). In secondo luogo, in che senso dici che Dylan "non prova neanche a raccogliere il pugnale"? Non credo gli fosse possibile, visto che è rimasto in mano a Justine dal risveglio del mostro alla fine della vicenda.
Sull'atteggiamento di Dylan. Vero che prende per buona la leggenda del "diavolo delle colline" con una certa facilità, e questo effettivamente può collidere col suo proverbiale scetticismo. Che a me, in un contesto più generale, ciò appaia come un peccato veniale, e che per parlare di snaturamento vero e proprio del personaggio ci voglia dell'altro, non conta più ai fini del discorso che stiamo facendo: siamo sul versante delle percezioni personali. Quanto ai poliziotti, come dicevo, anche le loro riflessioni mi sembrano goffe e improbabili (in proposito, ribadisco che il dialogo delle pp. 34-35 è per me un punto assai zoppicante della storia). Infine, la propensione dei cittadini a dar credito alla storia del mostro <i>ha</i> una sua motivazione (ultima vignetta di p. 48), al di là della sua consistenza e plausibilità.
Per oggi smetto, ve lo giuro.

EDIT: Dimenticavo, però, una cosa. Anche a me resta inspiegabile la ragione per cui il custode cerca di uccidere Justine.

Ciao,
Federica
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MessaggioInviato: dom gen 27, 2008 4:26 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Fedylaniata</i>
Addirittura? [:I]<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Certo! [:)]

Una curiosità: dato che una stampa di Piccatto ispirata a questa storia circolava già da un po', non è possibile che <i>Il custode</i> sia stata disegnata prima di <i>Reality Show</i>, e che l'apporto di Sommacal sia servito soprattutto per concludere le tavole dello Speciale più in fretta possibile?

Ciao

Teo


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