Si ricomincia!
Obiettivo non dichiarato: terminare la rilettura 2.0 entro il trentennale; difficile se non impossibile, ma ci provo.
Cambio formula per non ripetermi rispetto a 3 anni fa. Giudizi schematici (nella speranza di procedere con maggiore velocità), divisi in pro e contro, e una mini-chart dei 5 momenti preferiti dell'albo.
Si parte ovviamente con il leggendario #1!
PRO: La nascita del mito. L'impeccabile prologo sceneggiato con cura maniacale e metodo "cinematografico" da Sclavi. I ributtanti zombi disegnati da Stano. Le citazioni alla filmografia romeriana. Il controfinale, consolatorio, ma con quel pizzico di disagio lasciato dall'incubo di Dylan, che si chiude in dissolvenza in nero. La freschezza dell'ironia del nostro e delle battute di Groucho. Il ritmo incalzante e serrato della narrazione. Le numerosissime scene horror, da forbici piantate negli occhi a resurrezioni old style di morti viventi dalle tombe del cimitero. La figura di Xabaras, non solo mad doctor supercattivone tipico da fumetto, ma affascinante nei modi e con una sbandierata origine soprannaturale, caratteristiche che, unitamente alla minaccia di vendetta proferita tra le fiamme dell'olocausto zombesco di Undead, lo fanno assurgere subito al rango di principale antagonista ricorrente della serie.
CONTRO: Dylan Dog, pur essendo già in gran parte formato nel comportamento, nei tic e nelle espressioni, appare ancora un po' grezzo nella caratterizzazione. Nel DNA del suo personaggio si agitano particelle di James Bond (evidenti già dalla presentazione e conclamati dal pluricriticato espediente della bomba nella custodia del clarinetto), di detective hard-boiled alla Marlowe (palesati dai vari "pupa" e "bella" rivolti alla cliente di turno e dall'atteggiamento spaccone, duro e strafottente in più di una scena), di Sherlock Holmes (uno strumento musicale per riflettere sul caso, il medesimo metodo d'indagine). Comunque alcuni di questi elementi rimarranno, sopravvivendo in tutto o in parte sino ad oggi. Elementi abortiti di continuity: la discendenza da cacciatori di fantasmi di Dylan, con il padre dotato di poteri paranormali; la fame che attanaglierebbe il nostro ad ogni nuovo caso; il clarino portato ovunque, anche in trasferta.
Trattasi però in questo caso non di difetti, ma di naturale evoluzione del personaggio ancora in divenire, per cui non sono valutabili come "contro".
VOTO: Ottimo
BEST 5 MOMENTS (difficile sceglierne solo 5):
#5: pag. 13.
"Mi chiamo Dog." Dylan si presenta ai lettori
#4: pag. 33
"Non aprite quella porta!" Il Dott. Archibald Potter, incurante dell'avvertimento di Xabaras, apre la porta della cella frigorifera.
#3 pag. 28:
"Quando all'inferno non c'è più posto.." Oltre che nel titolo, il Tiz omaggia Zombi di Romero con un'intera pagina di scene prese paro paro dal film (anche se la battuta in questione non è pronunciata da quel personaggio)
#2: pag. 93:
"Tra le fiamme dell'inferno o nel fulgore del paradiso" gli zombi tornano alla morte tra le fiamme del laboratorio di Xabaras, mentre quest'ultimo giura vendetta a DD.
#1: pag. 50:
"Forza gregari!" L'improbabile, crepuscolare, gita in bicicletta verso Undead entra per sempre nel mio cuore di lettore, incurante dei problemi di portafoglio del nostro.