Cravenroad7

a me piacque questo primo capitolo del tandem Sclavi & Marcheselli, animalismi vomitevoli permettendo, IMO ci troviamo di fronte ad una delle migliori prove di sempre del duo M&G, le sequenze succitate sono belle e suggestive anche grazie ai loro disegni e in particolare in quella onirica si ammira un Dylan straordinariamente vivido, mai disegnato così bene dal duo. Saranno i giochi d'ombra. Per il resto, come per i testi, i disegni perdono un pò di mordente col precipitoso finale. Voto complessivo sufficiente

anche a me è molto piaciuto quest'albo!Credo cmq che il personaggio di Mary-Ann poteva essere gestito moooolto meglio.Cmq Montanari & Grassani sono troppo fissati con Dylan pelosone!

Molto meglio "le notti di luna piena", però anche questo non è che sia male!

Buono

I miei 100 momenti topici di Dylan Dog: posizione n°31



Dylan & lupo in L'ultimo plenilunio n°72.

il primo piano l'ho sempre trovato strano.. e stupendo.

Sembrerebbe ispirato a Maroto (ai tempi maestro riconosciuto del fumetto fantasy, non lo svogliato gregario di lusso del Brendon di oggi).

mediocre...questa è una storia che non serviva

Inatteso sequel che vede l'esordio di Marcheselli come soggettista. La storia in sè non è granchè, ma ci sono momenti brillanti e un Dylan particolarmente vivo. Il Dylan che s'incazzava nelle "giornate no" l'abbiamo perso prima ancora di quello ironico; peccato, era un lato umano del personaggio che lo rendeva più "vero". Qui arriva addirittura a sfondare il portone di una villa con il maggiolino!
Nota a parte per i magnifici disegni di M&G, una delle loro prove in assoluto migliori, coi primi piani di Dylan immerso nel buio che ancora mi lasciano a bocca aperta.
Accettabile. Da ricordare soprattutto per la trombata più impegnativa di sempre del nostro. Da notare la nonchalance (spero di aver scritto giusto) con cui Dylan si accoppia con Mary ann, mentre poco prima e poco dopo si dichiara innamorato (forse) di Dea. Ah old boy marpione!

Nel voto ho confuso questa storia con il Maxi 2003 "Il capo branco"....fa lo stesso.

mediocre.

Una delle storie più sottovalutate di Sclavi...

Uno degli albi più erotici della serie, Dylan si tromba la bionda e la bruna con riferimenti animali molto espliciti..

La stessa Dea è un fiume in piena di battute a sfondo sessuale, vedi un'intera tavola dedicata all'utilizzo del "pacco" di Dylan (cose improponibili oggi)...per non parlare della scena dei frammenti di vetro rimossi dalle chiappe dell'animalista....bello bello bello...

Lo splatter è di qualità, in particolare nell'horrorissimo prologo.....Dylan è incredibilmente vivo, come non rammentare i suoi scatti d'ira, vedi ingresso col Maggiolone a sfondare l'entrata della villa di Mary-Ann (anche qui, cose impensabili negli scialbi albi odierni)

E poi una tristezza di fondo gestita divinamente...ho ben fissa in mente la vignetta dei grandissimi M&G raffiguranti il lupo mannaro Caspar in lacrime mentre il suo corpo viene smembrato dalle pallottole dei poliziotti.....la sequenza finale è commovente

E non ci sono nemmeno i presupposti per fare una critica sulla verve animalista facile di Sclavi: qui la stessa viene puramente utilizzata come pretesto per creare casini su casini...ne è la prova il fatto che Dea viene bellamente sfottuta da Dylan e (ancor di più) da Bloch ogni qualvolta si presenta come paladina in difesa delle bestie..

Come già detto...M&G in una delle loro prove migliori
Una storia decisamente superiore rispetto al cult numero 3

Voto 8+

voto 7
un buon sequel secondo me ,personaggi di livello.

Forse la storia meno bella del duo Sclavi-Marcheselli..

Indubbiamente. Ma probabilmente migliore del n. 3.

Secondo me, un albo da 6 e mezzo.

seguono possibili
S
P
O
I
L
E
R

E' migliore del n.3, che si impastoiava in banali luoghi comuni da horror "vecchissimo stile" (basti pensare al servo muto, deforme e armato d'ascia... Bah!). Inoltre quest'albo cerca di sviluppare il tema della licantropia in direzioni nuove, sforzandosi di dire qualcosa di effettivamente originale sull'argomento.

Il "lupo mannaro al contrario", però, somiglia un po' troppo a una versione ritoccata del risaputo tema Jekyll/Hyde. Così l'originalità rimane sulla carta.

Inoltre la componente gialla è debole, dato che il cattivo si comporta in maniera decisamente poco furba (aggredisce Dylan -in pratica si autoaccusa- nonostante Dyd non avesse nessuna prova contro di lui; poi dice di averlo fatto perchè aveva fame... ma se aveva il frigo strapieno!!!).
Può dirsi che la scelta sia funzionale allo scopo di evidenziare il lato più meschino della malvagità umana, ma la cosa non fa comunque bene alla storia, che fatica a costruire suspense.

Simpatiche le gag di grana grossa a base di vetri nelle chiappe e "pacchi" a rischio schiacciiamento. Sospetto che Sclavi le abbia aggiunte per dare maggiore vivacità a una sceneggiatura altrimenti un po' debole (per i motivi sopra citati).

M&G ancora accettabili.

Una storia che mi è sempre piaciuta, una delle più care e che assieme al numero 3 ho riletto decine e decine di volte... averla a colori non ha prezzo...