Le mie 100 storie preferite di Dylan Dog : posizione
n°59 Gli orrori di Altroquando, speciale n°2, luglio 1988
Testi di Tiziano Sclavi
Disegni di Attilio Micheluzzi
Quali sono i confini dell'orrore? Non puoi saperlo prima, devi lanciarti in una folle esplorazione e scoprirli un poco alla volta. Se arrivi fin nello spazio, potresti incontrare uno strano, piccolo pianeta che può aiutarti. Si chiama Terra ed è abitato da creature che con l'orrore hanno una speciale confidenza. Ascolta le loro storie: voci senza corpo, ritorni dalla morte, vampiri e mostri. E se tutto questo non ti basta, non preoccuparti: per la tua ricerca ci sarà sempre un altro "dove" e un Altroquando! Le due eccellenti firme costituiscono un'immensa garanzia all'ingresso del secondo mitico speciale in una top e in una posizione ragguardevole; confesso che l'esperimento Micheluzzi l'ho digerito col tempo e col perfezionarsi (ahimè, ancor lontano) del mio bagaglio fumettistico. Oggi lo ritengo uno spettacoloso una-tantum, anche se della scuola
essenziale preferisco il nuovo Dall'Agnol o Pennacchioli. Indubbiamente contribuisce alla riuscita dell'albo dalla classica suddivisione in episodi; il comune denominatore è il capovolgimento delle prospettive, il colpo ad effetto. Il grottesco
La fine? e la cover-manifesto, del resto, la dicono lunga sui significati iconografici. Il monarca ed Azazelo dissacrano i morfismi lovecraftiani e i loro battibecchi sono una chicca di pari spessore ai vari
La voce,
Ritorno dalla morte,
Plenilunio e
Ghor, quest'ultimo assai idolatrato dai fan e per me un portatore sano di johnnyfreakismo.