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Sclavi, Marcheselli e i Fumetti
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<b>Ogni volta che proponi un soggetto a Sclavi ti dicono sempre che la storia è "quasi pubblicabile"???</b>
In questo momento i soggetti li sottopongo all'editor. E chiamarli soggetti è una parola grossa.
Patchwork sarebbe un termine più appropriato. Ormai me li passano sapendo che il lavoro (quello buono) lo farò "in corsa". "Sulla fiducia", me li passano.
<b>Durante la stesure della storie ti consulti con Sclavi?</b>
Tiziano lo sento solo se qualcosa NON VA. Ovvero: lui approva il soggetto e io scrivo. Finito il lavoro lui lo corregge e se qualcosa va nettamente cambiato allora se ne parla. Solo ed esclusivamente per il 200 mi sono consultata con lui per varie scelte, per sapere se approvava o no. Poi che ci si senta a volte solo per parlare è un altro discorso? Insomma: se Tiz chiama sono guai. Se Tiz tace acconsente. Con Gigante Egli tacque!
<b>Tiziano Sclavi quando torna e che progetto sta seguendo per essere cosi lontano dal suo dylan?</b>
Torna l'anno prossimo e per quanto ne so si è limitato a vivere la sua vita da persona normale, non ha coltivato progetti segreti. Si è preso una pausa e basta, semplicemente.
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Ora che sei stata definitamente assunta, ti capita mai che qualcuna fra le tue storie vengano bocciate dalle alte sfere? </b>
Tutti i santi giorni. E non sono affatto assunta. Prestazione di lavoro.
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Ti è capitato mai di iniziare a scrivere una sceneggiatura per Dyd, e poi di mandare tutto a signorine licenziose, buttarla via e ricominciarne un'altra?</b>
Mai.
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Sclavi vi ha mai convocato tutti insieme e vi ha fatto una "cazziata"? Ultimamente qualcuno la meriterebbe!...</b>
Fattene una santissima ragione e smettila di cercare di provocarmi, che il massimo mi provochi è un lieve prurito: Tiziano ci ha convocati, sì. Ci ha ringraziati tutti quanti e ci ha elogiati per come abbiamo tenuto vivo Dylan. E ci chiama pure singolarmente quando le storie gli piacciono in particolare. E tutto il veleno che tu sputi sulle storie, lo sputi su storie che lui ha letto, corretto, approvato. E' chiaro? Ti è entrato in testa? TIZIANO NON LO STIAMO TENENDO SEQUESTRATO IN UN BUNKER PERCHE' NON SAPPIA NULLA, bensì partecipa attivamente alla serie. Perciò piantala, manco fossi suo cugino che deve difenderlo: a Tiziano la serie evidentemente sta benone così. E se non sta bene a te questo è un problema tuo (più che lecito) ma a Tiziano non leva un minuto di sonno. E falla finita qui.
Vale per tutti, ok? OGNI STORIA viene approvata da Tiziano come soggetto, letta e corretta da Tiziano come sceneggiatura, supervisionata da Tiziano una volta disegnata e infine approvata da Tiziano prima di andare in stampa. TUTTE-LE-STORIE. Se questo vi fa storcere il naso io non so che dirvi, se non che io rispondo PER ME, le rimostranze a Tiziano fatele a lui.
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Pensi che un domani scriverai mai una storia disegnata da Stano?</b>
Angelo è lungo, lungo, lungo, lungo... Dobbiamo fare la fila per una storia fatta da lui, visto che lavora sulle copertine.
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Ma si è mai presa in considerazione l'idea di affidare i disegni del Maxi ad altre persone?</b>
Cerchiamo di dire le cose in maniera carina... M&G non sono più giovanissimi, per questo anche le loro produzioni sono diminuite, e immagino (ma non lo so per certo) che si sia stabilito di creare il maxi apposta per loro, così si gestiscono meglio i tempi e tutto. Il maxi poi è un albo apprezzatissimo, quindi si mantiene questo formato e questi autori anche per il favore del pubblico. Io ho scritto circa un terzo del gigante 2006, già in fase di disegno, ma non chiedetemi chi è il disegnatore perchè mi sa che stavolta non posso davvero anticiparlo (scoprirò poi che invece l'avevo già anticipato in qualche post precedente facendo una figura escatologica).
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Non capisco ma c'è una carenza di sceneggiatori da noi in Italia?</b>
Ci sono molti più disegnatori, questo è certo, e ci sono più ragazzi che dopo gli studi se vogliono "fare i fumetti" pensano al disegno, non allo scritto. Anche i cartoni animati invitano a disegnare.In più cìè una scrematura mica da ridere in chi sa scrivere, perchè scrivere non vuol dire sceneggiare, poi devi conoscere perfettamente la serie, poi non devi solo sapere scrivere ma avere pure delle idee... Alla Bonelli abbiamo fior di sceneggiatori, certo, nemmeno un terzo dei disegnatori, ma tant'è...
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Vorrei sapere da "una del mestiere" se si può realmente "portare il pane a casa" con un impiego del genere!</b>
Dipende a che livello lavori. Se collabori con case editrici come Eura, Star Comics, Bonelli, insomma, che ti possano offrire un lavoro continuativo puoi lavorare e guadagnare bene come in qualsiasi altro lavoro. Ovvio, poi dipende da te. Se sei molto veloce a scrivere o disegnare guadagni di più, se sei lento guadagni di meno. Perchè si viene pagati alla consegna.
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Cosa significa nelle sceneggiature le sigle FI e CT?</b>
Figura intera e campo totale (ovvero panoramica dell'intera scena).
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Cosa faresti se ti chiedessero di insegnare in una Scuola o in un corso di fumetto?</b>
Insegnare no. Ho già fatto un paio di lezioni singole qui e là. Posso parlare della mia esperienza e del mio modo di scrivere, ma non sono in grado di insegnare in assoluto.
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Ci credi in queste scuole o anche se non ci credi purchè ti paghino bene accetteresti ugualmente?</b>
Credo che la tecnica corretta si possa insegnare. Il talento, le idee, la capacità di raccontare sono doti innate. Quindi credo che sì, queste scuole possano essere utili per la parte tecnica. Dei soldi me ne frega poco o niente, in tutta franchezza, e infatti non ne ho mai, quindi vale il discorso al punto 1. Non sono competente come insegnante e possono darmi i soldi che vogliono ma con questo non è che divento competente. Quindi la risposta resta no.
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Ecco, sei passata da lettrice a sceneggiatrice del tuo fumetto preferito, e non è una cosa che capita a tutti. Non ti sembrerà il massimo dell'originalità ma volevo chiederti come fu all'epoca il tuo impatto impatto con la casa editrice. Insomma, da quando ti hanno chiamata per colaborare al fumetto, all'incontro coi Capi, volevo chiederti che ricordo hai di quel periodo e cosa ha significato passare dall'altro lato della barricata e se l'ambiente che hai trovato è stato come te l'aspettavi (o peggio o meglio, non lo so dipende dal tuo punto di vista).</b>
Ho risposto tante volte a questa domanda... appiccico la risposta che ho dato in una recente intervista:<i>
"Hai mai provato ad andare a comprare il pane tutti i giorni per anni dallo stesso panettiere? Immagina un giorno di salire sulla pedana e passare DIETRO al bancone. Vedere il negozio, il pane, i clienti da tutt?altra prospettiva. Ecco, io sono diventata panettiera.". Non lavorando in redazione il solo impatto (frontale) l'ho avuto con Mauro Marcheselli, poi con Sergio Bonelli e Decio Canzio (che per stringermi la mano è caduto dalla poltrona: pessimo segno) e infine con Tiziano, a casa sua a bere un the. Non mi aspettavo nulla e in effetti non ho sperimentato nulla: casa mia era sempre la stessa, solo che ogni tanto andavo in posta a spedire plichi di sceneggiature (oggi con internet non è più necessario). Per maggiori dettagli spulcia le FAQ qua sotto, ci dovrebbe essere la storia per filo e per segno.</i>
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Quando un dipendente svolge un ottmo lavoro ottiene una gratifica dal suo capo, di solito. No? </b>
Teoricamente noi dovremmo svolgere sempre un lavoro al nostro meglio. E questo Speciale non è certo una pietra miliare nella storia del fumetto... Ho fatto il mio lavoro, non vedo perchè dovrei ricevere complimenti o pacche sulla spalla o gratificazioni. Non è mai successo.
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Con Medda vai daccordo? mi sembra abbia un carattere difficile!</b>
Molto, siamo abbastanza amici. Non ha un carattere difficile. Ha carattere, ecco. E ama provocare, questo sì.
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Come ti sei trovata con i disegnatori visto che hai scritto per Brindisi (200 e 206), per Piccato (210 e lo speciale), per Giovanni Freghieri (212)?</b>
Lo dico sempre che se so in anticipo quale sarà il disegnatore allora immagino la storia con il suo tratto e in qualche modo gli vado incontro e sono poi più facilmente soddisfatta dal risultato. Se invece è una sceneggiatura al buio? Bruno lo sto facendo dannare, perché lui vuole le sue 94 tavole belle pronte e finite e io invece gliele mando a rate e gli faccio venire la gastrite; con Gianni si litiga sempre perché io sostengo che le sue tavole sono belle e lui che invece dovrebbe rifare tutto perché fanno schifo; Luigi è il cuore del mio cuore ed è il solo che mi sopporta, ma lui è un santo e non fa testo?
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DYLAN DOG e FAMIGLIA </center>
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Leggi Dylan?</b>
Certo.
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Come ti poni di fronte alla gestione del passato di Dylan Dog?</b>
Il passato di Dylan lo può gestire solo Tiziano, in primo luogo. In secondo luogo Dylan non ha mai detto di non ricordare il suo passato (vedi ?Il lago nel cielo?), si sa che ci sono dei ?buchi?, ma quando andava in vacanza adolescente e incontrava Marina (digressione: ma che palle con ?sta Marina. ?Il lungo addio? è un bell?albo, ma santo cielo, lui nemmeno si ricordava di lei sinchè non l?ha vista nel suo studio (ed era un fantasma), è stato
il primo amore, ma l?amore di un?estate. E tutti lì a metterla sullo stesso piano di Lillie e Bree? ma scherziamo?) veniva mandato in ferie dai ?suoi?. Quindi da ragazzo i ?suoi? c?erano. E inoltre si riaprirebbe l?arci-ultra-annosa discussione che farebbe uscire la bile al povero Vincenzo Oliva sulle spiegazioni e sugli scippi alla vostra fantasia. Tutti vogliono sapere, nessuno vuole sapere, meglio il mistero, meglio che Dylan abbia 600 anni, che sia un uomo reale che ama i sogni, che sia un personaggio metafisico che ripudia il paranormale, Xabaras è suo padre, no non lo è perché il 100 è Vangelo, e nel numero 1 era così e nel 5 cosà ecc. ecc. No, un soggetto così non passerà mai. Io ho un?idea di come sia andata, un?idea mia. E per carità, me la terrò per ME!
<b>Cosa ne pensi dell'andamento della serie regolare?</b>
"Non ci sono più le serie di una volta". "Eh, vi ricordate i vecchi sceneggiati in tv, come "Piccolo mondo antico"?". "I cartoni animati degli anni '70/80, quelli sì che erano belli.". "Il cinema italiano ormai è morto e sepolto.". Ecco. Li leggo, gli altri topic, e trovo tutte parafrasi di questi esempi. "Eh, i primi 100 numeri..." GENTE! Siamo nel 2005!!! Ne sono usciti altri 150 di albi! Erano gli anni '80, Tiziano era PIU' GIOVANE DI ME!!! PAZIENZA ERA VIVO! Ma sant'iddio, capisco chi aveva 18 anni quando è uscito l'1 e da allora li ha comprati tutti e oggi si lamenta, ma non potete arrivarmi oggi, comprarmi degli albi arretrati di quando qualcuno di voi non era ancora nato e poi rimpiangerli. E' passato il tempo, le idee originali sono state tutte sfruttate, Tiziano si è assentato e ora torna (e non ha PIU' meno dei miei anni!!!), altri sceneggiatori, ognuno con il suo background e la sua testa, si sono avvicendati... Come potete pretendere che la serie potesse rimanere uguale? Non sarebbe successo nemmeno se Tiziano fosse rimasto, perchè quando è uscita la sua ultima storia la serie era GIA' CAMBIATA. E cambia. E cambierà. In meglio, in peggio, non sta a me giudicare. Ma non poteva restare quella dei primi numeri, non c'erano le condizioni. Veramente, vivere guardando indietro fa solo venire il torcicollo. Come va la serie? Va. Alti e bassi. Facciamo del nostro meglio, facciamo il nostro lavoro. Ma è paradossale continuare a confrontare ogni albo con quelli scritti 20 anni fa! Va a finire che quando Tiziano tornerà l'anno prossimo qualcuno lo accuserà di non avere più 30 anni? Non ce l'ho con te, Davide, ma questo continuo "alibi" di quanto erano belli i vecchi numeri per poter criticare quelli nuovi (e non parlo di me, me ne tiro fuori) sta diventando paradossale.
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Voi sceneggiatori non potreste tornare allo splatter</b>
Se non lo facciamo un motivo ci sarà...
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Qual' è il personaggio di dyd che più ti affacsina/piace?</b>
Bloch
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Qual è il disegnatore con cui ti trovi più a tuo agio?</b>
Piccato
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Superato l'esame Groucho, ti sentivi veramente pronta per la serie?</b>
Vedete, sbagliate un po' tutti punto di vista... Io non mi sono mai sentita sotto esame, fare fumetti per me era una cosa completmente nuova e come tutte le cose nuove semplicemente sapevo di dover imparare a farla. Avevo chi mi insegnava (a questo proposito RINGRAZIO PUBBLICAMENTE MAURO MARCHESELLI!!!), avevo il tempo di imparare... Non mi ponevo grandi questioni...
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Ci potrebbe essere una storia "one shot" con l'incontro tra Dylan Dog e Nathan Never?</b>
Bah, tutto è possbile, ma per ora non credo sia preventivata...
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A proposito di crossover tra personaggi bonelliani. Dato che ai Grandi Capi (in particolare IL Grande Capo) la cosa non va, così, per gioco, da lettrice, chi ti piacerebbe vedere accanto a dylan per una volta sola tra i personaggi bonelliani?</b>
Una volta avevo proposto che Bloch chiedesse una consulenza a Julia. In "Sciarada", credo. Ma non se n'è fatto nulla, naturalmente. Mi piacerebbe invece far incontrare Dylan con personaggi reali. Magari non nominarli o farli vedere di spalle... Ma sarebbe una cosa carina... Magari rapiscono un attore o uno scrittore... Oppure un famoso delinquente scappa (vabbè, sono già scappati tutti...)... Sì, sarebbe carino. Ma sono sognarelli vaghi che si fanno nelle notti tristi.
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Che ne pensi degli incontri (O scontri) fra i protagonisti delle serie Bonelli. E con Dylan chi vedresti bene?</b>
Se gestiti bene possono essere molto interessanti, ma sono poco amati in casa editrice. Dylan potrebbe incontrare chiunque, considerato che tra varchi dimensionali spazio-temporali e tutto l'ambaradan può andare ovunque... Mi piacerebbero diverse cose, ma semplicemente non avverranno. Quindi perchè ricamarci su?
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Come interpreti il tuo Dylan Dog?</b>
Il mio Dylan è come lo interpreto io: se mi fossero successe tutte le cose che gli sono successe, se non avessi neanche un bel ricordo di un Natale in famiglia o lo avessi rimosso o non ci volessi pensare, se mi impuntassi nel voler dire che non credo nelle cose su cui in effetti lavoro (soprannaturale) e dovessi sempre vivere questa dicotomia tra il mio falso scetticismo e il mio quinto senso e mezzo, se nella mia vita di stabile ci fosse solo un assistente logorroico, un vecchio ex-capo, una macchina sempre rotta e una casa in affitto sempre sull'orlo dello sfratto, IO sarei incazzosa. Lo sarei IO. Ma è perchè IO ci penserei a tutte queste cose. E mi farei mille domande ecc. Quindi questo Dylan è MIO. Lo vedrete anche nei prossimi albi, sempre sbatacchiato, sempre nel dubbio, sempre incazzoso.
<b>Tu hai detto "il finale di Dylan Dog per ora è il numero 100, può piacere o non piacere ma quello è". queste magari non sono le tue parole esatte ma sul piacere o non piacere a te piace?</b>
Ma ti pare una domanda da farmi? Mi appello al quinto emendamento!
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Nella lunga storia di Dyd, non ci sono molte storie con riferimenti o ambientazione di carattere religioso, e si che il mondo dell'horror ha avuto splendidi esempi(esorcista,l'anticristo).E nelle poche storie si è preferito usare un rabbino piuttosto che un prete cattolico.E' una scelta editoriale, oppure è dovuto alla difficoltà degli autori nel trattare certi argomenti.</b>
Ti cito solo "Apocalisse" e "Maelstrom", oltre che "Finchè morte non ci separi", per dimostrarti che compaiono figure di preti cattolici, anche in versioni molto negative. Ma è certo preferibile lasciar stare la fede, come la politica, che non sono argomenti prettamente dylaniati e possono disturbare i lettori. Un ateo o un cattolico fervente potrebbero leggere la stessa storia e rimanerne infastiditi per come viene trattato l'argomento della fede. E poi abbiamo molto altro a cui attingere...
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Siamo proprio sicuri che la politica non sia un argomento dylaniato?</b>
tu mi confondi la politica con il sociale. Destra e sinistra, repubblicani e democratici ecc. hanno spesso idee identiche e posizioni uguali nei confronti di argomenti come l'ecologia, l'animalismo, la pace (ovviamente), la povertà. Quindi se Dylan prende posizione su uno di questi argomenti la sua non è una scelta politica ma sociale. La politica con Dylan Dog proprio non c'entra.
<b>Come nasce una storia di Dyalan Dog?</b>
Ogni storia nasce da uno spunto che a volte è infinitesimale. Non abbiamo bisogno di attaccarci a qualcosa e poppare finchè non abbiamo prosciugato lo spunto sfruttandolo sotto ogni suo aspetto. Almeno: questo vale per me. Non esiste nessun magazzino gigantesco, ci sono almeno un anno di storie pronte, questo sempre, a volte ce n'è di più a volte di meno, ma se smettessimo tutti di scrivere Dylan non andrebbe avanti molto, temo. Di questo mondo io non pensavo nulla perchè non avevo idea che sarei entrata a farne parte. Ho sempre detto che sono stata arruolata per caso, quindi ho preso la realtà delle cose subito così com'era, senza svolazzi di fantasia.
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Le idee originali sono state tutte sfruttate?</b>
Su una serie horror (e la nostra è nata come serie horror) le idee INERENTI AL TEMA DELLA SERIE non sono infinite. E' un fatto. Chiariamo: io sono una fan del "Blair Witch Project". Perchè al di là della resa del film, c'è un'idea. Se si trattasse solo delle idee allora ne avrei a bizzeffe, ma:
1) Dylan non è una serie gialla. E' una serie dove ci dovrebbero essere horror, soprannaturale, fenomeni ecc. Questo esclude per esempio che io possa raccontare del graduale scivolamento verso la paranoia di un uomo che crede che sotto le piastrelle della sua cucina ci siano delle microspie messe dai vicini (ho buttato lì un esempio a caso). Non posso raccontare una storia così, perchè non c'entra un bel niente il soprannaturale e soprattutto con Dylan Dog.
2) Stiracchiati in Dylan ci stanno i pazzi e i serial-killer. Quanti ne abbiamo visti? Quanti ne possiamo ancora vedere? Dozzine? Centinaia? Ma sempre lì stiamo: sono escamotages, perchè non c'entrano con l'horror, il soprannaturale ecc. (e poi commentate: "ANCORA UN SERIAL KILLER???")
3) Una tantum si può citare, ma mica sempre. Un libro, un film, una piéce (o pièce) teatrale... Ma quante volte? Ogni quanti albi?
4) Temi classici: vampiri, fantasmi, altre dimensioni, alieni (già un po' fuori tema), mostri, fenomeni paranormali o esp, licantropi, exploit della morte, freaks, demoni... Ognuno di questi temi è stato già trattato e stratrattato e ultratrattato. Abbiamo parlato di leggende, siamo sforati nelle fiabe... Le strade le abbiamo battute tutte.
Hai capito cosa intendo? Il VINCOLO HORROR rende impossibile avere idee NUOVE, al limite si possono prendere da diverse angolazioni le idee classiche. C'è una videocassetta che se la vedi dopo 7 giorni muori. C'è un libro che chiunque lo legge muore. C'è una stanza in cui chi entra non esce più. Sono varianti dello stesso tema.
Se tu hai
un'idea originale MAI SCRITTA, MAI SFRUTTATA, MAI RACCONTATA giuro che te la compro.
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Che fine fatto le tue sceneggiature?</b>
Le mie sceneggiature le metto all?asta per la mia associazione e poi distruggo il file. Posso mandare qualche pagina ogni tanto qui e là, ma intere? mi dispiace, i miei malati innanzitutto. Ma in giro ce n?è, le hanno pubblicate anche su ?Scuola di fumetto??
<b>Hai mai pensato di scrivere una storia in stile reality show?</b>
una storia sui reality mi piacerebbe farla. Hanno fatto un filmino discreto che stava tra il reality e lo snuff movie. Potrebbe essere un'idea.
<center> VARIE </center>
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Sei appassionata di reality show? Li Guardi?</b>
Li guardo, li guardo!!!
Uccidetemi, crocefiggetemi, vendetemi a una clinica come cavia!
Che tempi bui...
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Ti piace andare al cinema? Sei, per così dire una cinefila come me?</b>
Ci vado sempre troppo poco per i miei gusti, ma un po' mi rifaccio con videocassette e dvd (ora che il computer me li legge). Ma non sono una cinefila raffinata che fa citazioni colte. Ho gusti vari e variabili, a seconda di come va (male) la mia vita. Ci sono film "importanti" che mi piacciono molto ma anche film estremamente popolari che amo. Sono l'italiana media. Il massimo me lo danno i thriller psicologici o soprannaturali, come "Minority report", "The sixth sense", "The mothman prophecies", "Strange days", "L'esercito delle dodici scimmie"... Il filone è quello.
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Il ritratto che appare piccolo nella pagina del tuo blog è tuo....chi l'ha realizzato? Sai che assomigli a Lilli...!</b>
E' il mio autoritratto, ce l'ho appeso sopra il computer. A olio (della serie: tutti gli abiti che indossavo nel periodo in cui lo dipingevo ne portano traccia...).
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Scriveresti mai la sceneggiatura di un film?E quale genere preferiresti?</b>
No. Quindi non ho un genere...
<div align="right">continua.....</div id="right">
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Elucubrazione Site:
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