Giusto DR. HIcks,
mi sa che io e te siamo già amici, vero?
Ops, non mi citare però la frase di un certo "qualcuno" che diceva "non chiamare amico solo chi la pensa come te"!
Skerzo!
Abbiamo senz'altro dei punti di contatto. Questo mi fa piacere per un semplice fatto: credevo di essere il solo ad avvertire certe sensazioni su Ruju e ,invece, non è così.
Sì, l'ultima cosa che hai scritto sul lettore che può certo domandarsi del perché Ruju o altri scrivano in un certo modo, la condivido. Anzi, la ritengo un'ottima riflessione.
Questa "sfumatura" sul domandarsi, senza però giustificare la bassa ispirazione, mi sembra legittima, se non doverosa per chi ama la serie.
Ti dico una cosa: conta molto ,come dici tu, quello che uno va a cercare nella serie, nelle storie. Io, per es., cerco la genialità, la creatività e l'immaginazione. E le storie anti-schema.
Io credo che le personalità più creative diano il taglio più caratteristico alla serie, spontaneamente, senza riconoscimenti ufficiali. Oggi, Dylan, secondo me, è della Barbato. Inutile far finta di niente. Lei si impone anche senza volerlo: è la sua scrittura a farsi strada nel lettore e a primeggiare nella serie.