Recupero questo vecchio post su Ruju per dire la mia sull'autore sardo. E lo faccio senza aver letto le sette pagine di discussione, per essere completamente libero da pregiudizi. Abbiate quindi clemenza se ripeterò concetti già espressi da altri.
Prima di tutto, devo dire che considero Ruju un buon professionista. Uno che scrive con mestiere, che sa costruire bene una sceneggiatura, dotato di sapienza e solidità narrativa.
Però, Ruju centra con Dylan Dog come i cavoli a merenda, pressapoco. Per Dylan serve il genio, non il mestiere. Non è poco, certo, e in effetti noi dylaniani siamo stati abituati al meglio. Sclavi ci ha viziato. Con le sue sceneggiature sbilenche, assurde, irrazionali, magari anche inconcludenti, ma illuminate dai suoi inimitabili colpi di genio, ha creato uno standard inimitabile. A me non interessa che, alla fine della novantaquattresima pagina, "tutto torni". Non mi interessa che tutto quanto è avvenuto nell'albo sia spiegato e "razionalizzato". Mi interessa che la storia sia intensa, emozionante... "dylaniana". Con Ruju, questo non succede MAI. Ci troviamo regolarmente di fronte a storie solide, magari anche ben costruite, e che in genere si lasciano leggere senza troppa fatica (anche se "Il pozzo degli inganni" m'è sembrata spazzatura).
Ma dov'è il colpo di genio? MAI UNA VOLTA Ruju ha sorpreso, sotto questo punto di vista. Anzi, forse in un'occasione sì: ne "Il vicino di casa", sua primissima apparizione su DyD. E poi basta. Di lì in poi, solo un'onesta professionalità, con qualche picco (pochi) e molta, troppa "normalità".
E poi, dov'è finito Dylan Dog? Il Dylan di Ruju assomiglia pericolosamente a un vero EROE! Dov'è finito lo splendido anti-eroe Sclaviano, con tutte le sue incertezze e i suoi dubbi, così meravigliosamente umano e fallibile? A volte, lo ritroviamo (seppur diverso) nella Barbato; quasi sempre, in Medda (che però su Dylan scrive troppo poco, ahimè); talvolta fa capolino anche in Faraci... MAI con Ruju, però.
Torno all'assunto iniziale: Ruju sa scrivere bene. Potrebbe dedicarsi con notevole successo a Tex, per fare un esempio. O a Zagor, magari, o a Dampyr. Ma da Dylaniano DOC quale mi ritengo di essere, mi permetto di dire che su Dylan Dog lo vorrei vedere il meno possibile.
Ciao
Teo
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