Sta diventando una gara starvi dietro...
Killex: pur avendone sentito parlare (e in toni entusiastici almeno dei primi due, mentre del terzo ho visto parecchie parodie), non lo ho MAI visti. Ci credi? Non ci crederai, eppure... Quello che per indole sarei più portata a vedere è "La sottile linea rossa", dove mi dicono che ci sia uno Sean Penn (uno degli attori che amo di più) eccezionale (ma non è anche in "Carlito's way")? Comunque in questi giorni me li guardo, appena riesco a rifiatare.
Ginky: domandare è lecito, rispondere è cortesia e in più io mi sono messa a disposizione qui proprio per questo. Mi danno fastidio solo quelle domande dove si ritiene che la risposta sia implicita già nella domanda.
Juan Galvez: sei un bravo figliolo, ma pensi davveo di incucchiarmi? Andiamo, poteva esserci scritto tutto quello che ci pare sia nella premessa che nell'ultima vignetta, ma nel profondo tutti i lettori sono convinti che il n? 100 sia davvero l'ultima storia di Dylan, e che le cose siano andate così. Immagina se un giorno ne uscisse davvero un altro, di finale, hm? NON SCRITTO DALLA SOTTOSCRITTA CHE NE HA ABBASTANZA DI ESSERE CROCEFISSA!!! Come reagirebbero i lettori non-occasionali? No, Juan, siamo seri, piaciuto o non piaciuto, tutti noi pensiamo che è così che è andata. O meglio andrà. Prova (fingi, almeno!!!) a metterti nei miei panni e in quelli degli altri sceneggiatori. Ma non pensi quanto sarebbe stimolante il duello a distanza, magari la mini-saga, l'eterno dubbio padre-non padre, il conflitto starwarsiano tra il figlio buono e il padre malvagio che si combattono eppur si amano, e guarda, è meglio che mi fermi. Però... E mi fermo anche qui.
Strason: mi dai un bel lavoro.
<b>1)Perchè "Medusa" non ti piace? O comunque perchè è quella che ti piace meno?</b>
Perchè non la sento mia. Ero giovane, avevo scritto "Il sonno della ragione" e francamente Mauro Marcheselli ha preferito ridimensionare il mio assurdo soggetto per "La gorgone" in uno più canonico che stesse nei ranghi. Però non ho più sentito la storia come mia, anche se probabilmente aveva ragione lui, il mio soggetto era ingarbugliatissimo. Capita sempre quando lavori a un'idea non tua, credo.
<b>2)Senza entrare nello specifico, ti chiedo una cosa: è possibile che nell'immediato futuro ci siano evoluzioni interessanti in Dylan Dog? </b> (che può andare da un aumento della tariffa ad un ritorno di Xabaras. Comunque qualcosa che farà parlare i lettori di Dylan Dog)
Non conosco il lavoro degli altri, parlando solo dei miei posso dire tranquillamente di no. Non nell'immediato futuro, almeno.
<b>3)Da "Oltre la porta" in poi, quante storie tue sono già pronte?</b>
Nella serie regolare:
- una di Brindisi
- una di Mari
- una di Casertano
- Ovviamente lo speciale di Roi.
- Nicolino (Mari) ne sta disegnando un'altra.
- Luigi (Piccatto) sta disegnando il gigante dell'anno prossimo.
In scrittura e in disegno:
- una storia per Piccatto
- il ventennale (per Brindisi)
<b>4)Ho sempre adorato il tuo modo di far riafforare il passato di Dylan, sia in grande stile ("N.200", "La scelta") sia in piccole chicche (Xabaras ne "Il pifferaio magico", il discorso su Groucho tra Dust e Dylan ne "Il tocco del diavolo", il "ritorno" di Bree e Lillie ne "Il senza nome"). Ho notato che è una cosa che hai fatto spesso, soprattutto rapportato al numero delle tue storie fin'ora uscite che rispetto a quelle di tanti tuoi colleghi, è ancora esiguo. Io credo che tu lo faccia perchè da ex lettrice capisci che queste cose possono far piacere al lettore. E' così?</b>
Mah... forse fanno più piacere a me. Ribadisco (visto che c'è ancora chi non l'ha afferrato) che la decisione di parlare di questo nel 200 è stata di Tiziano, come pure il tema portante del ventennale è di Tiziano. Negli albi della serie regolare (e vabbè, anche in un gigante e uno speciale) ogni tanto se ci sta mi piace fare un qualche accenno. Ma sempre col beneplacito di Tiziano.
<b>5)Nel N. 200, hai giustificato il fatto che Dylan veste sempre uguale, mettendolo come una forma di lutto nei confronti di Lillie. Ma nel primo Dylan Dog & Martin Mystère, Sclavi dice che Dylan veste sempre così perchè il giorno che Allison morì, lui era vestito in quel modo. Premettendo che digerisco molto di più il lutto per Lillie che per l'anonima Allison, non pensi che comunque rimanga una forte incongruenza?</b>
Certo, ed è una cosa che abbiamo preso in esame di eliminare. Ma il cross-over Dylan/Martin era una storia fuori collana, molti potevano non averla mai letta ed era una di quelle storie molto surreali su cui poi è difficile basare un fatto stabile della serie (insomma, ogni volta Dylan fa il dubbioso di fronte al soprannaturale, ma se dessimo per scontato che ricorda perfettamente ogni avventura vissuta ci verrebbe da dire: "Ma è dubbioso DE CHE?".).
<b>6)Riguardo "Oltre la porta": Mio padre l'ha letto e non ci ha capito nulla. Questo perchè, anche capendo alla fine che sul lettino c'è l'autore, lui non sapeva qual'è il rapporto tra te e Dylan Dog. Di conseguenza non ha potuto apprezzare praticamente nulla della storia.
A me invece è piaciuta ed anche se l'ho ritenuta un tantino TROPPO fuori dagli schemi, l'ho ritenuta comunque superiore alle tante storie mediocri pubblicate ultimamente. Il problema è che comunque anche io alcune cose di te non le sapevo. Sapevo che odiavi la donnina di turno, ma per esempio non sapevo che per te era difficile gestire Groucho.Non pensi che sia un pò esagerato dover conoscere l'autore per poter apprezzare al 100% una sua storia?</b>
Non rispondo a domande su quest'albo. Ti dirò invece una cosa: esistono storie di Dylan senza capo ne' coda ne' filo conduttore. Non c'è niente da capire, basta solo leggere e godersi quel che si legge. Una tantum si può anche fare. A qualcuno piacerà, ad altri no.
<b>Concludo dicendoti che ho trovato un blooper nelle tue storie!
Nel N. 200, Dylan compra il galeone DOPO essersi licenziato.
Ma nell'almanacco della paura del 2001, Dylan (ancora poliziotto), torna a casa e trova un suo amico che dice "Accidenti, quanto mi hai fatto aspettare. Ancora un pò e mi mettevo a montare quel tuo... che... che cos'è: un galeone?".</b>
<b>L'avevi mai notato?
</b>
Mai. Ed è un grosso errore. Hai fatto bene a dirmelo, anche se ormai non posso più farci niente.
dylan7679: grazie a te.
Daniele (Calandra): il cognome mi viene automatico nella risposta. Scusa, ma non fare a me domande che dovresti fare a Xabaras (Se rispondessi, tra l'altro, è la volta che Juan Galvez mi dà davvero fuoco). "Donnie Darko" mi è piaciuto ma non mi ha fatta impazire come a molti altri. Carino, da vedere una volta, buona idea ma non folgorante. E non è invidia. Ci sono storie che per averle scritte io darei un braccio.
fumettioriginali (Pietro): so di non piacerti e questo messaggio è stata una bella sorpresa. Gli scossoni sono sempre, sempre e sempre una cosa buona, sia per gli autori che per i lettori. Come dire "eppur si muove". Quoto totalmente il discorso dei compensi.
Caleb Lost
<b>Scusate, ora non hoi l'albo sotto mano (parlo di "Storia di Nessuno")...ma mi sembra di ricordare che nelle ultime pagine il concetto di Xabaras era più o meno "Quando finirai il galeone ci incontreremo per l'ultima volta".</b>
Pagina 98:
Xabaras (pensa): "Dylan... il destino continua a metterlo sulla mia strada... almeno finchè non finirà quel suo modellino di galeone... allora ricorderà tutto... saprà dove trovarmi... e ci incontreremo per l'ultima volta..."
Tecnicamente quindi nulla vieterebbe uno o più incontri precedenti al numero 100 tra i due. Ma considera anche che tipo di storia sia "Storia di nessuno"... Insomma, solita battaglia tra onirico/surreale e realistico.
Requie.
https://www.cravenroad7.it/download/bin1/barbatofaq.zip