<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Caleb Lost</i>
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Il mio consiglio: leggetevi l'articolo di Medda. Pensateci su e poi decidete cosa fare
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Ho una grande stima di Michele Medda come scrittore (il primo Bonelli da me collezionato è stato proprio il suo Nathan Never).
Ne ho molta meno di lui come predicatore.
Ama molto sparare nel mucchio, generalizzare e provocare.
A volte in maniera sottile, a volte con voluta sfacciataggine.
Padroneggia gli strumenti del mestiere con sufficiente disinvoltura per poterlo fare.
"Prezzemolo è un personaggio company owned, nato e realizzato su commissione, per scopi meramente commerciali."
Un fumetto più di testa che di cuore.
Tutti sappiamo che scrivere è, prima che tutto il resto, un lavoro.
La Bonelli con la sua mensilità semprecomunqueatutticosti è lì a dimostrarcelo.
La creatività è solo una scintilla, ci vogiono le braccia per portare la legna al fuoco.
Ma.
Quello che Medda sembra (voler) ignorare è che non sempre sono i forum e le e-zine a fare il target.
Più spesso è il contrario.
Craven Road ne è l' esempio.
Sono pochi i lettori realmente onnivori.
Anche io che ho la presunzione di leggere senza preconcetti non ho mai letto un numero di Alan Ford.
Infatti qui non ne parlo mai.E come me molti altri utenti: non a caso il topic che lo riguarda è seppellito in qualche pagina sette con neanche una decina di risposte.
NOI decidiamo di cosa parlare.
"Wolverine, Alan Moore, Taniguchi o dell' ormai calata qualità di Dylan Dog".
Probabilmente di Prezzemolo non ci interessa niente.
Altrimenti avremmo aperto il nostro bel topic sul drago di Gardaland e ne avremmo discusso.
No?
Certo. Mi spiace per chi ha lavorato undici anni sul personaggio e per l' indifferenza che lo ha circondato. Ma a livello personale.
Professionalmente è del tutto naturale la chiusura di una testata che, al di là delle vendite, non ha saputo far parlare di sè.
A.
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